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La Sardegna è una terra che affascina e conquista, con il suo mare cristallino, le spiagge incontaminate e i paesaggi selvaggi. Da sempre è una delle mete più amate per le vacanze estive, tanto che ogni anni migliaia di viaggiatori scelgono di raggiungerla, approfittando dei traghetti per la Sardegna che la collegano facilmente alla penisola italiana. Se le località più celebri, come la Costa Smeralda e Villasimius, richiamano il turismo di massa, l’isola riserva anche luoghi più nascosti e autentici, dove la bellezza naturale e la serenità regnano sovrane.
Ma non c’è solo questo nell’isola: la Sardegna, infatti, conserva ancora un’anima segreta, con luoghi che non si trovano nelle guide più popolari. Angoli nascosti che sfuggono alla folla e che sono conosciuti solo dai locali e da chi ha la fortuna di conoscerli. Questi luoghi non sono solo mete, ma esperienze di vita: per questo vogliamo condividere con voi una parte di questa magia ancora intatta.
Se volete andare oltre le classiche mete turistiche e vivere l’isola in modo autentico ecco 7 luoghi segreti, dove la natura si unisce alla storia e dove ogni passo racconta una Sardegna più intima e affascinante, lontana dal turismo di massa. Un viaggio che vi porterà ora nel cuore della tradizione e cultura sarda
1 – Bosa e il suo arcobaleno di case
Celebre per le sue case variopinte che si arrampicano sul colle di Serravalle, Bosa è un luogo che conquista con la sua atmosfera tranquilla, adagiata lungo le rive del fiume Temo, a circa 45 km da Alghero. Le origini di Bosa risalgono ai fenici, anche se fu sotto i romani che la città divenne un importante centro commerciale. Durante il Medioevo, il borgo si sviluppò attorno al Castello di Serravalle, costruito dalla famiglia Malaspina nel XII secolo, che domina ancora oggi l’intero abitato e offre dei panorami incredibilmente instagrammabili.
2 – Cala Domestica e la spiaggia nascosta
Cala Domestica, situata lungo la strada che collega Buggerru a Masua, è a circa un’ora e mezza di auto da Cagliari ed è circondata da alte scogliere calcaree che la rendono una delle spiagge più pittoresche della Sardegna. Perfetta per chi cerca pace e relax, nasconde un angolo segreto: attraverso un tunnel scavato nella roccia si accede a Cala Lunga, una spiaggia ancora più appartata. Questa cala è un piccolo paradiso, ideale per chi desidera immergersi in un’atmosfera di totale isolamento. La presenza di resti minerari aggiunge un tocco di unicità alla visita, raccontando la storia di un’epoca in cui il Sulcis era un importante polo minerario.
3 – La Foresta di Is Cannoneris e le sue piscine naturali
La Foresta di Is Cannoneris è un’area naturale protetta situata nel cuore del Sulcis, nel sud-ovest dell’isola. Questo vasto polmone verde, che si estende per oltre 4.800 ettari, rappresenta una delle foreste di lecci più grandi d’Europa. Oltre alla ricca biodiversità, Is Cannoneris è famosa per le sue piscine naturali, che si formano lungo i ruscelli e regalano momenti di puro relax immersi nella natura. L’acqua è fredda, ma il bagno è un’esperienza rinvigorente, soprattutto in estate. Tra le piscine più belle, spiccano quelle create dal Rio Mannu, uno dei principali corsi d’acqua della zona.
4 – Tharros, la città dei fenici
Fondata dai Fenici nell’VIII secolo a.C., Tharros fu successivamente abitata da Cartaginesi, Romani e Bizantini, diventando un crocevia di culture e commerci. Oggi è uno dei siti archeologici più interessanti della Sardegna e consente di vivere le diverse epoche storiche attraverso i reperti che sono stati trovati. Le sue celebri colonne romane, una strada lastricata rimasta intatta e una necropoli appena fuori dal centro abitato rappresentano testimonianze di grande valore culturale.
5 – Alghero e la grotta di Nettuno
Alghero, conosciuta come la “Barceloneta”, è un angolo della Sardegna dove la cultura catalana è viva e palpabile, sia nella lingua, con il caratteristico catalano algherese, che nelle tradizioni culinarie, come l’irresistibile aragosta alla catalana, che qui diventa un’arte. Non distante da Alghero, la Grotta di Nettuno è un capolavoro naturale che si apre sulla costa di Capo Caccia. È raggiungibile in barca o percorrendo i 654 scalini della “Escala del Cabirol” (scala del capriolo), un percorso che porta a un mondo sotterraneo fatto di stalattiti e stalagmiti. Si narra che questo affascinante scenario sotterraneo sia stato scelto dal dio del mare, Nettuno, come dimora, regalando a chi lo visita un’esperienza magica, tra le meraviglie naturali e il mistero delle leggende antiche.
6 – Gairo Vecchio, il borgo fantasma
Il nome “Gairo” deriva dal greco “ga”, che significa terra, e “roa”, che indica un terreno che frana. Questo borgo dell’Ogliastra, infatti, ha vissuto una storia tormentata di frane e dissesti idrogeologici, culminata nel 1951 con un’alluvione devastante. Le piogge torrenziali distrussero gran parte del paese, rendendo impossibile la vita per gli abitanti che si trasferirono altrove lasciando il borgo abbandonato. A un’ora e mezza di auto da Cagliari, il paese conserva una bellezza malinconica: case di pietra senza tetto, finestre che incorniciano il paesaggio circostante e vicoli solitari che lasciano immaginare le storie di chi li ha percorsi.
7 – Capo Comino e le sue sabbie bianche
Capo Comino si trova sulla costa orientale della Sardegna, nel territorio di Siniscola, a un’ora d’auto da Olbia. È uno degli angoli più suggestivi dell’isola, famoso per le sue dune di sabbia bianca e il mare turchese che, con i suoi colori straordinari, sembra uscito da un dipinto per regalare dei tramonti indimenticabili e instagrammabili, senza filtri. Questo tratto di costa è parte di un’area naturale protetta, dove la natura domina incontrastata: la spiaggia è circondata da ginepri e arbusti di macchia mediterranea che profumano l’aria. Nelle vicinanze si può anche visitare il borgo di Santa Lucia, famoso per la sua torre aragonese e i ristoranti di pesce fresco.