CartOrange, leader nel settore dei viaggi di nozze su misura, ha presentato il suo primo Osservatorio Viaggi di Nozze, una fonte preziosa di dati e analisi per comprendere meglio il panorama attuale e futuro del settore. Questo strumento, nato dall’esperienza venticinquennale di CartOrange, offre un quadro dettagliato delle preferenze, tendenze e abitudini degli sposi italiani e internazionali e si basa sull’analisi di oltre 1500 viaggi venduti dai consulenti di viaggio dell’operatore.

Tendenze generali: una fotografia del mercato

Secondo i dati raccolti, il periodo tra giugno e ottobre è il più gettonato per le lune di miele, con il 72% dei viaggi concentrati in questi mesi. In particolare, i mesi di agosto e settembre emergono come i preferiti, ciascuno con il 18% delle partenze. È interessante notare come anche ottobre mantenga un’alta percentuale, con l’11% dei viaggi, dimostrando un prolungamento delle partenze anche verso l’autunno.

Gianpaolo Romano, CEO di CartOrange, ha dichiarato: “Come possiamo vedere dai dati, i mesi estivi, in particolare da giugno a settembre, sono tradizionalmente i più scelti per i viaggi di nozze. Tuttavia, è interessante notare come ottobre stia diventando un mese particolarmente significativo, raccogliendo il 21% delle partenze. Nonostante sia un mese autunnale, ottobre si sta affermando come una scelta popolare per le lune di miele. Allo stesso modo, dicembre si posiziona con il 27% delle partenze, avvicinandosi ai livelli di luglio. Questo dato è particolarmente rilevante, poiché i viaggi a dicembre tendono a essere più costosi a causa delle destinazioni a lungo raggio generalmente preferite in questo periodo. Inoltre, stiamo assistendo a un cambiamento nelle preferenze di partenza, con mesi come marzo, febbraio e aprile, che in passato non erano considerati ideali per i viaggi di nozze, diventando ora scelte popolari. Ad esempio, marzo è scelto da molti sposi poiché presenta il costo d’investimento medio più basso, mentre dicembre è il mese più costoso. Questo cambiamento riflette una maggiore attenzione e flessibilità nella pianificazione delle lune di miele, adattandosi alle esigenze e ai budget dei nuovi sposi.”

Un po’ meno mare, più scoperte verso Oriente

Sebbene il mare resti la scelta predominante, con il 67% delle preferenze per il 2023, si nota una crescente diversificazione delle mete. Sempre più sposi optano per destinazioni orientali e africane che offrono esperienze autentiche e combinano il turismo balneare con scoperte culturali. I viaggi combinati (tour + mare) e i viaggi solo tour sono in aumento, rispondendo a una domanda di esperienze più ricche e variegate.

Specchio della mutazione di costumi sono anche i mesi in cui organizzare il viaggio, a prescindere dal periodo in cui viene celebrato il matrimonio. Giugno e luglio non sono più i periodi statisticamente prediletti, per quanto giugno con un 14% e luglio con un 15% delle preferenze continuino a essere mesi dagli alti numeri e la durata media canonica di 14 notti che prevalentemente li riguarda rimanga in auge, senza, tuttavia, avere più i numeri massicci del passato. I fattori che diventano sempre più rilevanti, oltre, appunto, al periodo in cui ci si sposa, sono: la voglia di poter sfruttare la bassa stagione (marzo è il mese in cui la spesa media riesce a essere più bassa), anche per avere la sensazione di essere “padroni” della destinazione; il piacere di fare un break al caldo nei mesi invernali; la scelta del periodo ottimale per la destinazione che si desidera visitare; la predilezioneper momenti o attrattive legati alla cultura, che contemplano eventi o temi specifici; l’affermazione di viaggi tematici particolari; la crescita di viaggi brevi (2-6 giorni), fino a poco fa quasi inesistenti e ora superiori al 3%, da vivere in strutture di grande charme, non necessariamente lontane, e con servizi premium quali fine dining, wellness di ultima generazione, esperienze speciali, autenticamente territoriali; la voglia di concedersi un periodo di stacco, che parte da un minimo di tre settimane, per interrompere a lungo la routine della quotidianità o per dedicarsi senza fretta alla scoperta di aree diverse. In questo ultimo caso, il viaggio di nozze, soprattutto dopo le limitazioni dettate dal Covid, è quasi un pretesto per darsi un po’ all’escapismo senza troppi sensi di colpa. Per ora, le opzioni più lunghe di 26 notti si attestano su una percentuale soltanto del 2%, ma che dà sostanza a una nicchia fino a poco fa non degna di nota. Merita una menzione, in relazione a questa tendenza, l’8% prodotto dai viaggi della durata di 22-26 notti, con punte del 13% in Centro Italia.

Investimenti in crescita

Un’altra tendenza significativa è l’incremento della spesa media per la luna di miele. I budget degli sposi sono in crescita, con una media di 5.000 euro a persona, riflettendo una maggiore attenzione ai dettagli e alla qualità dei servizi. Le aree geografiche più favorite vedono incrementi maggiori: il Centro Italia, ad esempio, si distingue con una spesa media di 4.808 euro.

Gianpaolo Romano ha proseguito: “Il viaggio di nozze è un evento che coinvolge la coppia nel suo insieme, riflettendo i cambiamenti della nostra società. Con i giovani che arrivano al matrimonio a un’età più tarda, anche il concetto tradizionale di viaggio di nozze si sta evolvendo. Non è più un’esclusiva dei giovani sposi. Un aspetto significativo di questa trasformazione è la crescente tendenza a considerare il viaggio di nozze non solo come un momento per la coppia, ma anche come un’esperienza da condividere con i figli e persino con gli amici. Infatti, il 5% dei nostri viaggi di nozze include la presenza di amici, segnalando un cambiamento fondamentale nell’approccio al viaggio di nozze, che diventa così un’esperienza più inclusiva e socialmente connessa. Oggi molti sposi preferiscono investire maggiormente nel viaggio di nozze rispetto ad altri servizi, rendendolo un elemento centrale dell’esperienza matrimoniale. Tanto è vero che il valore economico della spesa per passeggero si è notevolmente alzato rispetto a dieci anni fa.”

Parlando di incremento di budget, un dato interessante e che si mette in evidenza sempre più chiaramente è lo spostamento dell’investimento dalla festa alla luna di miele, sulla base del principio che il viaggio deve corrispondere a certi criteri legati alla meta e al tipo di servizio, mentre c’è più flessibilità per ciò che riguarda la cerimonia e il tipo di ricevimento: se si deve scegliere, si taglia su questi ultimi. In quest’ottica va visto anche l’incremento delle liste nozze incentrate sui viaggi, facendo crescere nuovamente una tendenza che si stava affermando prima della pandemia.

Analizzando i dati di spesa in relazione alle destinazioni, non è una sorpresa constatare che al primo posto tra le mete più care ci sia ancora una volta la Polinesia francese con 8.683 euro a persona: cambiano le tendenze, le tempistiche, il modo di concepire il viaggio di nozze, ma questa località mantiene inalterato il suo fascino di luogo romantico per eccellenza e che chi ha un alto potere di acquisto la mette tra le preferenze. In tema di costi, contrariamente a ciò che molte coppie pensano prima di conoscere i dettagli, il Giappone, seppur nella top 10 delle mete più care, supera di poco la spesa media nazionale con 5.077 euro a persona. Per il lungo raggio, il primato della meta più economica va alla Repubblica Dominicana con 2.409 euro.

In termini di propensione a una spesa importante per la luna di miele, è emerso che chi apre la lista nozze in agenzia di viaggi (23% delle coppie, con punte del 30% al Centro) sceglie viaggi più costosi, con una media di 5.525 euro a persona, cifra che corrisponde circa a un 15% in più rispetto alla spesa media generica e che è omogeneo su scala nazionale.

Nuove destinazioni in crescita

Le mete più popolari per il 2023 includono il Giappone, che si conferma la destinazione più amata, seguita da Giordania ed Emirati Arabi. In Europa, l’Islanda si sta affermando come nuova tendenza, mentre in America il Canada registra un significativo 5% delle preferenze. Per il 2024, si prevede un aumento delle prenotazioni anticipate, con una media di 174 giorni rispetto ai 146 del 2023. Questo dato riflette una maggiore fiducia nella pianificazione dei viaggi post-pandemia.

Un altro dato che emerge è che i viaggi combinati tra destinazioni diverse (41% con medie del 47% al Centro) stanno diventando sempre più popolari, consolidando un trend che era già ben diffuso: la formula più richiesta spesso prevede una prima parte dedicata all’esplorazione e una al relax, quasi sempre in una meta di mare. Al 1° posto delle mete relax figurano le Maldive con un 10% delle preferenze, seguite a ruota da Mauritius, mentre al 3° postosi trova la Polinesia molto spesso, anche destinazione principale. 

Accanto ai classici di sempre (Seychelles, Fiji, Thailandia e Repubblica Dominicana) e mete che si sono affermate più di recente come Singapore e Dubai, merita una menzione a parte Aruba, opzione fino a poco tempo fa non particolarmente presente nei desideri degli sposi italiani e in crescita per il mix di mare spettacolare, sicurezza, natura e divertimento. Non è solo da immaginare, però, come estensione mare degli USA, ma anche come abbinamento, per esempio, ad alcune mete urbane, al Perù o al Canada.

Giampaolo Romano ha concluso: “Per ciò che concerne tendenze del futuro: il viaggio breve, magari in strutture luxury in Italia e in Europa, in ogni momento dell’anno, prenderà sempre più piede, così come lo faranno i viaggi legati a una passione forte (sport, fotografia, enogastronomia…) e i viaggi con i figli, perché sono sempre di più le coppie che arrivano al matrimonio dopo una convivenza e vedono la luna di miele non solo come una cosa romantica, ma come una festa di tutta la famiglia. Fare costantemente ricerca è, quindi, molto importante per mettere a fuoco in anticipo scenari e prospettive di un segmento del turismo che genera un indotto molto importante. Per fare un esempio concreto, abbiamo capito che il Giappone sarebbe diventato una meta al centro dell’attenzione e aver captato questa tendenza in anticipo ci ha permesso non solo di guadagnare nuovi clienti, ma di vederli tornare soddisfatti. Per il 2024, il caro prezzi movimenterà un po’ la Top 10, ma è troppo presto per fare una classifica definitiva. Una meta non particolarmente da matrimonio come il Perù sta andando molto bene e pensiamo che, anche in relazione ai costi, l’Europa guadagnerà qualche punto percentuale”.

Autore

  • Domenico Palladino

    Domenico Palladino è editore, consulente marketing e formatore nei settori del travel, della ristorazione e degli eventi. Dal 2019 è direttore editoriale di qualitytravel.it, web magazine trade della travel & event industry. Gestisce inoltre i progetti editoriali di extralberghiero.it, dedicato agli operatori degli affitti brevi e cicloturismo360.it, per gli amanti del turismo su due ruote. Ha pubblicato per Hoepli il manuale "Digital Marketing Extra Alberghiero". Laureato in economia aziendale in Bocconi, indirizzo web marketing, giornalista dal 2001, ha oltre 15 anni di esperienza nel travel. Dal 2009 al 2015 è stato web project manager del magazine TTG Italia e delle fiere del gruppo. Dal 2015 al 2019 è stato direttore editoriale di webitmag.it, online magazine di Fiera Milano Media dedicato a turismo e tecnologia.

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