Il 3 giugno 2024 il tour operator tedesco FTI Touristik, parte di FTI group, ha presentato istanza di fallimento presso il tribunale di Monaco di Baviera, decretando la fine di uno dei colossi del settore turistico europeo, con un gruppo impegnato oltre che nel tour operating nel noleggio auto, nell’hotellerie con 50 hotel in 8 Paesi e in servizi di DMC in 40 paesi con l’azienda Meeting Point International. La notizia sta scuotendo l’intero comparto, lasciando a terra migliaia di viaggiatori e creando incertezza sul futuro dei dipendenti e delle società affiliate.
Un colosso in crisi
FTI Touristik, con sede a Francoforte, era il terzo più grande tour operator in Europa, con un fatturato di oltre 4 miliardi di euro nel 2022/2023. L’azienda era attiva in 6 paesi, offriva vacanze verso 120 destinazioni e il gruppo conta oltre 11.000 dipendenti. La sua offerta spaziava dai pacchetti vacanza tradizionali ai viaggi su misura, con un focus particolare sul mercato tedesco. L’azienda non si è mai ripresa del tutto dalla pandemia: pur avendo beneficiato di un fondo di 600 milioni era ancora indebitata per 1 miliardo verso lo stato tedesco. Dopo un lungo e complesso processo di ricerca di investitori, a aprile 2024 era stato annunciato l’ingresso di un consorzio di imprenditori guidati fondo Certares, spiega la società in una nota. Tuttavia, da allora il numero di prenotazioni è stato ben al di sotto delle aspettative e si è registrata una maggiore necessità di liquidità, a cui non è stato più possibile far fronte fino ad arrivare al deposito della domanda di insolvenza, necessaria per motivi legali. Su Linkedin, l’ultimo post del CEO Karl Markgraf celebrava un mese fa proprio l’ingresso del fondo Certares con 125 milioni di capitale: evidentemente non erano sufficienti.
I principali disagi per i clienti riguardano i mercati tedesco, austriaco, svizzero, olandese e francese dove il tour operator era attivo: viaggi non ancora iniziati a partire da martedì 4 giugno 2024 probabilmente non saranno più possibili o lo saranno solo parzialmente. Nei prossimi giorni, in collaborazione con l’amministrazione straordinaria che sarà nominata verrà sviluppato un piano per tutelare i viaggiatori colpiti. La società fa sapere anche che servizi di terzi acquistati sui propri siti non sono invece coinvolti.
Non è ancora chiaro i contraccolpi che il fallimento avrà in Italia, sicuramente uno dei principali mercati di destinazione dei turisti di lingua tedesca: probabile ci siano diversi alberghi e realtà incoming coinvolte, anche se la situazione appare recuperabile perché siamo ancora in un momento di non altissima stagione.
In generale, sono interessati tutti i servizi prenotati con il tour operator FTI Touristik GmbH. Ciò include i marchi FTI in Germania, Austria e Paesi Bassi, il marchio 5vorFlug in Germania, BigXtra Touristik GmbH e i marchi di autonoleggio DriveFTI. Cars&Campers e Meeting Point Rent-a-Car. I servizi interessati possono essere stati prenotati sia presso agenzie di viaggio al dettaglio che su piattaforme di prenotazione online.
Sul sito di FTI Group ora la prima voce del menu riguarda il fallimento e si possono trovare ulteriori informazioni per i passeggeri. Le linee telefoniche invece sono state sospese per l’eccessivo carico di richieste.