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L’intelligenza artificiale si sta affermando come uno dei principali motori di trasformazione del turismo contemporaneo. Personalizzazione, efficienza, gestione dei flussi e assistenza in tempo reale: sono solo alcune delle applicazioni che l’AI sta rendendo sempre più centrali nell’esperienza di viaggio e nelle strategie di sviluppo dei territori. È in questo scenario in rapida evoluzione che si è svolta a Bergamo la prima edizione di GatewAI, la conferenza nazionale sull’intelligenza artificiale nel turismo, organizzata da Guida Viaggi insieme all’associazione Turismi.ai.

Una tecnologia al servizio di viaggiatori, imprese e territori

Dalla pianificazione del viaggio all’accoglienza in loco, l’AI consente oggi di costruire percorsi su misura, profilare i bisogni degli utenti, prevedere i flussi turistici e attuare politiche di gestione sostenibile dei luoghi. Le destinazioni possono così adottare misure più efficaci per preservare i siti più frequentati, mentre gli operatori del settore beneficiano di strumenti che rendono più rapida e precisa l’interazione con i clienti, migliorando l’efficienza operativa.

GatewAI ha visto la partecipazione di relatori di alto profilo e workshop interattivi, creando un contesto di confronto tra istituzioni, aziende, università e professionisti del turismo. L’evento, realizzato con il contributo di Regione Lombardia e il supporto di Repower come main partner, ha coinvolto anche sponsor come Mastercard, Almawave e The Data Appeal Company. Grande attenzione ha suscitato la presentazione del white paper “Innovazione e Turismo: scenari e opportunità nell’era digitale”, realizzato da Repower in collaborazione con Turismi.ai, che ha introdotto il concetto di destinazione intelligente e l’importanza della gestione dei dati in tempo reale.

I lavori si sono aperti con saluti istituzionali che hanno rimarcato la strategicità dell’intelligenza artificiale per il futuro del comparto. Tra gli interventi, quelli di Misa Labarile (Commissione Europea, DG Mobilità e Trasporti), Marina Lalli (presidente Federturismo Confindustria), Federico Lasco (ministero del Turismo), Barbara Mazzali (assessora al Turismo della Regione Lombardia) e Alessandra Priante (presidente Enit).

Dati, linguaggio e assistenza: le voci delle aziende

Almawave, attiva nel natural language processing da oltre 15 anni, ha presentato Velvet, un modello linguistico proprietario pensato per l’italiano. Come spiegato da Vincenzo Sciacca, head of product, si tratta di un sistema progettato per garantire controllo, privacy e sostenibilità economica. Secondo l’azienda, gli operatori turistici possono adottare questi strumenti per offrire un servizio personalizzato e di qualità, trasformando l’AI in un travel assistant a tutti gli effetti.

Mastercard, per voce del vice president Saverio Mucci, ha illustrato il ruolo strategico dei dati di spesa per la comprensione dei flussi turistici. L’uso dell’intelligenza artificiale consente di costruire modelli previsionali con un’accuratezza superiore al 90%, utili per pianificare l’offerta turistica e valutare l’impatto economico di eventi e investimenti.

Google ha mostrato come strumenti come Gemini permettano di personalizzare itinerari, monitorare prezzi e scoprire attrazioni in tempo reale, anche grazie all’integrazione con Google Maps e alla realtà aumentata disponibile tramite fotocamera.

Anche Amadeus, rappresentata da Francesca Benati, ha evidenziato come l’AI stia evolvendo in una direzione generativa, capace di proporre soluzioni in autonomia. “L’intelligenza artificiale – ha detto – diventa un superpotere per migliorare ogni fase del viaggio: ispirazione, prenotazione, assistenza”.

Robotica e relazioni umane

Nel corso della giornata si è parlato anche di robotica. Bruno Siciliano, professore dell’Università Federico II di Napoli, ha spiegato come l’integrazione tra AI e componenti fisiche possa portare valore concreto all’hospitality. Ha però sottolineato l’importanza di un approccio etico, in cui la macchina non sostituisca ma supporti l’essere umano.

Un messaggio in questa direzione è arrivato anche da Mons. Giulio Dellavite, delegato vescovile della Diocesi di Bergamo, che ha offerto una riflessione spirituale sul tema. “Non abbiamo paura dei robot – ha detto – ma di non sapere più chi siamo. Serve educazione all’empatia, alla dignità, all’etica dell’algoritmo”.

Formazione, soft skill e futuro del lavoro

La conferenza ha riservato uno spazio importante al tema delle competenze. La rivoluzione tecnologica richiede figure professionali in grado di interpretare e applicare quotidianamente le nuove soluzioni, senza trascurare il valore delle relazioni umane, in particolare nella filiera turistica. Si è discusso della necessità di definire policy chiare e garanzie a tutela della privacy dei viaggiatori, in un mercato in cui trasparenza e fiducia saranno sempre più determinanti.

L’appuntamento al 2026

La chiusura dell’evento ha visto l’intervento del presidente di Turismi.ai, Edoardo Colombo, promotore dell’iniziativa: “La grande partecipazione di pubblico conferma quanto fosse necessario un evento dedicato all’intelligenza artificiale nel turismo. Continueremo a lavorare per consolidare la nostra presenza nei principali eventi del settore. GatewAI tornerà nel 2026 con l’obiettivo di rafforzare il dialogo tra tecnologia, territori e operatori, diventando punto di riferimento per l’innovazione nel comparto”.

Autore

  • giorgia piras tonelli

    Giornalista e autrice freelance, Giorgia Piras Tonelli è nata a Nuoro nel 1994. Cresciuta tra le colline dell’entroterra sardo e il mare di Tortolì, ha sviluppato fin da giovane una passione per il racconto dei territori, delle persone e delle culture locali. Sensibile ai temi dell’inclusione, dell’ambiente e della rigenerazione urbana, è spesso coinvolta in iniziative che promuovono una narrazione più etica e partecipata del viaggio. Ama scrivere all’alba, leggere saggi e graphic novel, e alterna con naturalezza la vivacità milanese alle pause silenziose delle campagne sarde dove torna appena può.

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