Riportiamo il comunicato congiunto delle associazioni del mondo congressuale , del turismo e degli eventi live che stigmatizza il contenuto del DPCM che ha vietato congressi e convegni in Italia. Tra i firmatari non compaiono più Astoi e FTO rispetto ai comunicati dei mesi scorsi.

Il DPCM del 18 ottobre mette in profonda crisi il settore dei congressi e degli eventi. Con la decisione di sospendere i congressi rischia la chiusura un settore che genera un indotto di 64,7 miliardi di euro con un impatto diretto sul Pil di 36,2 miliardi di euro/anno (l’Italia rappresenta la sesta nazione al mondo per impatto economico generato dal settore degli eventi e dei congressi) e che impiega 569 mila addetti.
Un settore trainante del turismo, che assicura l’occupazione alberghiera anche in bassa stagione, riveste un peso importantissimo per le città d’arte attualmente in crisi e promuove all’estero l’immagine dell’Italia, coinvolgendo tutta la filiera (alberghi, centri congressi, agenzie organizzatrici, aziende di trasporti, società di catering e di servizi tecnici) e l’intera destinazione (ristoranti, taxi, musei, shopping, etc.)
Congressi e convegni sono volano di produttività e formazione e sono uno
strumento decisivo per espandere le esportazioni delle imprese italiane.

È fondamentale sottolineare che il settore dei congressi e degli eventi è
estremamente professionalizzato e sicuro: i centri congressi, gli alberghi e tutta la filiera connessa all’organizzazione dei congressi hanno investito in sistemi di sanificazione, si sono dotati e applicano protocolli di sicurezza ancora più rigidi di quelli stabiliti nelle “Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative” approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Prevedere poi che in una location sia possibile svolgere attività di spettacolo, fieristica, o una manifestazione sportiva in presenza di pubblico ma non un’attività “convegnistica” appare incomprensibile e certamente discriminatorio nei confronti dei soli organizzatori congressuali e di eventi.

La chiusura dei congressi mette in definitivo lockdown un settore che oggi ha già cancellato più della metà degli eventi previsti per il 2020 e che, privato della possibilità di programmazione, non ha nessuna possibilità di lavorare anche nel 2021.
Un congresso, un convegno o qualsiasi altra tipologia di evento pubblico o privato richiede mesi se non anni di programmazione.

I firmatari:
ADMEI – Association of Destination Management Executives International,
Associazione Italiana Confindustria Alberghi,
Alleanza Cooperative Italiane,
Associazione Internazionale Interpreti di Conferenza in Italia,
Associazione Nazionale Banqueting e Catering,
Assoturismo,
Club degli Eventi e della Live Communication,
Confturismo – Confcommercio,
Convention Bureau Italia,
Federalberghi,
Federcongressi&eventi,
Federturismo,
Fiavet,
ICCA Italian Committe,
MPI- Meeting Professionals Internationals Italia Chapter
SITE – Society for Incentive Travel Excellence – Italy Chapter

Autore

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