Mai come quest’estate abbiamo sentito parlare delle Azzorre, le isole portoghesi nel bel mezzo dell’Atlantico che sembrano essere diventate la meta imprescindibile di queste vacanze 2024, complice l’inaugurazione, il 5 giugno, del volo diretto Milano Malpensa – Ponta Delgada di Azores Airlines.
VOLARE CON SATA-AZORES AIRLINES
Azores Airlines gestisce i collegamenti internazionali con l’Europa, l’Africa e il Nord America del Gruppo SATA, che dirige anche gli aeroporti e la linea domestica Air Açores. Per i voli internazionali la flotta è composta da Airbus A321neo e A320neo.
Il collegamento Milano – Ponta Delgada – operativo fino al 27 settembre – è operato da un Airbus A321 Neo LR ogni mercoledì e venerdì, con partenza alle 14.10 e arrivo alle Azzorre alle 16.50 ore locali, dopo un volo di circa 5 ore. Un aeromobile con due classi di servizio, con le prime 4 file in configurazione 2+2 e i grandi sedili reclinabili delle business class di qualche tempo fa.
Perché questo volo, dopo una sosta di sole 2 ore, prosegue per Boston, dove i 16 posti delle prime file diventano a tutti gli effetti Comfort Class. Sulla tratta Milano-São Miguel, invece, questi posti sono considerati Economy, e il servizio e il cibo sono quelli di questa classe, ma certo che è un piacere volare in queste condizioni di comfort con un supplemento davvero contenuto.
Grazie al successo ottenuto, questo volo prosegue nell’orario invernale IATA con un collegamento settimanale il lunedì, e di fatto costituisce una nuova tratta per raggiungere Boston, con la possibilità di fare uno stop-over sia all’andata che al ritorno.
DESTINAZIONE AZZORRE
Ma non è questo il nostro caso perché le Azzorre, nove isole vulcaniche una diversa dall’altra – riconosciute come Migliore destinazione d’avventura d’ Europa ai World Travel Awards 2024 e Migliore destinazione d’avventura del mondo nel 2023 -, vogliamo proprio andare a scoprirle.
Perché? Per la loro autenticità, per non essere ancora raggiunte dal turismo di massa, per la loro conformazione unica, per i paesaggi lussureggianti e quasi primitivi, per il clima influenzato dalla Corrente del Golfo e per essere adatta ad ogni tipo di turismo, in mare come a terra.
È davvero difficile rendere a parole la bellezza, la luce e i colori di questo arcipelago così unico, ma ci proviamo con il racconto delle due isole che abbiamo visitato, São Miguel e Terceira.
SÃO MIGUEL IN 10 STEP
La chiamano l’isola verde, e insieme a Santa Maria fa parte delle isole orientali. São Miguel è la più grande delle Azzorre ed è sicuramente una delle più varie e interessanti da visitare, con i suoi 60 villaggi sparsi in tutta l’isola, la vegetazione lussureggiante, le centinaia di coni vulcanici e i crateri dove si adagiano laghi spettacolari, circondati dalle ortensie.
Ecco le dieci cose da vedere.
- Ponta Delgada Il capoluogo delle Azzorre, sede della sezione esecutiva dell’autorità locale, conta circa 70mila abitanti e si trova sulla costa meridionale di São Miguel. È il porto principale dell’isola e dell’intero arcipelago ed è stata fondata dai portoghesi intorno al 1450. Tre archi in pietra lavica, Portas de Citade, sono il simbolico punto di accesso alla città, con i suoi vicoli pittoreschi, i balconi di ghisa, i negozi di artigianato e le pasticcerie dove gustare i dolci tipici della tradizione. Nella piazza, la cattedrale seicentesca di São Sebastião in stile tardo gotico portoghese, è il cuore del centro storico, ma altrettanto bello è passeggiare sul lungomare.
- Sete Cidades I suoi due laghi adagiati sul fondo di un cratere, uno verde e uno azzurro, sono sicuramente una delle attrazioni più iconiche di São Miguel. La leggenda dice che si sono formati dalle lacrime di due amanti dall’amore contrastato, ma certo è che dal miradouro Vista do Rei lo spettacolo di questa immensa caldera, al cui interno si scorgono i crateri di altri vulcani, è indimenticabile. Il ponte che separa la Lagoa Verde dalla Lagoa Azul porta al piccolo villaggio di Sete Citades dove si può sostare alla Quinta du Quiero per un ottimo pranzo tradizionale.
Sulla strada da Ponta Delgada, una sosta al Pico do Carvão permette di vedere sia la costa nord che quella sud, e apprezzare il paesaggio vulcanico coperto dalla vegetazione da cui si capisce il perché del soprannome Isola Verde.
- Lungo la costa sud c’è la terza città di São Miguel per numero di abitanti, Vila Franca do Campo. Qui si può visitare una piccola fabbrica, Queijada da Vila, dove viene prodotto un dolce delizioso secondo una ricetta creata nel XVI secolo dalle suore di un vicino convento. Il nome (e le ricerche su Google) potrebbero far pensare ad un dolce simile ad un cheesecake, ma gli ingredienti sono solo burro, lieviti e rosso d’uovo. Indispensabile portare a casa una confezione.
- Da Vila Franca si parte per una delle attività più apprezzate dell’isola con Terra Azul Azores Whale Watching. Naturalmente l’avvistamento delle balene dipende molto dalla stagione, oltre che dalla fortuna, ma l’entusiasmo delle guide naturaliste e dei biologi marini e l’organizzazione perfetta rendono questa escursione a bordo di due grandi e veloci gommoni un’avventura emozionante in ogni caso, che permette di avvistare diverse specie di delfini e imparare qualcosa su balene, tartarughe, pesci, uccelli marini e sulla biodiversità stagionale delle Isole Azzorre.
Al rientro si fa il giro dell’iconico isolotto di Vila Franca, il cratere di un vulcano sommerso che è diventato famoso grazie ad un evento di Cliff Diving di Red Bull.
- Proseguendo verso est e dirigendosi poi verso l’interno si arriva alla zona di Furnas, apprezzato centro di villeggiatura termale. La caldera ricca di sorgenti e geyser, con un lago vulcanico circondato dal verde lussureggiante, è una delle attrazioni più visitate di São Miguel.
Anche se l’ultima eruzione del vulcano risale al 1630, l’attività geotermica di questa zona è una delle più evidenti di tutta l’isola.
- Qui si può assistere a un rito culinario antico, che prevede la cottura di diversi tipi di carne e verdure in grandi pentole poste in buche profonde chiuse da un coperchio di legno, note come fumarole. È il famoso cozido, uno stufato di maiale, manzo, pollo, salsicce, patate, carote e cavoli che viene cotto lentamente nel terreno a 82° per circa 6 ore, e viene servito nei vari ristoranti della zona.
Noi lo abbiamo degustato al Terra Nostra Garden Hotel, il bell’albergo del gruppo Bensaude che si trova nel piccolo villaggio di Furnas, anch’esso ricco di acque sorgive che sgorgano da diverse fontanelle.
- Il Terra Nostra Garden Hotel – che ha vinto numerosi premi come Leading Boutique hotel del Portogallo ai World Travel Awards – fa parte di un grande complesso che include le terme e un giardino botanico.
Adiacente all’hotel c’è la grande piscina termale dal colore giallo, ricca di ferro, magnesio e calcio, minerali benefici soprattutto per la pelle, che ha una temperatura costante di 35-40°.
Più interessante a mio parere, e sicuramente meno affollato, il Terra Nostra Botanical Park, meraviglioso giardino botanico di 12,5 ettari creato nel 1775 da un americano, Thomas Hickling. Il giardino ospita piante autoctone e tropicali, tra cui enormi felci provenienti dalla Nuova Zelanda, una collezione di camelie, una di Cycas, pianta preistorica, e un meraviglioso viale di Ginkgo Biloba, uno degli alberi più antichi del mondo, particolarmente spettacolare in autunno.
- Per rimanere in tema di laghi spettacolari, che sono una delle attrazioni più tipiche di São Miguel rispetto alle altre delle Azzorre, non si può perdere la vista dalla strada della Lagoa do Fogo, un grande lago in una riserva naturale protetta che è raggiungibile solo a piedi.
La zona infatti, dove si trova anche il laghetto termale di Caldeira Velha, è una delle più apprezzate dagli amanti del trekking.
- Lo sapevate che in Europa c’è una sola piantagione di tè, ed è proprio qui, sull’isola di São Miguel? Si chiama Gorreana Tea Plantation, ed è gestita dalla stessa famiglia da sette generazioni, da quando fu fondata nel 1883 da una certa Ermelinda Pacheco Gago da Câmara. Il clima umido, le temperature miti e il suolo vulcanico permettono di ottenere senza l’utilizzo di pesticidi ottime varietà di tè verde e tè nero nei 32 ettari di proprietà in riva al mare, lontano da ogni possibile fonte di inquinamento. La fabbrica, dove sono ancora in funzione macchinari della fine del XIX secolo, attrae ogni anno migliaia di turisti che possono visitare liberamente le piantagioni, gustare il tè nella tea room e acquistare i prodotti nello shop.
- Per finire in bellezza, non si può che brindare a questa isola meravigliosa con uno dei 1.500 tipi di gin della Gin Library, la più grande collezione di gin d’Europa. Si trova all’interno di un boutique hotel di sole 8 stanze, Solar Branco Estate, ricavato da una casa di campagna del secolo scorso. Dietro a questa collezione, e allo speakeasy che si apre segreto dietro uno degli scaffali, c’è la passione di Ali Bullock che produce anche diversi tipi di gin, tra cui il Ghosts of The Ocean, la cui vendita contribuisce al sostenimento della Ocean Azores Foundation, organizzazione no-profit per la salvaguardia dell’Oceano. Tutto qui è in tema sostenibilità, dalla produzione di energia all’utilizzo dei materiali fino al riciclo.
HOTEL E RISTORANTI A SÃO MIGUEl
Sul lungomare si susseguono gli hotel più noti come il Marina Atlãntico, del gruppo Bensaude, tipica costruzione a più piani affacciata sul porto turistico, con camere spaziose vista mare, l’ottimo ristorante Escuna, due piscine, Spa e centro benessere, 4 sale meeting da 70 a 120 persone. Il plus è il cordialissimo direttore che parla un ottimo italiano.
Un’altra opzione è il Vila Galé Collection São Miguel, un boutique hotel di 68 camere e 24 suite ricavato da un antico convento, divenuto poi ospedale, che si sviluppa intorno ad una splendida piscina dove si affaccia anche il ristorante Versátil con le sue ampie vetrate, mentre la Spa Satsanga ha un’altra piscina indoor. Ottima la posizione in Praça de São Francisco di fronte al forte di São Brás. Inaugurato nel 2023, è il primo hotel del gruppo alle Azzorre.
Perfetto anche per gruppi numerosi l’hotel Azoris Royal Garden Leisure & Conference Hotel, moderno 4 stelle vicino all’aeroporto che mescola un concetto zen e atmosfere orientali con quello business, cui offre 7 sale meeting. Affacciato sui Japanese Garden, il ristorante Koi offre ottimo cibo à la carte e un buffet per i gruppi.
A 4 km dalla città, verso l’interno, il Senhora da Rosa – Tradition & Nature Hotel è una vecchia casa di campagna del XVIII secolo trasformata in boutique hotel di 35 camere con, Spa, campo da tennis piscina esterna e una serra dove si coltiva l’ananas, oltre ad un ristorante tradizionale, il Magma e un roof top bar con specialità asiatiche. Intorno all’hotel ci sono 12mila mq di campi e 3 ettari di aranceti.
Sulla costa nord, nei pressi di Ribeira Grande e affacciato sulla spiaggia scura di Santa Barbara, regno dei surfisti, c’è il Santa Barbara Eco Beach Resort che non a caso fa parte di un gruppo chiamato Singular Properties Group. Il resort è davvero unico con 14 studio, 7 ville di una stanza e 9 di due stanze in cui predominano i materiali naturali come legno, sughero e bamboo. La piscina di acqua salata è il cuore del resort che ha anche un ottimo il ristorante vista tramonto che si chiama Singular Soul Food Restaurant con prodotti organici km zero della fattoria integrata al resort.
Non lontano da Sete Cidades, sulla costa Ovest, c’è uno dei migliori boutique hotel dell’isola, Sensi Azores Nature e Spa, ricavato da una casa di campagna di metà Ottocento e circondato da campi coltivati. L’hotel ha 20 stanze di diverse dimensioni, alcune con plunge pool, e una villa privata, oltre a una grande piscina esterna, un centro benessere con sauna, piscina interna e sale massaggi, un bar e un ristorante. Segni distintivi, il design, l’accoglienza calorosa e l’atmosfera di assoluta tranquillità. D’obbligo una sosta per un drink vista tramonto.
TERCEIRA
Discorso a parte per Terceira – che fa parte del gruppo Centrale insieme a Graciosa, São Jorge, Pico e Faial – terza isola ad essere stata scoperta e terza più grande dell’arcipelago.
Qui il territorio è differente da quello di São Miguel. Pascoli verdissimi ricoprono la quasi totalità del territorio, suddiviso in appezzamenti delimitati da muretti a secco di rocce vulcaniche che impediscono lo slittamento del terreno.
Il paesaggio color smeraldo, che a molti ricorda l’Irlanda, sembra un gigantesco patchwork dove pascolano le pregiate mucche che si dice siano il doppio degli abitanti dell’isola.
- A Terceira si trova anche una delle città più importanti delle Azzorre, Angra do Heroismo, antico capoluogo delle isole, dichiarato nel 1983 Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Bello scoprire la città partendo dal Belvedere Alto da Memoria che permette di ammirare dall’alto tutta la città, la baia che le dà il nome, il Monte Brasil e, in lontananza, l’isola di Pico.
Scendendo attraverso i giardini fioriti Duque da Terceira si giunge al centro storico con le sue case colorate che ricordano quelle di Cuba, la Cattedrale del Sé, il palazzo Capitães-Generais, simbolo del potere regionale civile dal XVIII secolo e attuale sede della presidenza del governo regionale, per arrivare poi al porto che era uno scalo obbligatorio per le flotte provenienti dall’Africa e dalle Indie.
- Una vista ancora più bella su questo tratto di costa si gode dal Monte Brasil, cono vulcanico emerso dal mare che si è unito nel tempo alla terraferma e fa da quinta spettacolare alla città. Facile incontrare nei suoi sentieri pavoni reali, daini e cerbiatti mentre dai suoi belvedere disseminati sul monte si possono ammirare anche le isole di Pico, Faial, Graciosa e Terceira.
- Ma la vera gemma dell’isola è la spettacolare Algar do Carvão, una grotta che si sviluppa in verticale dalla bocca di un vulcano fino a un lago sotterraneo alimentato dall’acqua pluviale che corre lungo le pareti della cavità, ricoperta da una vegetazione rigogliosa. Un tunnel scavato nella roccia permette di raggiungere la grotta e la scalinata che la percorre fino in fondo. Una esperienza davvero unica nel suo genere.
Diversa la visita della Gruta do Natal, un tunnel lavico lungo quasi 700 metri che si sviluppa in orizzontale e comporta anche qualche passaggio molto angusto, sconsigliato a chi soffre di claustrofobia. Intorno, un paesaggio verde ricco di conifere che sembra di essere in Svizzera!
- La seconda città più importante di Terceira è Praia da Vitoria, nella zona est dell’isola, più vicina all’ aeroporto di Lajes, da cui, dal 28 ottobre, Sata Azores Airlines opererà un nuovo collegamento verso New York che si affianca a quello su Boston, che sarà potenziato nella winter.
A Praia da Victoria, oltre al porto mercantile, si trova anche una lunga spiaggia di sabbia scura. La vista migliore sulla costa si ha dal Monte di Facho, mentre non lontano, per una visuale generale, c’è il punto panoramico più iconico dell’isola, il miradouro Serra do Cume.
- Sulla costa nord, le colate laviche hanno formato nel tempo delle piscine naturali dove è possibile fare il bagno anche quando il mare è mosso, le Piscinas Naturais dos Biscoitos, tra le prime ad essere attrezzate per i visitatori.
HOTEL E RISTORANTI A TERCEIRA
Per assaporare al meglio l’atmosfera dell’isola e vivere come in una casa privata è consigliabile soggiornare in una quinta tradizionale, come ad esempio la Quinta de Nasce-Agua, che fu di proprietà del Governatore delle Azzorre nel XVIII secolo. Le quinte sono grandi tenute di campagna con splendide case rustiche e grandi appezzamenti di terreno. Nella casa originaria ci sono alcune stanze arredate con mobili d’epoca e il ristorante, mentre in un’ala di nuova costruzione ci sono camere più moderne affacciate sul giardino ricco di piante. Una grande piscina si trova alle spalle della dimora principale, nel centro di un grande prato circondato da alberi. Ottima la posizione a soli dieci minuti di auto da Angra do Heroismo.
Altri hotel degni di nota sono il Terceira Mar Hotel del gruppo Bensaude, bell’albergo 4 stelle con camere vista mare e il ristorante Monte Brasil, davvero ottimo, e l’aparthotel The Shipyard Angra Hotel, con il ristorante A Oficina.
Ma per un’esperienza davvero local bisogna andare alla Quinta do Martelo, che è al tempo stesso fattoria, hotel, ristorante e un museo all’aria aperta dove si può osservare l’evoluzione etnografica, architettonica e gastronomica dell’isola di Terceira.
Questo è lo scopo di Gilberto, il proprietario, che vuole preservare la tradizione gastronomica e culturale dell’isola. Gilberto accoglie gli ospiti in un piccolo locale dove mette in scena, tra utensili d’epoca e una moltitudine di oggetti rurali appesi ovunque, un’esperienza gastronomica davvero particolare, che comincia dagli aperitivi e si conclude al ristorante soprastante con un’ottima cena a base di specialità tradizionali.