A seguito di un importante e costante calo di casi di COVID-19, il governo israeliano ha recentemente inaugurato una nuova fase, per ritornare alla normalità al più presto, ma in tutta sicurezza. Questa nuova routine, che investirà inizialmente i mesi di maggio e giugno vedrà ripartire, seppur gradualmente, attività fondamentali come scuole, musei, negozi e imprese pubbliche e private. Da metà giugno torneranno anche cinema, teatri, ristorante e lo sport agonistico.
Uno dei settori maggiormente coinvolti dalla riapertura è quello dei grandi parchi nazionali, con la Israel Nature and Parks Authorities che ha già lanciato un piano per la ripresa delle visite in 20 aree sotto la sua giuridizione. Tra le aree coinvolte dal provvedimento troviamo siti di grande interesse turistico, come Cesarea, Apollonia, En Gedi, Masada, Banias e Hula.
La riapertura dei parchi, resa possibile grazie alla stretta collaborazione con i Ministeri della Salute e del Turismo, è partita lo scorso 6 maggio e avverrà in maniera graduale, così da garantire la sicurezza e il benessere di tutti i visitatori senza nulla togliere alla loro esperienza nel parco. Ognuna delle aree coinvolte avrà una quota massima di visitatori giornaliera e sarà accessibile solo su prenotazione, in modo da rendere più semplice il monitoraggio degli ingressi e il rispetto del distanziamento sociale.
Anche lo staff del parco prenderà tutte le precauzioni necessarie per la tutela dei visitatori: le reception sono state dotate di separatori, il personale è tenuto ad indossare mascherine e sono state installate diverse postazioni per la distribuzione di disinfettante.
In attesa di una ripresa del turismo internazionale, gli israeliani hanno accolto con entusiasmo la riapertura ei parchi: il primo weekend è andato presto sold-out, con oltre 50.000 prenotazioni in poche ore. La settimana prossima è prevista la riapertura di altri 20 tra parchi e riserve naturali, oltre a 6-8 campeggi.
“La riapertura dei parchi e delle riserve naturali di Israele, vero tesoro di questa nazione, rappresenta un segnale molto positivo verso il ritorno alla normalità – afferma Avital Kotzer Adari, direttrice dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo. “Ci auguriamo di poter tornare presto ad accogliere turisti da tutto il mondo e a far scoprire loro le nostre meraviglie, incantevoli sia dal punto di vista archeologico che da quello naturalistico”.
I 20 parchi e riserve attualmente aperti sono: Ma’ayan Harod, Caesarea, Yarkon-Tel Afek, Yarkon Sources, Apollonia, Bet Guvrin, Herodium Castel, En Gedi Antiquities, Masada, HaBesor Park, Banias, Snir Stream, Ayun Stream, Yehudiya, En Afek, Hula, Taninim Strram, Enot Tsukim, En Gedi, Matsok HaTsinim.
Israele resta un Paese dagli elevatissimi standard sanitari e prenderà ogni altra misura ritenuta necessaria per tutelare la salute dei suoi cittadini e dei suoi visitatori.