Federcongressi&eventi ha inviato al Governo il protocollo con le procedure operative per realizzare i concorsi tramite provvedimenti atti a contenere il rischio di contagio da Covid19 e consentire così a milioni di candidati di svolgere le prove che potrebbero essere la chiave di accesso al loro sogno professionale.
L’obiettivo è far ripartire il sistema Paese riaprendo i concorsi pubblici e privati che, a causa dell’emergenza Covid19, sono rimasti, di fatto, bloccati. Prove selettive che per il 2020 avrebbero dovuto garantire 150mila assunzioni solo per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione. Veri e propri appuntamenti con il lavoro che coinvolgono milioni di candidati e consentono l’accesso alle professioni per avvocati, giornalisti, magistrati, funzionari pubblici, medici, operatori sanitari, giornalisti, docenti, addetti alla sicurezza nazionale e alla pubblica amministrazione.
Il protocollo per la “Realizzazione e gestione delle procedure per il reclutamento del personale – concorsi pubblici e privati” è stato redatto da un gruppo di lavoro di tecnici interdisciplinari dell’associazione che si sono interfacciati con i principali enti valutativi nazionali. Le linee guida tracciano una serie di norme che consentono lo svolgimento delle prove anche per flussi massicci di candidati, come avviene per i concorsi pubblici nazionali che, a tutela della validità della selezione e dell’uguaglianza di trattamento, si svolgono in una sede unica.
Tra le misure: il “criterio di distanza droplet” aumentata di 1 mt, per cui tra i candidati devono essere previsti non meno di 2 mt di distanza; i flussi e percorsi regolamentati in modalità di senso unico e sempre nel rispetto della distanza si sicurezza aumentata di 1 mt; l’obbligo di mascherine e guanti (forniti dall’organizzatore) per tutti i candidati in ogni fase della prova; l’applicazione di rigidi protocolli di disinfezione e sanificazione degli ambienti, degli arredi, delle aree di pertinenza dopo lo svolgimento di ogni singola prova; il monitoraggio della temperatura corporea dei candidati attraverso termoscanner; un adeguato servizio medico-sanitario all’interno dell’area concorsuale; appositi locali pre-triage idoneamente attrezzati per la valutazione da parte dello staff medico-sanitario dei soggetti isolati; rigorosa proporzione tra il numero di candidati e le dimensioni delle aule (in superficie e altezza); il rispetto di requisiti minimi delle sale, riferiti al livello di areazione, alla tipologia di pavimentazione, alle caratteristiche dei servizi igienici; il rispetto di requisiti logistici di accessibilità e funzionalità, compatibili con la sicurezza dell’area concorsuale (numero e disposizione ingressi; spazi per auto; locali adeguati per candidati con particolari esigenze -portatori di handicap, immunodepressi, etc..).
“È prioritario per la ripresa economica del Paese che la Fase 2 veda la ripartenza dell’intero settore degli eventi e dei congressi”, commenta la presidente di Federcongressi&eventi Alessandra Albarelli. “Parliamo infatti di un comparto che genera 65,5 miliardi di euro con un impatto diretto sul Pil di 36,2 miliardi di euro/anno attraverso 569 mila addetti. Fermare gli eventi significa fermare l’economia ”.
Esprime soddisfazione per la messa a punto del protocollo per lo svolgimento dei concorsi il consigliere Federcongressi&eventi Pietro Piccinetti: “Non possiamo dire quando, ma dobbiamo dare il nostro contributo per suggerire alla task force governativa come ripartire al più presto con i concorsi. Riprendere il prima possibile in sicurezza le procedure concorsuali che milioni di italiani aspettano è il segnale più concreto di una ripartenza reale del Paese: significa rimettere in moto la macchina del lavoro, riattivare la staffetta generazionale, restituire ai nostri giovani il sogno di conquistarsi con il merito la professione che desiderano. Come Federcongressi&eventi siamo onorati di poter contribuire a tutto ciò”.