Da sinistra Antonio Izzo, Tobia Salvadori, Oreste Orvitti, Margherita Chiaramonte, Tomaso Cognolato, Giovanna LucheriniDa sinistra Antonio Izzo, Tobia Salvadori, Oreste Orvitti, Margherita Chiaramonte, Tomaso Cognolato, Giovanna Lucherini

“Il lavoro di un valido Opinion Leader di una comunità di riferimento – sia essa scientifica che culturale – può condizionare la scelta di una destinazione per un evento o congresso”, così Giovanna Lucherini,
direttrice del Convention Bureau di Napoli (CBN), ha introdotto il Napoli Ambassador Program (NAP) nel corso di una conferenza tenuta durante la Borsa Mediterranea del Turismo. “Tutto parte da un forte spirito di appartenenza alla destinazione che un leader di un’associazione o di un’istituzione o di un’azienda mostra nello svolgimento della propria attività, anche inconsapevolmente”.
Acquisire coscienza del ruolo che si può rivestire nell’economia cittadina è un primo passo per permettere alla città stessa di avvalersi dei suoi “Ambasciatori”, che potranno candidare Napoli per un evento, mostrando le bellezze e l’efficienza della propria città.
“L’Italia è la multi-destinazione per eccellenza – ha dichiarato nel corso dell’incontro Tobia Salvadori, Direttore del Convention Bureau Italia -, pensateci un attimo: nella maggioranza dei casi, un convegno organizzato in Inghilterra o in Francia finisce per essere organizzato a Londra o a Parigi, mentre in Italia c’è solo l’imbarazzo della scelta
tra città di grandissimo appeal e con un’offerta completa e strutturata: Roma, Venezia, Milano, Firenze, ovviamente Napoli e tante altre. Questi fattori rendono la Destinazione Italia unica agli occhi della clientela internazionale, dato peraltro confermato dal numero sempre crescente -nonostante la pandemia – del numero dei congressi
organizzati in Italia.”
Il lavoro dell’Ambassador, che eccelle nella propria professione e comunità di riferimento portando alto il nome della città di provenienza, si deve affiancare a quello delle istituzioni, di un PCO (Professional Congress Organizer) e di un Convention Bureau locale.

L’industria del turismo congressuale è a disposizione di questi leaders affinchè convincano i colleghi di tutto il mondo per la scelta di Napoli come destinazione per gli eventi del sapere. Valorizzare il loro patrimonio intellettuale nei vari ambiti (dalla cultura al mondo scientifico) e premiarli annualmente significherà dare a Napoli un’ulteriore visibilità nel mondo oltre a generare una ricaduta economica su tutto il territorio”, conclude Giovanna Lucherini.
Alla conferenza hanno partecipato tra gli altri: il presidente di CBN, Margherita Chiaramonte (Direttrice sviluppo network di Gesac), i due vice-presidenti Antonio Izzo (Presidente di Federalberghi Napoli) e Oreste Orvitti (Direttore del Museo Ferroviario di Pietrarsa) oltra a Tomaso Cognolato (AD Terminal Napoli SpA).

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