Gestire la crescita in maniera sostenibile. Questo il tema della terza edizione della Tavola Rotonda dei Ministri del Turismo, in collaborazione con UNWTO, che si è svolta al Tej, Tourism Expo Japan, la fiera del turismo organizzata all’Intex di Osaka da JATA, JTTA (le associazioni del turismo e degli agenti di viaggio) e da JNTO, Japan National Tourism Organization, l’Ente Nazionale del Turismo Giapponese.
L’incontro è stato moderato da Anita Mendiratta che ha incoraggiato i 23 relatori a discutere la gestione della forte crescita turistica in maniera che si traduca in modo significativo e misurabile in benefici per tutte le nazioni, e in particolare, per le loro comunità locali. Alla tavola rotonda hanno partecipato 19 tra ministri e direttori dei Tourist Board nazionali e 4 tra le più importanti associazioni: WTTC, UNWTO, ATTA e PATA. Per l’Italia era presente Giorgio Palmucci, Presidente ENIT.
Titolo della tavola rotonda, “Community Vitalization: People and Culture”: la valorizzazione della comunità attraverso la cultura e la gente, per promuovere uno sviluppo sostenibile che distribuisca i benefici alle popolazioni locali. Si è parlato molto di home stay, guest house, turismo rurale, rivitalizzazione delle aree più remote e dei borghi.
Gloria Guevara Manzo, Presidente e CEO del World Travel & Tourism Council (WTTC), ha sottolineato che la crescita persiste ma a un ritmo inferiore, e quindi non la si deve dare per scontata, e ha posto l’accento sui tre pilastri che il turismo deve affrontare: il cambiamento climatico, l’instabilità politica (che è il fattore critico più importante) e una crescita sostenibile in cui tutti le parti interessate devono lavorare insieme. Pianificando lo sviluppo con un piano a lungo termine che coinvolga la comunità.
Temi ripresi nei giorni seguenti al G20 dei Ministri del Turismo che si è svolto a Kutchan, nell’Hokkaido, che ha avuto come focus, oltre alla gestione del turismo a beneficio delle comunità locali, anche la sostenibilità e il ruolo della trasformazione digitale nelle promozione del turismo.
Tra le parole d’ordine lanciate da vari esponenti “High Value, Low Volume” per combattere il sovraffollamento e puntare sulla felicità popolazione piuttosto che sulla crescita economica di per sé, come ha fatto il Buthan.
La ricetta di ENIT
E proprio della ricetta italiana per risolvere il problema dell’overtourism ha parlato il presidente di Enit, Giorgio Palmucci. “Lavoriamo su tre direttrici: innovazione accessibilità e sostenibilità. Per noi è molto importante risolvere il problema dell’overtourism perché sappiamo di avere molto altro da offrire, a partire dalla nostra eredità culturale, le bellezze del nostro territorio e lo stile di vita italiano. Caratteristiche queste che diventano più difficili da cogliere in mezzo alla folla di Venezia, di Taormina o delle Cinque Terre. Stiamo lavorando in particolare per creare valore attraverso il turismo culturale: tutti conoscono Venezia, Roma e Firenze ma noi abbiamo anche la maggioranza dei siti Unesco (55), in larga parte situati in piccoli borghi con meno di 5.000 abitanti. Per noi è molto importante fare in modo che vengano scoperti e mostrino al turista l’Italia autentica”. (qui sotto il video integrale a cura della nsotra inviata Roberta Nicosia).