Lo scorso 12 febbraio sì è svolto, presso la stazione Leopolda di Firenze, in occasione di BTO 2020, un interessante incontro organizzato da Manager Italia sul tema “Destination Management e Manager”: oltre 30 professionisti delle destinazioni, provenienti da tutta Italia, attivi in ambito di marketing territoriale e destination management, si sono incontrati manifestando la volontà di collaborare nel futuro dei propri territori.

Tutti gli interventi hanno evidenziato un chiaro fabbisogno: quello di creare una community per scambiarsi informazioni, esperienze, best practice, collaborare su progetti territoriali e molto altro. Una community che possa offrire vere opportunità a tutte quelle persone che ogni giorno contribuiscono a migliorare il proprio territorio e che diventa ancora più importante in un mondo post covid19 in cui nessuna destinazione può pensare di riemergere da sola.

In questo contesto il Destination Manager diventa una figura di raccordo e una professione indispensabile per l’organizzazione turistica di una destinazione sia per considerare il coinvolgimento delle comunità locali come leva strategica sia per lo sviluppo territoriale e nello stimolare la partecipazione di tutti gli attori pubblico/privati della filiera turistica.

A fronte di un “Nuovo Turismo” sempre più competitivo per via di una platea più ristretta di persone che potranno viaggiare, si rendono necessarie figure professionali competenti e innovative, che sappiano sfruttare le nuove opportunità, valorizzando allo stesso tempo le risorse peculiari di un dato territorio per rispondere alla domanda espressa dal turista moderno.

L’evoluzione del Destination Management lo vedrà sempre più personalizzato, semplificato ed efficace. I territori sono indubbiamente complessi e differenti tra di loro, non esiste un modello standard o una ricetta per tutti, ma dovrà nascere una forte volontà pubblica e privata di fare del proprio territorio un unico e organizzato sistema in grado di generare contenuti, progetti per il coinvolgimento delle comunità locali e per creare un ecosistema che alimenti in termini di progettazione e contenuti.

“L’Innovazione Sociale di una destinazione si misura in base al livello di partecipazione di chi vive e lavora tutti i giorni sul proprio territorio offrendo ospitalità, informazione e servizi turistici. Partire dall’esperienza maturata con le comunità locali per studiare un modello di sviluppo efficace, personalizzato, semplificato nel medio-lungo periodo, è essenziale per la gestione, promozione e trasformazione del proprio Territorio in Destinazione Turistica” spiega Giancarlo Dell’Orco, Destination Manager.

Autore

  • Domenico Palladino è editore, consulente marketing e formatore nei settori del travel, della ristorazione e degli eventi. Dal 2019 è direttore editoriale di qualitytravel.it, web magazine trade della travel & event industry. Gestisce inoltre i progetti editoriali di extralberghiero.it, dedicato agli operatori degli affitti brevi e cicloturismo360.it, per gli amanti del turismo su due ruote. Ha pubblicato per Hoepli il manuale "Digital Marketing Extra Alberghiero". Laureato in economia aziendale in Bocconi, indirizzo web marketing, giornalista dal 2001, ha oltre 15 anni di esperienza nel travel. Dal 2009 al 2015 è stato web project manager del magazine TTG Italia e delle fiere del gruppo. Dal 2015 al 2019 è stato direttore editoriale di webitmag.it, online magazine di Fiera Milano Media dedicato a turismo e tecnologia.

    Visualizza tutti gli articoli