Nel nostro articolo di ieri abbiamo parlato dell’offerta meeting di alto livello di Skyway Monte Bianco, ma per chi vuole allontanarsi dai nostri confini esistono ottime alternative “On the Top” anche nella vicina Svizzera.

Da Zermatt

All’ombra del Cervino – Matterhorn per gli svizzeri – anzi proprio di fronte alla motagna più iconica delle Alpi c’è il Kulmhotel Gornegrat che a 3.100 m di altitudine più che un albergo si può considerare quasi una base per spedizioni di alta montagna!

A queste altitudini, infatti, si trovano di solito solo alpinisti, piloti e ricercatori …

E infatti una delle torri dell’hotel ospita da cinque anni il Planetario, accessibile solo ai clienti dell’hotel o per gruppi di almeno 10 persone. Il progetto si chiama “Astronomy made easy”.

Poi ci sono tutte le attività di alta montagna, dallo sci e le passeggiate con le racchette da neve in inverno al trekking d’estate. Intorno una splendida corona di montagne con più di 29 cime oltre i 4.000 m. e il ghiacciaio del Gornegrat.

Da St. Moritz

Nella soleggiata e vicinissima Engadina, una cremagliera che sale tra i boschi porta sulla cima del Muottas Muragl, a 2.456 m di altitudine. Da qui si gode una vista spettacolare di tutti i laghi che dal Maloja arrivano fino a St. Moritz. Ci sono stata sia d’estate che in inverno, e non saprei dire quale delle due esperienze è la migliore!

Hotel bei Nacht auf Muottas Muragl Foto by Christof Sonderegger

Il Romantik Hotel Muottas Muragl, una nuova costruzione che una decina di anni fa ha sostituito il semplice edificio che era l’arrivo della cremagliera, mette a disposizione degli eventi i suoi spazi: il ristorante panoramico da 160 a 220 posti, l’accogliente stube di cirmolo per 24 persone e il moderno ristornate Scatla con 70 posti. Per meeting di piccoli gruppi c’è anche una saletta per 14 persone.
Inoltre è a disposizione per qualsiasi tipo di evento privato un maso ristrutturato con gusto e stile a pochi passi dal ristorante, la Villa Lyss, che offre spazio sino a 24 persone. L’hotel ha 16 camere doppie per chi vuole pernottare in altitudine.

Da Lucerna

Nella Svizzera centrale, nella zona intorno a Lucerna, ci sono diverse alternative.

Personalmente sono andata sulla cima del monte Monte Pilatus che si raggiunge agevolmente da Alpnachstad con la ferrovia a cremagliera più ripida del mondo, costruita nel 1889 con un innovativo sistema con due ruote orizzontali (presentato all’Esposizione mondiale di Parigi) che permettono di superare una pendenza del 48%.

Steilste Zahnradbahn der Welt Pilatus

In alto si trovano due alberghi, lo storico Pilatus Kulm, che risale al 1890 ed è stato totalmente rinnovato nel 2010, e il Bellevue, e diversi ristoranti, tra cui il Queen Victoria, che ricorda la visita della regina britannica nel 1868.

Dalla cima posta a 2.132 m si gode una splendida vista a 360° su 73 vette alpine ed è lo stesso panorama che offre il centro congressi, uno spazio flessibile divisibile in tre, con ampie vetrate affacciate sulla vallata, che si può utilizzare per banchetti, seminari e reception fino a 300 persone.

Il Fun & Action Team propone diverse attività di team building in quota o al parco avventura di Fräkmüntegg, sulla pendice opposta della montagna, che si raggiunge con una nuovissima funivia panoramica, la Dragon Ride, inaugurata ad aprile del 2015.

Sempre non lontano da Lucerna, in posizione panoramica sul plateau che domina il lago dei Quattro Cantoni, sorge il Bürgenstock Resort Lake Lucerne, un resort integrato di Katara Hospitality Switzerland che aprirà quest’anno.

È composto da quattro hotel, da 3 stelle a 5 stelle, diverse residenze con servizio alberghiero, un Healthy Living Center disegnato dal nostro architetto Matteo Thun, la Bürgenstock Alpine Spa che si sviluppa su 10.000mq, un totale di 12 fra ristoranti e bar e un golf a nove buche, C’è anche un’infrastruttura interamente dedicata al MICE: un centro congressi indipendente di 2.200 mq con 31 sale per eventi da 30 a 600 persone, due Diamond Domes di 850mq per 400 persone, e due spazi all’aperto di 970 e 1500 mq.

Il Bürgenstock è noto anche perché dai primi del Novecento si può raggiungere con il più alto ascensore esterno d’Europa, l’ Hammetschwand Elevator. Se soffrite di vertigine, astenetevi!

Da Mendrisio e Lugano

Si raggiunge invece con un trenino che sale da Capolago percorrendo un tratto di 9 km attraverso un incantevole scenario alpino, – a pochi chilometri dal confine tra Italia e Svizzera, – la vetta del Monte Generoso, a 1704 m, che vive una nuova notorietà da quando Mario Botta, archistar ticinese, ha costruito sulla vetta il Fiore di Pietra, meta di continuo pellegrinaggio da parte di turisti, appassionati di architettura e gruppi.

Come tutti gli interventi moderni in un contesto alpino, il Fiore di Pietra ha suscitato commenti contrastanti, ma chi l’ha visitato né è rimasto affascinato. L’architetto non è autore solo del disegno dell’imponente edificio, a pianta ottagonale con singoli petali congiunti da vetrate che racchiudono uno spazio centrale, ma anche dell’allestimento degli spazi interni. Verso est la corona circolare lascia spazio a un’ampia terrazza che segue l’andamento del crinale della montagna.

La situazione orografica è straordinaria poiché costituisce un piccolo lembo di terra piana che si affaccia sul precipizio del fianco nord della montagna, caratterizzato da un’ampia roccia che scende verso valle per circa 3/400 metri.

Al piano inferiore ci sono gli spazi di servizio e una sala espositiva, al secondo piano una sala conferenze attrezzata con tecnologia di ultima generazione e connessione Wi-Fi, divisibile che può ospitare da 10 a 100 partecipanti, mentre i due piani superiori ospitano rispettivamente un self-service e un ristorante. I numerosi spazi interni ed esterni offrono la possibilità di organizzare pause caffè e business lunch.

Dalle grandi vetrate e dalla terrazza si gode di una vista spettacolare che spazia dagli Appennini alle Alpi permettendo di ammirare dall’alto il Nord Italia, con la regione dei laghi e la Pianura Padana, e la catena Alpina dal Monte Rosa al Cervino e dalla Jungfrau al massiccio del Gottardo.

Autore

  • Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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