Quest’anno si tenderà ad unire le motivazioni di viaggio più consolidate a particolari esigenze legate alla pandemia. Così, nei prossimi dodici mesi, il 37% dei viaggiatori italiani sceglierà destinazioni sole e mare, il 28% opterà per esperienze culturali, il 16% prenoterà crociere e il 13% farà ricadere la propria scelta su itinerari multi-destinazione. Infine il restante 6% cercherà mete per gli sport invernali.
Sono i risultati di European Traveller Intelligence Monitor, una nuova piattaforma di business intelligence per il turismo, commercializzata in Italia da Interface Tourism, in grado di incrociare i dati sulla percezione di 101 destinazioni turistiche con ispirazioni di viaggio, preferenze di prodotto ed il comportamento di prenotazione di oltre 20.000 viaggiatori in 13 paesi europei.
Una delle conclusioni dell’analisi dei dati del mercato outbound italiano è che il vaccino contro COVID-19 è la chiave per rilanciare il mercato a lungo termine. Una delle tendenze più chiare nel processo di pianificazione e scelta delle destinazioni per i viaggiatori italiani è la necessità di certezza. Il mercato outbound si divide tra chi continuerà a viaggiare alla ricerca di valide alternative o non cambierà i propri piani di viaggio (45%) e chi ridurrà i propri viaggi, soprattutto in attesa di un vaccino (55%). Il 35% degli italiani non viaggerà fino a quando non sarà disponibile un vaccino, e anche con un vaccino il 20% afferma già che viaggerà meno rispetto a prima della pandemia. Tuttavia, il 27% non ha cambiato i propri programmi di vacanza e il 18,5% sta attivamente cercando approcci e destinazioni alternativi per continuare a godersi il turismo.
Le destinazioni turistiche che gli italiani sceglieranno nei prossimi dodici mesi
Ci sarà massima priorità a tutte le mete che sembrano più facilmente raggiungibili, considerando le attuali limitazioni alla mobilità. Il 45% effettuerà più viaggi all’interno del territorio nazionale e il 23% aumenterà le proprie visite verso destinazioni dei paesi vicini o confinanti; il 17% cercherà di viaggiare di più verso città europee e solo il 15% propenderà verso destinazioni a lungo raggio che forniscono le necessarie garanzie di sicurezza e salute. I fattori più importante che condizionerà tra gli italiani nella scelta di una destinazione sono standard di sicurezza (49% dei viaggiatori) e i costi della destinazione (16%).
L’European Traveler Intelligence Monitor è il risultato di un progetto collaborativo di agenzie di marketing provenienti da diverse aree d’Europa, compresi gli uffici di Interface Tourism Italia, Spagna, Francia e Paesi Bassi.
Serena Valle, CEO di Interface Tourism Italia, afferma: “Da anni lavoriamo a stretto contatto con diversi strumenti di Big Data per progettare ed eseguire campagne pubblicitarie e di comunicazione sempre più mirate ed efficaci. Avevamo bisogno, tuttavia, di uno strumento in grado di unire dati qualitativi e quantitativi per creare profili di viaggiatori più completi su cui poter costruire strategie di marketing ad hoc. Parlando con clienti e colleghi di altri paesi, è stato chiaro che la capacità di incrociare i dati su percezione, immagine, demografia e abitudini di consumo rappresentava il Sacro Graal per professionisti del marketing come noi. Per questo motivo ci siamo uniti nella ricerca e per due anni agenzie indipendenti di tutta Europa hanno lavorato insieme per trovare la soluzione migliore e creare uno strumento unico nel suo genere.”