Negli ultimi giorni sono nate diverse polemiche attorno a Fico Eataly World, il grande parco alimentare che ha inagurato a novembre scorso a Bologna. Su Repubblica si legge infatti che il Movimento 5 Stelle ha proposto di abolire le navette che collegano la stazione di Bologna al Parco, ree di non essere abbastanza piene con una media di 6 passeggeri a viaggio ma una capienza di 150: sono infatti solo 20mila i biglietti staccati nei primi 45 giorni di apertura del Parco contro 3000 corse effettuate dalle navette. L’accusa velata è che Fico sia un fallimento e non stia mantenendo la promesse di indotto turistico che faceva sperare, nonostante abbia appena tagliato il traguardo del milione di visitatori.
Tralasciando il fatto che anche i primi giorni di Expo 2015 avevano fatto gridare al flop, forse l’errore è proprio quello di considerarlo una Gardaland del food senza valutare, ad esempio, la sua offerta congressuale che di indotto ne porta eccome. E l’offerta per il Mice è notevole: parliamo di un centro congressi di 4000 metri quadri su una superficie complessiva del Parco di 80mila, di una sala principale che può ospitare fino a 1000 persone, di altre 6 sale dislocate nel parco più aree speciali dove si possono organizzare colazioni di lavoro, concerti, cene di gale e conferenze stampa come l’arena da 250 posti e la serra degli agrumi da 350 metri quadri. Più varie possibilità di team building legati al tema del food.
E infatti un ampio numero di aziende ha scelto Fico per i propri eventi aziendali, in particolare aziende del turismo e del food: tour operator come Condor e Parextour, network di agenzie viaggi come Marsupio Travel Group, aziende f&b come Fabbri o eventi come l’Italian show cooking contest organizzato da Eden Viaggi giusto per citare gli eventi delle ultime settimane.
E Fico sembra voler investire soprattutto in questa direzione vista l’ultima novità: un albergo da 200 camere verrà costruito nell’area dove sorgeva, fino al 2012, il mercato dei fiori bolognese e sarà collegato direttamente al Parco. Il progetto dell’architetto Iosa Ghini è stato presentato al Mipim di Cannes, importante fiera immobiliare, ed è interamente votato all’ecosostenibilità con interni eco-friendly e materiali riciclati tra il 20 e il 40%. Come si legge sul Sole 24 Ore sia l’edificio sia la Spa saranno alimentati grazie all’energia solare, così come avverrà per il riscaldamento della piscina. L’area esterna verrà dotata di un giardino e spazi verdi. In aggiunta all’energia solare ci sara’ inoltre un sistema di riscaldamento a energia termica.