L’effetto Covid si allontana sempre più. A confermarlo sono i primi rilevamenti 2023 del flusso turistico in Repubblica Ceca. L’andamento del primo quadrimestre evidenzia il grande ritorno degli stranieri. E degli italiani in particolare. Nei primi tre mesi dell’anno le strutture ricettive del Paese hanno registrato 1,7 milioni di arrivi da tutto il mondo (sui 3,8 milioni complessivi), con un aumento di ben l’87% rispetto al 2022. Il podio della classifica incoming è ovviamente occupato dai Paesi limitrofi (Germania, Slovacchia e Polonia), logisticamente e culturalmente favoriti, ma subito dopo spicca proprio l’Italia, che -seconda solo alla Gran Bretagna- conquista il 5° posto con 86.684 presenze e soprattutto con l’aumento maggiore rispetto all’anno precedente: +167%.
Un vero e proprio boom, destinato a superarsi. La dichiarazione ufficiale da parte dell’OMS di fine pandemia, le ritrovate fiducia e serenità, gli alti standard di percezione di sicurezza in Cechia saranno infatti più che mai di supporto alla campagna promozionale di Czech Tourism Italia, sempre più concentrata su temi cari al pubblico italiano –cultura, arte, famiglia, green, vacanze attive- e sulla proposta sempre più ampia e specifica di prodotti di nicchia ad alto gradimento, come enogastronomia e tradizione brassicola, cicloturismo, vacanze esperienziali, artigianato e folklore, vie tematiche ecc.
Una bella giornata di sole all’aria aperta, ha accolto gli ospiti del Console Generale della Repubblica Ceca Jiri Kudela, che ha dato il suo benvenuto in Casa Ceca a Milano, illustrandone brevemente l’importanza storica, architettonica e strategica. Il meteo perfetto, dopo tanto maltempo, per celebrare e sottolineare i risultati più che luminosi, e le prospettive ancora più rosee, di Czech Tourism sul mercato italiano.
L’onore di esporre non solo dati, ma anche strategie alla stampa è andato a Jan Herget, direttore generale di Czech Tourism, e Tereza Hofmanova, direttrice di Czech Convention Bureau, reduci dal workshop MICE del giorno precedente a San Siro, dove Czech Tourism Italia era presente con ben 11 partner giunti a Milano per l’evento.
Moderati dal direttore di Czech Tourism Italia, Lubos Rosenberg, e dalla responsabile trade, Lara Cereda, Herget e Hofmanova, in una chiacchierata informale, hanno espresso il proprio compiacimento per il confermarsi di un rapporto, quello con il turista italiano, che ha radici profonde e consolidate.
Prima dell’era Covid, infatti, il mercato italiano è sempre rimasto nella Top Ten dei bacini mondiali di affluenza in Cechia e, ad appena due anni dall’esplosione della pandemia, nel 2022 ha riconquistato il quinto posto, secondo solo alla Gran Bretagna se non si considerano i Paesi più vicini, sia logisticamente che culturalmente. Nel primo trimestre 2023, poi, con la crescita maggiore in assoluto (+162%) ha contratto al solo 6% la perdita rispetto al 2019, ultimo anno di “normalità” prima del Covid.
“Se nel 2022 l’obiettivo, pienamente centrato, era per ovvie ragioni riportare gli stranieri a Praga –ha sottolineato Rosenberg- ora torniamo alla nostra strategia preferita: promuovere l’altra Cechia, ovvero quel ventaglio coloratissimo e ancora semisconosciuto di destinazioni, curiosità ed esperienze nascosti all’ombra della capitale”.
“Proprio così –ha confermato Herget-. La Repubblica Ceca, che ora chiameremo tutti più semplicemente Cechia, è molto più di Praga, che d’altro canto per gli italiani non ha più segreti. Ecco quindi che desideriamo sorprendervi, “dirottandovi” verso le numerose altre destinazioni del territorio. Un territorio facilmente raggiungibile con un’ampia rosa di voli low cost diretti dalle principali città europee, su gomma (auto, camper e bus) soprattutto dal Nord Italia e, per un turismo sostenibile, anche in treno. A proposito di rotaie, stiamo lavorando per offrire un servizio snello e confortevole, magari anche notturno”. “Un Paese –ha concluso Herget- percepito tra i più sicuri al mondo e davvero tutto da scoprire e da sperimentare, grazie a prodotti sempre più di nicchia e un’offerta di vacanze esperienziali in continua crescita”.
Festival musicali, seduzioni gastronomiche, eventi culturali, tradizione brassicola, enocultura, sport adrenalinico e non, terme e Spa, agriturismo glamour, castelli e dimore sono tutti settori fortissimi dell’offerta ceca, che hanno grande appeal anche sul settore meeting, congressi e incentive.
Proprio l’offerta di settore, ampia, variegata e di alta qualità è stata illustrata da Hofmanova, che ha ricordato che gli operatori specializzati si trovano a interfacciarsi con una struttura solida, sempre pronta a sostenerli -con agevolazioni, suggerimenti e qualsiasi tipo di esigenza specifica- nonché riferimento per località e strutture in tutte le regioni di Cechia, non per nulla inserita nel 2022 nella Top 20 delle destinazioni Mice al mondo.
Per non parlare di Praga, che nella stessa classifica 2022 delle destinazioni congressuali più popolari al mondo stilata da ICCA ha conquistato addirittura il 5° posto. “E’ un chiaro messaggio che la nostra industria congressuale è ad alto livello ed è riuscita a superare il difficile periodo e ad adattarsi alle nuove sfide”, ha sottolineato Hofmanova, che ha ribadito, da parte di Praga, il massimo sostegno agli operatori MICE con agevolazioni, contributi e consulenza in base alla portata dell’evento. In generale, nel 2022 gli eventi hanno ampliato stagionalità, numero di partecipanti e durata.