La Tel Aviv Pride Parade ritorna il 25 giugno: sarà il primo mega-evento in città dopo la pandemia di COVID-19. La Tel Aviv Pride Parade sarà una delle prime sfilate di massa in tutto il mondo a tornare in un formato fisico, di persona, grazie agli alti tassi di vaccinazione di Israele e alla revoca delle restrizioni delle emergere causate dalla pandemia.
La famosa parata segna il culmine delle celebrazioni annuali del mese dell’orgoglio a Tel Aviv-Yaf o, appuntamento che si svolgono ogni giugno dal 1998 che attira centinaia di migliaia di israeliani e visitatori stranieri che si uniscono ai festeggiamenti in tutta la città ogni anno.
Oltre 250.000 persone hanno partecipato alla parata nel 2019, riconosciuta come uno degli eventi principali del calendario LGBTQ globale e il più grande evento del suo genere in Medio Oriente.
La sfilata, con party truck e DJ, inizierà a mezzogiorno nella spiaggia Bograshov di Tel Aviv, prima di proseguire verso sud lungo il lungomare e terminare al Charles Clore Park, dove una grande festa affacciata sul Mar Mediterraneo ospiterà esibizioni di artisti di spicco su due fasi.
Ron Huldai, sindaco di Tel Aviv-Yafo ha dichiarato: “Gli eventi di orgoglio a Tel Aviv-Yafo sono una tradizione di lunga data, incentrata su un messaggio di uguaglianza, accettazione e diritti umani e civili. Tel Aviv-Yafo rappresenta una “casa calda” per tutta la comunità che risiede qui ed è orgogliosa di essere una città rivoluzionaria nel suo approccio alla comunità LGBTQ e una fonte di ispirazione internazionale. Quest’anno, più che mai, festeggeremo insieme, marceremo insieme e lotteremo insieme per l’uguaglianza”.
Quest’anno, lo slogan “Una comunità che crea cambiamento” sarà al centro degli eventi del mese dedicato al Pride, nato dal desiderio di rafforzare il coinvolgimento sociale e le attività condivise all’interno dei gruppi della comunità LGBTQ e della società in generale.
Il settore culturale assumerà un posto di rilievo nel palinsesto del Pride. La città saluterà gli artisti gay nei campi della musica, delle arti visive, della scrittura, del drag e altro, che sono sempre stati in prima linea nella campagna LGBTQ per l’uguaglianza e hanno ripetutamente dimostrato che la cultura crea cambiamento e ha un vero impatto sulla nostra realtà.