Limehome, azienda tedesca che gestisce appartamenti attrezzati per soggiorni brevi e medi, sta vivendo un periodo di notevole crescita, in Europa e specialmente in Italia. Di recente ha annunciato l’ingresso in Repubblica Ceca con l’apertura di una sede a Praga, portando a 11 il numero di paesi in cui è presente nel continente, mentre in Italia la società ha aumentato il suo portafoglio con nuovi immobili a Verona, Milano, Bari e Roma, raggiungendo più di 250 unità e puntando a superare le 400 entro fine anno. Dopo aver consolidato la propria presenza a Milano e Roma, l’azienda prevede nuove aperture a Salerno e in Costiera Amalfitana nel 2025, continuando così la sua espansione nel panorama italiano dell’ospitalità
L’ingresso in Repubblica Ceca conferma l’anno positivo registrato dall’azienda, che ha già eguagliato il tasso di crescita del 2023 con la contrattualizzazione di altre 2.000 nuove unità nel terzo trimestre 2024. In un mercato immobiliare stagnante, Limehome ha ampliato il suo portafoglio del 33% da gennaio ad oggi. Per approfondire il suo modello di business abbiamo intervistato il CEO e co-founder dell’azienda Josef Vollmayr che ci spiega: “Nel corso degli anni abbiamo scoperto che in Germania, ma anche in tutti gli altri mercati in cui siamo presenti, ogni città con oltre 50.000 abitanti ha un mercato dei viaggi sufficiente per raggiungere i nostri tassi di occupazione abituali. Questo implica che in Italia ci sono almeno 100 città che hanno bisogno di noi, una di queste è proprio Salerno, interessante come destinazione e anche per il nuovo aeroporto”.
Se ogni città sopra i 50mila abitanti è un mercato potenziale, pensate che la vostra crescita in Europa possa proseguire per lungo tempo?
Sì, penso che diventerà più facile, onestamente. Per come abbiamo impostato l’azienda che è completamente digitalizzata e anche per l’infrastruttura operativa. Nel back-end abbiamo automatizzato tutti i processi, dal pricing, all’inserimento delle unità, alla prenotazione, all’assegnazione di una camera. Tutto ciò avviene senza interazioni manuali. Anche il check-in. E poi la fattura, è tutto automatizzato.
Come bilanciate questa rapida espansione con il mantenimento dell’efficienza operativa e della soddisfazione del cliente, specialmente considerando la natura digitale del vostro business?
Il nostro modello di business, completamente digitalizzato, ci permette di gestire efficacemente la scalabilità. Utilizziamo algoritmi avanzati per ottimizzare tutto, dalla gestione delle prenotazioni al supporto clienti, garantendo alti livelli di soddisfazione. Con una strategia mirata e un’infrastruttura tecnologica robusta, possiamo espanderci velocemente mantenendo un’alta qualità del servizio.
Quali sfide e opportunità vede nello scalare questo modello in mercati più tradizionali, con bassa adozione digitale nell’ospitalità, come l’Italia?
L’Italia offre opportunità uniche, anche in termini di educare il mercato e mostrare i benefici della nostra offerta. Molti ospiti preferiscono ancora il contatto umano all’arrivo. Tuttavia, Limehome non impone un unico modello di servizio: la piattaforma di prenotazione online chiarisce agli utenti la presenza di un check-in digitale, lasciando spazio alla libera scelta del cliente. L’età media degli ospiti di Limehome è di 42 anni, segmento che si allinea con i comportamenti tipici dei millennials ben versati nell’uso della tecnologia, per cui ci sembra che il sistema di check-in digitale di Limehome sembra essere accolto favorevolmente, senza rilevanti critiche o malcontento.
Ma nel caso le leggi vi imponessero il check-in in presenza come reagireste?
Di base noi seguiamo le regolamentazioni vigenti in tutti i Paesi, raggiungendo accordi con le amministrazioni dove serve. In altri casi abbiamo introdotto una reception fisica anche se non ci serve, perché richiesto dalla legge. In Germania, Limehome implementa un processo di verifica a due fattori che va oltre le normative europee standard, utilizzando anche i dati delle carte di credito per garantire l’identificazione degli ospiti. Di base, comunque, noi ci adattiamo alle leggi locali e in alcuni casi andiamo oltre. Ad esempio utilizziamo un sistema di controllo che confronta video o foto del cliente con il passaporto, supervisionato da personale umano, per verificare l’identità prima dell’ingresso nelle strutture. Tale pratica si dimostra più conforme ai modelli tradizionali di gestione alberghiera, dove spesso si esegue una copia del passaporto, pratica però non sempre permessa.
Come integrate la sostenibilità nei vostri piani di espansione?
La sostenibilità è centrale nella nostra strategia. Focalizzandoci sulla conversione in abitazioni di edifici già esistenti invece che sulla costruzione di nuovi, minimizziamo l’impatto ambientale. Questo non solo risponde alle esigenze del mercato immobiliare, ma contribuisce anche a conservare il tessuto urbano delle città in cui operiamo.
Come si formano le partnership con i proprietari immobiliari e cosa rende Limehome un partner attraente?
Formiamo partnership basate sulla fiducia e sul valore reciproco. Mostrando come le nostre conversioni di immobili possano incrementare il valore delle strutture e garantire rendimenti costanti, attiriamo proprietari interessati a reinventare i loro spazi con un modello innovativo e redditizio.
In un’epoca di preoccupazioni crescenti per gli affitti a breve termine, come rispondete alle percezioni che queste conversioni potrebbero contribuire alla scarsità di alloggi?
Siamo consapevoli delle dinamiche locali e lavoriamo per assicurare che la nostra presenza sia positiva. Collaboriamo con le autorità locali per garantire che le nostre attività supportino la comunità, riconvertendo edifici inutilizzati e promuovendo il turismo sostenibile senza sovraccaricare il mercato immobiliare locale.
Potrebbe descrivere il cliente tipico di Limehome?
I nostri clienti sono principalmente giovani professionisti e famiglie che cercano soluzioni abitative flessibili. Attraverso il nostro modello offriamo una combinazione unica di comfort domestico e servizi alberghieri, molto apprezzata dai viaggiatori moderni che prediligono esperienze personalizzate e di alta qualità.