CornerJob ha pubblicato oggi i risultati dell’Osservatorio sul Mercato del Lavoro per il primo trimestre 2018 e le previsioni per il secondo trimestre.

Secondo quanto rilevato da CornerJob nel Q1 2018, la percentuale dei giovani (sotto i trent’anni) presenti sulla piattaforma alla ricerca di un lavoro sfiora il 70% e la maggior parte di essi ha almeno un anno di esperienza. Il dato è significativo in quanto non più direttamente collegato alla temporaneità di un lavoro tra le vacanze estive e quelle natalizie. Il fatto che questa fascia d’età si presenti con una o più esperienze di lavoro alle spalle significa quindi che non stiamo parlando di candidati “alle prime armi”.

Per quanto riguarda la fascia d’età compresa tra i 31 e i 45 anni in cerca di lavoro non ci sono variazioni rispetto al trimestre precedente, assestandosi al 25% del totale. Segnali di leggero miglioramento si registrano invece tra gli over 45 che rispetto al Q1-2018 scendono di 2,6 punti percentuali e si stabilizzano a quota 5%. Sostanzialmente stabile è anche lo scarto di genere: le donne che utilizzano il mobile per la ricerca di un lavoro sono il 6% in più rispetto agli uomini. “Questo dato”, commenta Eva Maggioni, Head of Sales and Strategy di CornerJob, “è particolarmente interessante perché dimostra la spiccata sensibilità femminile verso tutti gli strumenti che velocizzano e ottimizzano la ricerca del lavoro. Mostrando quindi di non subire nessuna resistenza a cambiare paradigma e processi consolidati, se la contropartita è il conseguimento più agile del traguardo”.

La Lombardia alla guida del mercato del lavoro.
Ancora una volta il mercato del lavoro è guidato dalla Lombardia che catalizza il 28% delle offerte e il 40% dei candidati (in deciso aumento di oltre 5 punti percentuali su entrambi i fronti rispetto al primo trimestre 2017). Al secondo posto, troviamo il Lazio con il 21% delle offerte e il 28% dei candidati e in decisa crescita rispetto al Q1 2017 (16,5% delle offerte e 16% delle candidature). Al terzo posto resta stabile la Campania con l’8% delle offerte e il 5% delle candidature seguita a meno di due punti di distanza sia sul fronte offerte, sia sul fronte candidati da Emilia Romagna, Piemonte (in ex aequo) e Veneto.

Cercasi agenti di commercio
Le offerte in ambito commerciale catalizzano il 40% del totale, senza sostanziali variazioni rispetto al Q1 2017. Segue il settore HoReCa-Turismo, a quota 25% e in crescita di 10 punti percentuali rispetto al primo trimestre dell’anno scorso, mentre al terzo e al quarto posto troviamo il settore GDO-Retail (con l’11% delle offerte pubblicate) ed estetica-benessere a quota 10%.
Sul fronte dei candidati le professioni più ricercate sono nel Turismo-Horeca che totalizza il 30% del totale. Seguono le professioni in ambito logistico-manifatturiero al 15% e GDO- Retail a quota 14%.
“In questo quadro”, puntualizza Maggioni, “è interessante rilevare come i millennials abbiano cambiato, rispetto alle generazioni precedenti, il loro approccio al lavoro, privilegiando i settori che rappresentano la struttura portante del cosiddetto Made in Italy: turismo, manufatturiero e retail. Settori che, forse più di altri, offrono la possibilità di una crescita e di esperienza di ampio respiro non solo dal punto di vista professionale.

Focus sul secondo trimestre 2018: l’Italia riparte dal turismo
L’ultimo barometro sul 2017 diffuso da Federalberghi parla chiaro. Il turismo in Italia continua a crescere (+3% delle presenze rispetto al 2016) e, con esso, l’occupazione in questo settore (+1,9% per il solo comparto alberghiero). E i trend registrati da CornerJob sono anche più positivi. Le offerte di lavoro nel turismo-HoReCa nel primo trimestre del 2018 hanno toccato la quota del 25%, con un aumento di 5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di ben 10 punti rispetto al Q1 2017. “Mi sento di confermare serenamente che questo settore crescerà anche nel secondo trimestre 2018”, afferma Eva Maggioni, Head of Sales & Strategy di CornerJob. “Il turismo in Italia non solo vale l’11% del PIL, ma è un settore che ha saputo, meglio di altri, cogliere le sfide dell’innovazione (investendo nella digitalizzazione) e quelle della diversificazione. Il fatto, ad esempio, di aver puntato moltissimo sul segmento enogastronomico ha dato un’ulteriore accelerata alla “rendita di posizione” di cui l’Italia gode con il suo immenso patrimonio artistico e storico. Un successo che, chiaramente, si traduce in una fonte importante di occupazione. Le opportunità sono moltissime e i primi a coglierle sono, e saranno sempre di più, i millennials. Che non vedono più nelle professioni legate al turismo e all’HoReCa solo un’esperienza temporanea, magari da sfruttare nel corso delle vacanze estive, ma il punto d’accesso a un progetto professionale strutturato. Oggi lavorare come mixologist, hospitality manager ecc. significa ricoprire e successivamente intraprendere una carriera che può portare a traguardi importanti. Se a questo aggiungiamo lo sviluppo senza sosta della “microimprenditoria turistica” creata dalla cosiddetta sharing economy, non mi è difficile pensare che, nel secondo trimestre 2018, il turismo darà risultati forse anche più sorprendenti rispetto al passato. E che nel corso dell’anno potrebbe essere una delle leve più significative per il rilancio dell’intero mercato del lavoro in Italia”.

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