Erich Falkensteiner, uno dei tre soci fondatori dell’omonimo gruppo alberghiero, non ha dubbi: “Il 2022 sarà l’anno dell’auto, non dell’aereo”. Nelle battutte che ci ha concesso allo scorso Hospitality Day ci ha confermato le aspettative di una stagione normale per afflusso di clienti, ma con ancora molta cautela negli spostamenti che porterà a maggiori spostamenti di prossimità.
II gruppo altoatesino negli ultimi anni ha puntato molto sul far conosceree il proprio brand, una strategia che ha ripagato facendo crescere il revpar del 20%, aumentando le prenotazioni dirette (che sono oltre il 50%) e aiutando a costruire una community di repeater che rappresentano circa il 40% della clientela.
I prossimi passi prevedono ulteriori investimenti sul prodotto. “Abbiamo 135 milioni da investire nel segmento 4 stelle – spiega – e dopo il restyling del family hotel Falkensteiner Resort Lido in Alto Adige abbiamo in programma nei prossimi 3 anni aperture in Sicilia, a Licata, in Austria a Montafon e a Cortina d’Ampezzo nel 2024, in previsione delle Olimpiadi”.