Mancano poche ore al 30 settembre, termine entro il quale si chiudono le candidature per l’Innovation Startup Tour, l’evento in programma il 21,22, 23 ottobre organizzato dal Comune di Alassio in collaborazione con l’Associazione Startup Turismo.
Obiettivo dell’iniziativa è far incontrare gli operatori locali e le aziende tradizionali con le startup attive nel turismo, che potranno presentare soluzioni in grado di portare innovazione e valore alle imprese, con benefici per tutto il territorio.
È la risposta concreta e lungimirante che il Comune di Alassio ha voluto portare sul territorio, per dare a chi opera nel turismo strumenti adeguati a superare le sfide del cambiamento e della competizione globale.
Il turismo, che com’è noto vale in Italia il 16% del PIL, coinvolge migliaia di aziende e una filiera che impatta fortemente sulle economie locali: spesso, tuttavia, si tratta di realtà anche molto piccole che, pur forti di tradizione, posizione e sapere, si trovano a competere con giganti a livello nazionale e internazionale.
Le imprese che aderiscono all’Associazione Startup Turismo si occupano di ricerca e innovazione a 360° in tutti i diversi ambiti che compongono l’industria del turismo: servizi per l’alberghiero e extra alberghiero, sistemi di pagamento smart, intelligenza artificiale, realtà aumentata/virtuale, IoT, fornitori di esperienze, ecc.
Quella di ottobre sarà una tre giorni di workshop e networking e tra aziende e startup, che interagiranno e osserveranno le aziende turistiche locali valutandone la posizione, la dotazione tecnologica, gli strumenti e i servizi offerti, la capacità di comunicare e le possibili sinergie che potrebbero instaurare con altre realtà locali, proponendo soluzioni mirate per ogni singola azienda.

Le aziende turistiche e le startup che intendono candidarsi possono iscriversi entro il 30 settembre. Nelle settimane successive e fino alla data di ottobre, si svolgeranno le selezioni e il “matching” tra imprese e startup.
“L’iniziativa nasce dalla volontà di innescare una scintilla di open innovation nella destinazione – dice Luca Caputo, Destination Manager del Comune di Alassio. – Troppo spesso le aziende non hanno coscienza di un problema e dunque di come affrontarlo mentre le startup, per loro natura, possono risolvere tali problemi e portare innovazione che sarebbe inaccessibile dall’azienda stessa, sia per i costi che per lo sviluppo della tecnologia. Sarà l’occasione per rivedere e ripensare l’azione non del singolo ma dell’intera destinazione, di cui la PA è parte integrante e per rafforzare la capacità di competere sul mercato turistico, posizionando sempre più Alassio come città dell’innovazione. Siamo contenti di essere la prima città in Italia, e credo anche in Europa, ad accogliere un progetto del genere”.

L’Innovation Startup Tour avrà come focus il posizionamento di Alassio quale wellbeing destination, un approccio sistemico per rendere l’esperienza del turista rigenerante e rilassante: le proposte studiate per il territorio suggeriranno un nuovo modo di fare impresa, prevedendo l’apertura a nuove idee e competenze. Il progetto è stato finanziato con la tassa di soggiorno – un nuovo significato al riutilizzo del valore generato dal turismo in città.

“L’obiettivo di lungo periodo, condiviso col tavolo del turismo e con le categorie interessate dall’imposta, è quello di impiegare in maniera costante una parte delle risorse per premiare, avviare e sostenere l’imprenditorialità e le startup sul territorio di Alassio” – conclude Caputo.

Aggiunge Karin Venneri, Presidente dell’Associazione Startup Turismo: “È il primo progetto nazionale che porta direttamente le startup sul territorio per fare incontrare innovazione e imprenditori: da una parte abbiamo le aziende che hanno la necessità di mantenersi competive, dall’altra abbiamo le startup che hanno bisogno di applicare le loro soluzioni al mercato, nel mezzo ci sono soggetti quali le associazioni di categoria e la PA, che devono facilitare e non rinunciare a questa connessione”. Le fa eco Flavio Tagliabue, Segretario Generale e co-fondatore dell’Associazione Startup Turismo: “Innovare non è prerogativa esclusiva dei grandi player: tutte le aziende, a seconda della grandezza e delle possibilità economiche, possono introdurre nuovi modelli di business e soluzioni”.

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