Il 2017 è stato dichiarato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite Anno Internazionale del Turismo Sostenibile per lo Sviluppo.
L’annuncio ufficiale è stato fatto ieri, 18 gennaio, a Madrid – dove in questi giorni si svolge il FITUR, – alla presenza del Re di Spagna, Filippo VI, del Vice-presidente dell’Honduras e del Primo Ministro della Georgia, oltre a 40 ministri del turismo e altri funzionari provenienti da 57 Paesi.
L’Anno dedicato allo sviluppo sostenibile segna una tappa importante nell’Agenda 2030, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.
Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – in un grande programma d’azione per un totale di 169 target specifici. L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni.
Un argomento di grande importanza e un atteggiamento mentale che deve coinvolgere non solo i governi, le istituzioni, le aziende, le organizzazioni non governative, ma anche ognuno di noi dal momento che il turismo, per il settimo anno consecutivo, è in crescita, e di conseguenza anche il suo impatto ambientale.
Infatti, secondo il barometro dell’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO), che peraltro ha sede proprio a Madrid, il turismo internazionale è cresciuto del 3,9% nel 2016, nonostante gli accadimenti che hanno segnato l’anno, e hanno raggiunto la cifra di 1.235 milioni di turisti, e cioè 46 milioni in più rispetto al 2015.
Il segretario generale dell’UNWTO, il giordano Taleb Rifai, ha dichiarato che “si tratta di un’occasione unica per costruire un settore turistico più responsabile e impegnato, in grado di capitalizzare il suo immenso potenziale in termini di prosperità economica, inclusione sociale, pace e comprensione, e per la conservazione del patrimonio culturale e ambientale”.
L’obiettivo è promuovere una migliore comprensione tra i popoli di tutto il mondo e sensibilizzare l’opinione pubblica all’apprezzamento dei valori intrinseci di culture diverse, contribuendo così al rafforzamento della pace nel mondo.
Il turismo visto dunque come catalizzatore per un cambiamento positivo, basato su tre pilastri – economico, sociale e ambientale, aumentando la consapevolezza delle reali dimensioni di un settore che spesso è sottovalutato.
Durante la cena di gala, cui hanno partecipato 400 invitati di 85 Paesi, sono stati assegnati gli UNWTO Awards for Innovation in Tourism, un premio diviso in quattro diverse categorie: istituzioni pubbliche, aziende, organizzazioni non governative, ricerca e tecnologia.
I vincitori sono rispettivamente il Ministero del Turismo di Guanajuato (Messico), il Carlson Rezidor Hotel Group (Belgio), il Govardhan Ecovillage (India) e la Dutch Travel Trade Association (Olanda). La giuria ha scelto fra 150 proposte provenienti da 55 Paesi.
Anche l’Italia è stata premiata: Ecobnb, portale ecoturistico, si è aggiudicato il secondo premio nella sezione aziende. Ecobnb è un atlante delle strutture ricettive che investono in un futuro migliore rapportandosi in modo responsabile con l’ambiente, le risorse naturali e le economie locali. Sul sito gli utenti possono scegliere tra oltre 2000 proposte di soggiorno inserendo la meta e il periodo del loro viaggio, e richiedere un preventivo online. In una sezione apposita si segnalano numerosi itinerari adatti a un turismo lento e green.