Il Mic, Ministero della Cultura, ha delineato delle proposte di intervento per la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici da finanziare nell’ambito del PNRR linea A e linea B. In tale ambito è nata una nuova partnership tra i professionisti di Progetto Borghi e i giovani manager di DestinAction, con gli obiettivi della parità di genere e l’occupazione di giovani manager per sostenere le aree interne, i borghi e lo sviluppo di un turismo sostenibile e di comunità.
DestinAction è un’associazione di promozione sociale, arricchita da una community di giovani professionisti da tutta Italia che si ripropongono di disegnare insieme il futuro del settore turistico nel nostro Paese. Il progetto è spinto dal desiderio di voler riportare l’attenzione sul vero significato di ”Ripartenza e Rigenerazione del settore Turistico” , quello legato alla scoperta di territori unici, di tradizioni autentiche, di culture stratificate nel corso dei secoli. L’impegno di Progetto Borghi e DestinAction è quello di sostenere lo sviluppo delle aree interne, verso territori dal potenziale inespresso che più di tutti gli altri hanno bisogno delle competenze e delle persone giuste per emergere.
DestinAction parte nel settembre 2021 da un piccolo gruppo di ragazzi frequentanti il master in economia del turismo presso l’Università Bocconi di Milano (Lucia Tucci, Salvatore Cavallaro, Annachiara Barile, Stefano Donati). Nei primi 2 mesi del 2022, conta già 40 giovani professionisti di età compresa tra i 20 e i 35 anni, dalle competenze eterogenee che, lavorando in team multidisciplinari, possono occuparsi dell’offerta turistica di un territorio a partire dalla formazione e dal coinvolgimento della comunità fino alla creazione, promozione e vendita di nuovi prodotti.
Giancarlo Dell’Orco, Destination Manager di Progetto Borghi, ha dichiarato: “Ho sempre pensato che un bravo tecnico delle destinazioni debba essere in grado di sviluppare un piano strategico locale. Avere un campo di azione più limitato ad un quartiere, ad un comune, ad un borgo, non ti rende professionalmente meno capace di chi magari gestisce aree più vaste ma, al contrario, ti permette non solo di applicare al meglio strategie di destination marketing, di gestire un numero chiuso di soggetti appartenenti alla filiera turistica locale, ma ti aiuta a comprendere meglio le complesse dinamiche di un territorio e della sue comunità (associazioni, imprenditori, professionisti. amministratori, giovani e cittadini residenti) . Se riuscissimo ad accompagnare il 10% di giovani manager verso le aree interne in pochi anni potremmo fare un salto in termini di governace, opportunità occupazionali, nuove imprese e servizi. Una crescita locale che aiuterebbe le piccole amministrazioni a progettare, intercettare risorse e soprattutto aiutare le piccole imprese, i soggetti della filiera turistica locale a fare il salto verso la digitalizzazione, l’aggregazione lavorando non più individualmente ma in modalità collettiva come una destinazione, organizzata e coesa”.
Lucia Tucci, Presiedente Aps DestinAction, ha aggiunto: “Ho iniziato questo percorso con la consapevolezza che, per riscattare tanti dei magnifici luoghi italiani, le competenze manageriali del turismo non possono essere messe a disposizione esclusivamente delle grandi destinazioni già affermate, delle catene alberghiere, dei tour operator o delle OTA. Trovo assolutamente necessario ampliare l’azione del destination management, un campo ancora poco professionalizzato e diffuso ma che farebbe, per certo, la differenza. Per affermare le sua azione, DestinAction ha necessità di instaurare rapporti di collaborazione con gli attuali professionisti del settore e con loro unire le forze per strutturare il futuro del management di destinazione in Italia. ”