Da Bruxelles a Milano, da Trieste a Roma fino a Gressoney. Sono le località dove Halldis, società italiana con headquarter a Milano, che gestisce più di 2.000 proprietà in 25 località italiane ed europee per conto dei proprietari, affittate per uso turistico o motivi di lavoro, ha acquisito nuove conduzioni per conto di sviluppatori privati o istituzionali come Fondi, SGR o Banche.

Già operativi i 32 appartamenti di Avenue Michel-Ange, a due passi dal Consiglio dell’Unione Europea a Bruxelles e i 18 di Foro Buonaparte a Milano, tra il Piccolo Teatro, piazza Cordusio e il Castello Sforzesco. Da fine 2018 saranno disponibili le 18 proprietà di Palazzo Pitteri, in Piazza Unità d’Italia a Trieste, una delle più belle del Belpaese. A Roma, invece, sono già operativi 15 appartamenti in zona Appia Nuova e da metà 2019 lo saranno anche 31 appartamenti nei pressi di via Veneto. Le nuove acquisizioni di Halldis riguardano anche le località di vacanza con l’importante ingresso nel portfolio di un immobile a Gressoney in fase di ristrutturazione che ospiterà 54 abitazioni, prenotabili da fine 2018.

Gli sviluppatori che hanno affidato questi immobili ad Halldis sono fondi locali, banche come BNP Paribas  e Biver Banca, o SGR come Fabrica e Dea Capital. L’investimento di Halldis riguarda il layout, il design e la progettualità degli appartamenti per un totale stimato in 1 milione e 650mila euro.

“Ampliare l’offerta – dice Alberto Melgrati, CEO Halldis – è un nostro obiettivo primario: siamo ancora in una condizione di surplus della domanda rispetto all’offerta. Assecondiamo anche la richiesta dei proprietari che chiedono un modello industriale e professionale che abbini alla qualità del servizio, una distribuzione evoluta e nel nostro caso il valore aggiunto della italianità. I proprietari necessitano di un modello che vada oltre l’iniziativa del singolo titolare che fa da sé o le configurazioni di serviced apartment, con clientela corporate, spersonalizzanti e sempre più diffusi in particolare all’estero. Il nostro modello contribuisce anche a evitare lo spopolamento, oltre che a rilanciare il turismo, come nel caso di molti borghi alpini o storici che Halldis sta sviluppando”.

“Siamo in grado – afferma Vincenzo Cella, managing director Halldis – di discutere, progettare e mettere a reddito immobili di soggetti professionali: sviluppatori privati, Fondi, SGR o Banche. Esiste poi un mercato ancora da esplorare, quello degli NPL (Non Performing Loans), dello sviluppo immobiliare destinato alla vendita e rimasto invenduto, delle riconversioni di destinazione d’uso: da direzionale a residenziale. I proprietari possono ridare vita ad un immobile, trarne un reddito, guadagnando fino al 10% in più rispetto all’affitto tradizionale, e valorizzarlo con una mirata gestione unitaria. Prossimi progetti? Sia in località maggiori come Milano, Firenze, ma anche in minori, strategiche, come la Riviera Romagnola e quella Ligure”.

“Gli appartamenti da noi gestiti all’interno dei palazzi – sostiene Antonio Rainò, responsabile Comunicazione e Marketing Halldis – rappresentano la somma di più competenze: commerciale, relazionale ma anche progettuale, visto che il fit-out e il design di questi appartamenti viene sviluppato internamente. Il nostro marketing di prodotto coniuga la presenza di singoli immobili di proprietà di privati all’offerta di interi palazzi. In questo modo garantiamo una diffusione territoriale delle nostre proprietà nelle città e una varietà di prodotto per caratteristiche e prezzo”.

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