Prende il via la stagione crocieristica 2025 a Venezia e Chioggia, che quest’anno si aprirà ufficialmente il prossimo 22 marzo con l’arrivo della Viking Star a Fusina. Le prospettive vedono la conferma di Venezia come scalo privilegiato per il turismo crocieristico di lusso, mentre Chioggia si dimostra destinazione di nicchia per un’offerta turistica che comprende itinerari personalizzati ed originali.
La stagione è stata presentata presso la sede di Venezia Terminal Passeggeri (VTP) dal Presidente e AD Fabrizio Spagna nel corso di una conferenza stampa alla presenza di Edoardo Rixi, Vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, e con la partecipazione di Elisa De Berti, Vicepresidente della Regione del Veneto e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Fulvio Lino Di Blasio, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e Commissario Straordinario per le crociere a Venezia, Contrammiraglio (CP) Filippo Marini, Direttore Marittimo del Veneto e Comandante del Porto di Venezia, Roberto Rossetto, Presidente dell’Autorità per la Laguna di Venezia, Andrea Tomaello, Vice Sindaco del Comune di Venezia.
Nel complesso, la stagione negli scali di Venezia e Chioggia vede un incremento stimato a 644.000 dei passeggeri movimentati, in crescita rispetto ai 634.000 registrati nel 2024, e 514 scali previsti (492 lo scorso anno). Le compagnie crocieristiche oceaniche che scaleranno in Laguna, passeranno da 21 a 25, e le navi posizionate toccheranno le 50 unità, erano 45 lo scorso anno, di cui 4 per la prima volta a Venezia. Confermati inoltre i numeri relativi alle crociere in modalità “Home Port” che, anche quest’anno, supereranno il 95% del totale. Da sottolineare inoltre come il solo segmento delle navi di alta gamma farà registrare un incremento degli scali pari al +16% rispetto alla precedente stagione.
Il 2025 sarà inoltre il primo anno in cui il nuovo terminal di Fusina a Venezia sarà pienamente operativo per tutti i 12 mesi, grazie alla Capitaneria di porto che – in seguito al dragaggio effettuato dall’AdSP – ha prontamente aggiornato l’Ordinanza revocando il vincolo che limitava l’ormeggio di navi superiori ai 210 metri presso l’accosto Fusina 4, quando un’unità era già ormeggiata a Fusina 3.
A seguito dell’investimento di circa 5 milioni di euro interamente operato da VTP per la sua realizzazione, Fusina si conferma terminal temporaneo destinato alle navi del segmento luxury, a dimostrazione di come il mercato stia apprezzando i servizi e l’operatività dedicata garantiti da VTP.
Il piano di approdi diffusi comprende, oltre a Fusina, scali nell’area di Porto Marghera (banchine Liguria e Lombardia), e presso gli accosti a San Basilio e alla Marittima (per le navi fino alle 25mila tonnellate di stazza come previsto dal DL 103/21).
Sul fronte infrastrutturale, per dotare i porti della Laguna di installazioni e tecnologie all’avanguardia e incrementare i servizi per i passeggeri attirando dunque un turismo di qualità, per il periodo 2025-2036 Venezia Terminal Passeggeri ha programmato investimenti pari a 28,6 milioni di euro. I fondi, in parte già previsti all’interno dell’atto di concessione demaniale suppletivo firmato lo scorso dicembre con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, serviranno principalmente a completare i servizi nel terminal di Fusina, approntare le infrastrutture necessarie all’utilizzo del terminal canale Nord quando sarà disponibile (in particolare per interventi su viabilità e strutture di accoglienza), adeguare le infrastrutture di Marittima al nuovo naviglio con accesso dal Canale Vittorio Emanuele III, oltre a rafforzare ulteriormente i servizi di safety e security.
Edoardo Rixi, Vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, ha dichiarato: “Venezia sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Il Mit ha deciso di sostenere con forza il suo sviluppo, investendo risorse per quasi 400 milioni di euro. Lo scalo è anche un importante terminal delle autostrade del mare. Riteniamo che sia essenziale garantire la continuità, e la riforma portuale sarà il motore che guiderà questo processo”.