Starhotels chiude il 2022 con un nuovo record: il fatturato raggiunge i 243 milioni di euro, superando il volume d’affari pre-pandemia del 2% rispetto al 2019, anno finora considerato il migliore di sempre per il Gruppo. Risultati fuori dal comune, quindi, che sono stati raggiunti con alcuni anni di anticipo rispetto alle più rosee previsioni che il settore alberghiero faceva nel 2021 e che ipotizzavano un ritorno ai fatturati ante Covid nel corso degli esercizi 2025 e 2026.
Tra i principali driver della crescita del primo Gruppo alberghiero italiano per fatturato, il ritrovato entusiasmo del segmento leisure, in particolare per gli hotel alto di gamma parte del brand Starhotels Collezione, che ha fatto da traino grazie anche al ritorno di mercati chiave per il lusso come quello americano, che torna ad essere saldamente il secondo più importante per la compagnia dopo quello italiano, che pure è sensibilmente aumentato.
Questi i principali dati economico finanziari di Gruppo derivanti da prestazioni alberghiere:
- Totale Ricavi: euro 243 milioni, + 2% rispetto al 2019
- EBITDA: euro 80 milioni, pari al 32,7% del fatturato, con un aumento del +27% rispetto al 2019
I risultati fuori dal comune riguardano in modo particolare l’EBITDA che cresce esponenzialmente, non solo toccando i valori assoluti più alti di sempre con ben 17 milioni di euro in più sul 2019, ma anche raggiungendo un margine di profittabilità pari al 32,7% dei ricavi totali rispetto al 26,3% realizzato nel 2019.
Numeri record, da attribuirsi ad una capacità gestionale sempre orientata all’eccellenza associata ad una attenta amministrazione dei costi.
“Abbiamo chiuso il 2022 con un cambio di passo straordinario, risultato del grandissimo impegno da parte di un team allenato a superare sempre le aspettative.” ha commentato Elisabetta Fabri, Presidente e AD di Starhotels “La nostra capacità di massimizzare le performance alberghiere, pianificare e strutturare la crescita in maniera costante e sostenibile ci porta a perseguire sfide sempre più ambiziose. Tra queste, quella di fare la differenza anche in ambito ESG, tema sempre più eticamente imprescindibile in una visione a lungo termine nel mondo dell’hôtellerie”.
Il 2023 ha visto concretizzarsi azioni importanti con un’attenzione particolare alla transizione ecologica: è stato avviato infatti un piano di investimenti per il periodo 2023-2026, con 3 milioni di euro già impegnati per l’anno in corso, al fine di ridurre i consumi energetici del gruppo di oltre il 30%. Starhotels sta quindi portando avanti una riduzione significativa del proprio impatto con l’obiettivo concreto di ridurre la carbon footprint di 10.000 tonnellate di CO2 nei prossimi 4 anni.
A livello sociale, prosegue il percorso di valorizzazione della cultura e della bellezza italiana con il progetto “La Grande Bellezza – The Dream Factory” a supporto dell’alto artigianato italiano, generando opportunità di lavoro concrete per gli artigiani italiani – come nel caso delle ristrutturazioni degli hotel – e coinvolgendoli nella realizzazione di linee di prodotto tra cui Cloris, la collezione per la tavola ideata dalla designer Sara Ricciardi nel 2023. E’ inoltre parte del progetto il supporto nella formazione professionale dei giovani artigiani e l’organizzazione di un concorso biennale con l’istituzione di un premio in denaro per l’opera inedita che meglio interpreta tematiche legate al mondo dell’hospitality.
Un impegno, quello a favore dell’artigianato, che risponde alla volontà di fare del Made in Italy la scelta principale per gli hotel del Gruppo, acquistando quasi esclusivamente prodotti manufatti in Italia. Un intento che contribuisce alla volontà di puntare sull’alto di gamma senza compromessi, investendo sulla personalizzazione e sui dettagli che fanno la differenza aiutando a rendere unico ogni hotel.