Se non è in albergo, non è una vera vacanza: lo penserebbe l’88,8% degli Italiani, che per questo scelgono il soggiorno in hotel invece che negli affitti brevi in case private. Il dato arriva da una ricerca commissionata da Federalberghi, in collaborazione con CFMT, a Sociometrica, e da cui è partita la nuova campagna di comunicazione che fonda il suo concept strategico sul fatto che la maggior parte degli individui intervistati ha definito “vera vacanza” solo quella che si fa in hotel.
Secondo l’indagine, realizzata su un campione rappresentativo della popolazione italia, si indica, ad esempio, che il 70,9 % della popolazione ha un ricordo forte degli alberghi e cerca di tornare dove è già stato e il 37,8% torna spesso in alberghi dove ha vissuto qualche vacanza da bambino.
“Abbiamo voluto verificare con una ricerca mirata come i nostri concittadini percepiscano il valore dell’hotel – ha detto il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – Le nostre strutture sono spesso luoghi della memoria, racchiudono in sé pezzi di storie familiari, sono stati teatro di nuovi amori e di passaggi generazionali. L’hotel è un microcosmo in cui viene integrato ciascun visitatore. E’ come fosse il primo testimonial di un territorio, in qualche modo rappresenta per il turista in arrivo il primo approccio con ciò che si troverà a scoprire durante il suo soggiorno”.
Tornando all’indagine, è stato evidenziato che il 34,4% degli italiani ha sempre qualche storia da raccontare rispetto agli alberghi e il 28,2% dice che pernottare in un albergo riserva sempre qualcosa di speciale. Tale intensità di sentimenti degli Italiani verso gli alberghi si collega anche alla fiducia rispetto alla qualità dei loro servizi e al senso di sicurezza che danno. Soprattutto in un periodo di coda lunga nell’uscita dalla pandemia, gli Italiani apprezzano la pulizia degli alberghi (55,4%), l’attenzione con cui si prendono cura dei loro clienti (22,8%) e il senso generale di sicurezza che diffondono (17,2%).
È per queste ragioni che l’88,8% degli italiani intervistati preferirebbe il soggiorno in albergo piuttosto che negli affitti brevi di case private. Utilizziamo il condizionale perchè poi se andiamo a vedere i dati Istat queste intenzioni non si traducono in prenotazioni: nel 2019 il 24% degli arrivi di turisti italiani è avvenuto in strutture extralberghiere, dato che è salito al 28% nel 2020. Gli intervistati comunque trovano che gli alberghi siano meglio custoditi e che possano giovarsi di tanti addetti che si preoccupano degli aspetti igienici e sanitari. Inoltre, si rivela essenziale per il 55,0% degli intervistati, la circostanza che durante il soggiorno in albergo si è serviti: non si è sostanzialmente costretti a dedicarsi ai lavori domestici.
LA CAMPAGNA “DA NOI”
Da questa ricerca nasce l’idea creativa, realizzata dall’agenzia The Washing Machine Italia, di Alessandra Furfaro e Mimmo Di Lorenzo, che si articola in più soggetti che raccontano la varietà dell’offerta dell’hotel e il carattere multidimensionale dei suoi servizi. L’albergo è il luogo in cui rilassarsi è l’unico dovere; dove c’è da aspettarsi solo belle sorprese; dove il menù non delude mai; dove la sicurezza e la pulizia sono garantite da uno staff di professionisti. Nella scelta di visual di campagna, sono state esaltate le qualità uniche dell’albergo, il comfort estremo e le molteplici possibili attività (differentemente da una casa privata). Il copy nei messaggi utilizza la formula “da noi” per richiamare la fondamentale “umanità” dell’albergo, che è innanzitutto fatto di persone, quelle che accolgono, ospitano, servono, e quelle che si incontrano.