Sosteniamo da giorni che l’effetto del coronavirus Sars-cov-19 ha effetti molto più a lungo termine rispetto alle due settimane di stop imposte dal Ministero della Salute, intanto perché la ripresa dovrà essere graduale e non si potrà ricominciare come se il covid-19 non esistesse. E poi perché le manifestazioni richiedono tempo per essere programmate e la programmazione non si può fare in periodi di grande incertezza come è quello attuale con diversi Paesi che stanno bloccando voli e arrivi dall’Italia: chi viene dall’estero per un congresso o una fiera non ha la certezza di poter rientrare se non dopo una quarantena.
Uno degli esempi più evidenti di questo è il calendario aggiornato di fiere e congressi di FieraMilano: nei complessi di Rho e del Mico a fieramilanocity è stato rinviato o annullato quasi tutto il calendario fino a maggio. Nel mese di marzo e aprile Fiera Rho non avrà eventi mentre al Mico è ancora in programma dal 16 al 20 marzo Emerson Global User Exchange e ad aprile Miart dal 17 al 19 e Spositalia dal 17 al 20. Per il resto il deserto.
Bisogna invece arrivare al 20 maggio con Venditalia 2020 per trovare il prossimo nuovo evento in programma a FieraMilano Rho e ritornare ad avere una programmazione normale: sono quasi tre mesi di stop in un periodo ricco di eventi che attiravano grande pubblico, dal Mido rinviato a luglio, alla Cartoomics di marzo, posticipata in autunno insieme alla Milan Games Week (ma pericolosamente vicina a Lucca Comics, fino al salone del Mobile che ritornerà a giugno. Una perdita soprattutto per l’indotto e per gli alberghi che oggi resteranno quasi vuoti ma domani certo non potranno fare overbooking per la grande concentrazione di eventi che si avrà tra giugno e settembre.