La ripresa del turismo incoming tedesco post-Covid sta guadagnando terreno. Nel primo semestre del 2023, il divario rispetto ai risultati comparativi del 2019 si è ridotto costantemente ogni mese, raggiungendo l’87,9% del livello pre-crisi entro la fine di giugno, con 34,9 milioni di pernottamenti. I mercati trainanti del recupero sono ancora quelli europei, che raggiungono il 91% dei valori di riferimento del 2019. I mercati esteri si attestano al 78%, mentre gli Stati Uniti, con il 90%, forniscono un contributo superiore alla media alla ripresa del reddito tedesco. A luglio, secondo i dati preliminari dell’Ufficio federale di statistica, sono stati contati 10,2 milioni di pernottamenti di visitatori stranieri in alberghi e strutture ricettive con almeno dieci posti letto. Ciò corrisponde già al 92,7 per cento dei numeri record del 2019.
Lo sviluppo del turismo incoming è confermato dai dati sul traffico aereo di Forward Keys: secondo le loro attuali valutazioni, gli arrivi dei voli in Germania nel luglio 2023 sono al 77% rispetto a luglio 2019. Gli Stati Uniti superano per la prima volta i livelli pre-crisi del 4,9% a luglio, con 137.000 arrivi di passeggeri. Un’analisi delle spese di viaggio effettuate con carte di credito VISA mostra inoltre che a giugno 2023, con 178 euro, si è raggiunto già il 96 per cento delle spese del periodo di riferimento 2019 (186 euro per carta).
Per quanto riguarda il mercato italiano, la direttrice ad interim Agata Marchetti, nel corso di un evento per gli agenti di viaggio a Milano, ha fatto il punto della situazione: nel 2022 avevamo già assisito a una buona ripresa con oltre 2,8 milioni di pernottamenti dall’Italia, una cifra che nel 2023 sarà probabilmente superata se consideriamo che nel periodo gennaio luglio di quest’anno si sono registrati già 2,2 milioni di pernottamenti, in crescita del 38,7%. Non siamo ancora ai livelli del 2019, ma ci si avvicina: il turista italiano arriva per il 49% dal nord e per il 33% da sud e Isole. La durata media del soggiorno è di 6,3 notti, un dato in aumento grazie al fenomeno della workation.
Gli italiani prenotano al 94% su internet e circa il 29% si affida ad agenzie viaggi online o offline. Oltre l’80% dei viaggiatori prenota in anticipo e preferisce l’hotel come sistemazione. La Baviera è la meta più desiderata, seguita dalla capitale Berlino che è anche la prima città come arrivi. Seguono Monaco, e più distasnziate Francoforte e Amburgo. Non a caso il mezzo preferito per raggiungere la Germania è l’aereo nel 55% dei casi. Un italiano su 3 si sposta invece in auto mentre le soluzioni in bus e in treno sono troppo scomode a vengono scelte in totale solo dal 10% dei viaggiatori.
Petra Hedorfer, Presidente del Consiglio di Amministrazione di DZT, dichiara: “La nostra strategia di recupero post-Covid, incentrata sulla crescita qualitativa, sta dando buoni risultati. La quota di viaggi in treno dall’Europa è passata dall’undici per cento pre-Covid (maggio 2019-aprile 2020) al 16 per cento post-Covid (maggio 2022-aprile 2023). Nello stesso periodo di rilevazione, la durata del soggiorno degli ospiti europei in Germania è aumentata da 4,4 a una media di 5,2 giorni.”