Alpitour manda in vacanza i luoghi comuni e torna in comunicazione con un piano media ambizioso, che comprende campagne dedicate ai suoi più importanti Brand di Tour Operating e iniziative a più livelli, declinate su canali digitali, “Out Of Home”, stampa, radio e TV. L’investimento più importante è lo spot TV, in onda dal prossimo 1° maggio, dove emerge la forte volontà di raccontare cosa significhi viaggiare oggi con un Tour Operator.

Il turismo ha ripreso impulso dopo due anni di incertezza e forti difficoltà, un momento che Alpitour ha deciso di celebrare tornando “a raccontarsi” per infondere una spinta ulteriore alla ripartenza dei viaggi e al settore. Le campagne coinvolgono i tre cluster di Tour Operating, frutto del progetto “Trevolution”, presentato lo scorso settembre a Milano e che oggi porta già i primi solidi risultati di immagine e di business. La riorganizzazione dei Brand in tre Pillar – Mainstream, Seamless & No Frills e Specialties & Goal Oriented – ha infatti permesso di rendere la Divisione Tour Operating più efficiente e di convogliare le attività di comunicazione sui marchi più conosciuti al grande pubblico, con la volontà di catturare anche nuovi potenziali viaggiatori.

“Tornare in comunicazione è stata una scelta coraggiosa, nonostante il difficile momento storico appena vissuto” – afferma Pier Ezhaya, Direttore Generale Tour Operating Alpitour World -. “Crediamo sia tra le responsabilità di un leader attivarsi per il settore di cui è parte; proprio per questo l’investimento in comunicazione è stato realizzato non solo per raccontare cosa significhi viaggiare con Alpitour, ma anche per descrivere i valori di tutta l’Industry, da sempre strategica per il Paese. Un approccio che riprende l’eredità del noto spot degli anni ’80 e che siamo lieti di rinnovare in chiave contemporanea.”

Il ritorno in comunicazione è stato preceduto da un’analisi su quale fosse il mercato attuale post-pandemia e quali fossero le rinnovate esigenze dei viaggiatori, dopo due anni così impattanti nelle vite delle persone. I risultati hanno evidenziato spazi di consolidamento in termini di Brand Awareness e Consideration per tutti quei consumatori già fidelizzati, oltre a mostrare interessanti margini di crescita per quei viaggiatori ancora scettici a partire con un Tour Operator.

“È stato proprio quest’ultimo target a orientare le riflessioni per identificare l’obiettivo principale del ritorno in comunicazione” – commenta Tommaso Bertini, Responsabile Marketing Corporate & Tour Operating -: “estirpare una visione sedimentata e spesso preconcetta su un modo di viaggiare visto come “distante” da chi non lo ha mai provato, ma che in verità ha saputo cambiare profondamente negli anni la proposta e le esperienze offerte, per adattarsi alle esigenze dei nuovi viaggiatori”.

Da questa consapevolezza e dalla volontà di raccontare la reale dimensione di un viaggio organizzato, è emerso il fil rouge comunicativo il cui obiettivo è proprio il superamento dei luoghi comuni, degli stereotipi e dei pregiudizi che scattano in molte persone quando si parla di vacanze organizzate e di Tour Operator. Wavemaker ha seguito la pianificazione che coinvolge i più importanti editori, con attività online, stampa, radio e TV, oltre a una quota digital in programmatic.

Fulcro dell’intero piano media è il nuovo spot TV realizzato da TBWA\Italia, l’agenzia creativa che ha vinto la gara indetta dal Gruppo attraverso una proposta che utilizza l’ironia per superare una visione cristallizzata delle vacanze in villaggio. L’espediente narrativo utilizzato da TBWA si serve dei maggiori luoghi comuni e degli stereotipi più conosciuti per ribaltarne il senso, creando una chiara dissonanza tra le immagini sullo schermo e le battute dei protagonisti, ripetute per l’intero spot dal claim: “Io in un villaggio? Mai!”. Un motivo che assume la forma di uno slogan, immediato e provocatorio proprio perché smentisce con semplicità i luoghi comuni legati ai viaggi organizzati, manifestando la distorsione che vive in alcuni stereotipi che non tengono conto della realtà. È così che si vedono i protagonisti immersi in una vacanza e intenti in attività, esperienze ed escursioni, liberi di scegliere e vivere tutto ciò che un viaggio Alpitour può offrire, mentre ripetono – sempre meno convinti – “Io in un villaggio? Mai!”.

Ma ancora più importante è la conclusione dello spot con il quale si invita a “mandare in vacanza i luoghi comuni” e dando appuntamento in un villaggio Alpitour con un invitante “Ci vediamo là”.
Mirco Pagano, Chief Creative Officer TBWA\Italia dichiara: “Una strategia appuntita, un’idea forte, l’ironia che caratterizza da sempre il Brand, una grande professionalità produttiva: questa la nostra ricetta per rompere le convenzioni dell’intero settore. Insomma, la sfida è stata importante, da tutti i punti di vista: strategico, creativo e produttivo, per questo il mio grazie va a tutte le persone coinvolte, per la straordinaria energia e coesione con cui è stato affrontato questo progetto.”

La realizzazione della campagna ha impegnato oltre 50 persone tra attori, troupe, staff e comparse, volate in Egitto per girare in due dei più amati resort di Alpitour tutte le scene dello spot. Un progetto che ha coinvolto trasversalmente le squadre di Marketing, Prodotto, Concept & Assistenza, Gruppi e Acquisti.

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