Negli ultimi giorni una raffica di cancellazioni di voli low cost ha colpito molti passeggeri italiani che avevano prenotato le vacanze e che per questo sono rimasti a terra o hanno dovuto riprogrammare. Un problema che ha colpito molti viaggiatori fai da te, ma anche diversi operatori che avevano organizzato pacchetti utilizzando i vettori di linea a basso costo.
La pratica è ben nota dallo scorso anno: diverse compagnie mettono in vendita tanti voli per poi annullarli se non raggiungono il riempimento necessario: una pessima pratica che in tempi di pandemia mette a dura prova le necessità di programmazione di viaggiatori e agenzie.
Per questo motivo Franco Gattinoni, presidente dell’omonimo gruppo che mette insieme quasi 1500 agenzie viaggi, è intervenuto sul tema: “Prepariamoci a un’estate di fuoco, all’insegna dei disagi connessi alle compagnie aeree low cost. In Italia hanno proliferato grazie alla mancanza di una compagnia di bandiera forte e di una politica strutturale e lungimirante da parte delle istituzioni. Le low cost operano in aeroporti spesso incentivati da sovvenzioni regionali, contributi che non hanno una strategia a lungo termine e che portano un turismo poco sostenibile. Attirano i consumatori con due elementi, partenze in prossimità della residenza e prezzo basso, salvo poi cancellare i voli nel momento in cui i riempimenti non sono sufficientemente remunerativi. Le cronache raccontano di voli accorpati, spostati e annullati. Da un lato specchietti per le allodole che non tutelano i viaggiatori, dall’altro mancanza di rispetto per le agenzie di viaggio, che prenotano questi vettori su richiesta dei clienti e come parte di un pacchetto. In certi casi i prezzi online sono minori di quelli disponibili per le agenzie, una totale assenza di trasparenza; inoltre, le agenzie si ritrovano a dover assistere le persone danneggiate, con riprotezioni che implicano un dispendio di risorse economiche e di tempo. Infine, se il volo è parte di un pacchetto, l’agenzia non solo deve riproteggere i passeggeri per la parte di volato, ma anche per gli altri servizi (accomodation, autonoleggio, escursioni etc…). Una visione del turismo mordi e fuggi che nulla ha a che vedere con il tanto auspicato turismo sostenibile. È arrivato il momento di affrontare questo problema che deve essere tra i primi punti non solo della nostra associazione, ma anche del Governo, delle Regioni e delle istituzioni”.