Se quella dell’agente di viaggio è una professione, perché esercitarla deve essere un’impresa? Parte da una domanda provocatoria e da un voluto gioco di parole l’incontro natalizio di Euphemia con la stampa di settore, nella filiale milanese del gruppo. I numeri confermano il successo del progetto di Lab Travel nato 15 anni fa da un’idea di Ezio Barroero e Michele Zucchi, con l’obiettivo di riportare al centro dell’attenzione la figura professionale dell’agente di viaggio. : ad oggi i Personal Voyager sono 142, con l’obiettivo di arrivare a 150/160 entro la fine del prossimo anno. Una crescita sostenibile, per garantire sempre un’assistenza di completa e di alto livello ai Personal Voyager, consulenti di viaggio liberi professionisti. Il volume d’affari del 2024 si attesta sui 62 milioni di euro, in crescita del 7% sul 2023, e l’attesa per il 2025 è di un ulteriore incremento del 10%.
“Oggi – spiega il fondatore Ezio Barroero – siamo presenti in 48 province localizzate in 11 regioni del centro/nord: questo dato ci permette ancora una grande possibilità di crescita. Un altro dato molto interessante è che rispetto al 2019 (ultimo anno pre-Covid) siamo cresciuti del 67%. Euphemia è una risposta concreta per chi desidera trasformare il proprio futuro professionale all’insegna dell’indipendenza, della sicurezza e della crescita, in un settore in continua evoluzione”.
Dietro ogni consulente di viaggio c’è un team di 42 dipendenti altamente qualificati che, nella sede di Cuneo, si occupano di tutto ciò che non riguarda direttamente la vendita: dalla gestione dei fornitori ai rapporti con banche e assicurazioni, fino alla risoluzione di eventuali contenziosi. Euphemia si prende cura delle complessità, lasciando che il consulente si concentri su ciò che ama di più: coccolare i suoi clienti, creando per loro esperienze di viaggio indimenticabili. A tale scopo, Euphemia garantisce ai suoi Personal Voyager una gamma completa di strumenti: biglietteria IATA, CRS, coperture assicurative di primo livello, condizioni esclusive con i principali tour operator, formazione costante, un gestionale evoluto e campagne di marketing.
Michele Zucchi, AD Euphemia, aggiunge: “In Euphemia non sono previsti costi di ingresso né di uscita: si investe reciprocamente sulle professionalità di ciascuno. Non imponiamo limiti o vincoli, anzi, incentiviamo la creatività degli agenti. I Personal Voyager hanno la massima autonomia: possono scegliere fornitori e tipologie di viaggi da vendere in funzione della loro esperienza e dei loro clienti”.
Il progetto non si ferma qui: con 52 filiali in tutto il centro/nord Italia, Euphemia offre spazi di co-working dove i Personal Voyager possono incontrare i clienti, condividere strategie con i colleghi e accedere a strumenti tecnologici avanzati. Questi spazi rappresentano un punto di forza unico, i cui costi sono interamente a carico di Euphemia: tutte diverse tra loro, esprimono anche negli arredi e nello stile la personalità dei Personal Voyager che le utilizzano, che possono così lavorare in un ambiente ideale e con la massima libertà.