L’agente di viaggio evolve, adattandosi a un mercato in rapida trasformazione e segnato dalle sfide post-pandemia. È quanto emerge dalla ricerca “Focus sul settore agenzie di viaggi in Italia. Effetti post pandemia e nuove prospettive” presentata a Roma a Villa Medici. Lo studio offre una fotografia aggiornata del settore e ne anticipa le tendenze future.
Resilienza del settore: più forte delle aspettative
Nonostante il turismo abbia affrontato una delle sue crisi più gravi con la pandemia, il comparto delle agenzie di viaggio ha dimostrato una sorprendente resilienza. Attualmente sono attive 7.100 agenzie in Italia, con un lieve incremento rispetto al 2023. Di queste, 6.810 sono dettaglianti puri e 290 ricettivisti. La natalità e mortalità d’impresa, pur toccata dalla crisi, non ha registrato l’ecatombe prevista: alcuni piccoli operatori hanno chiuso, ma altri, sospesi durante il Covid, hanno riaperto.
Il Nord Italia domina per fatturato, grazie al valore più alto dei pacchetti venduti, mentre il Sud si distingue per prodotti specifici come viaggi di nozze e crociere. Circa 5.425 agenzie sono iscritte a network strutturati come Welcome Travel, Gattinoni e Bluvacanze, mentre le restanti 1.675 sono indipendenti o parte di reti più piccole.
Sostenibilità e intelligenza artificiale: le chiavi del futuro
Due pilastri emergono con forza per il futuro delle agenzie di viaggio: la sostenibilità e la digitalizzazione, con un focus sull’intelligenza artificiale (IA). Fiavet Confcommercio ha presentato un decalogo per la sostenibilità, che include obiettivi come la promozione di pratiche responsabili, l’integrazione con le comunità locali, la valorizzazione dei prodotti territoriali e l’investimento in infrastrutture. L’IA, invece, è vista come uno strumento indispensabile per la gestione dei flussi, la creazione di pacchetti e l’innovazione, pur mantenendo il valore insostituibile del rapporto umano con i clienti.
“La sostenibilità e l’IA rappresentano due direttrici fondamentali per il futuro del nostro settore,” sottolinea Giuseppe Ciminnisi, presidente di Fiavet Confcommercio. “La tecnologia supporta la gestione e l’innovazione, ma l’interazione umana resta il nostro punto di forza, da sempre alla base del rapporto fiduciario con i clienti.”
Nuove figure professionali e opportunità per il settore
Tra le novità che segneranno il futuro delle agenzie di viaggio, spicca l’introduzione di nuove figure professionali, come influencer e social media manager, inserite nel nuovo contratto di lavoro siglato da Fiavet. La definizione del ruolo di direttore tecnico mira invece a contrastare l’abusivismo, proteggendo il comparto.
La specializzazione continua a rappresentare una strategia vincente, soprattutto in un contesto in cui i centri storici italiani stanno subendo una desertificazione commerciale a favore delle periferie. Le agenzie che si concentrano su segmenti specifici, come esperienze autentiche legate ai territori, possono generare fidelizzazione e competere con successo.
Una figura che evolve, ma resta radicata nella tradizione
Lo studio individua i principali punti di forza dell’agente di viaggio di domani: professionalità, conoscenza approfondita del prodotto turistico, contatti diretti con le destinazioni e capacità di leggere le tendenze del mercato. La formazione continua e l’aggiornamento sono elementi imprescindibili per garantire competitività e offrire esperienze personalizzate.
“L’agente di viaggio può operare in qualsiasi contesto, da una grande città a un piccolo comune,” conclude Ciminnisi. “Ciò che non cambia è il valore del rapporto umano, pilastro insostituibile della nostra tradizione. Questo ci permette di affrontare le sfide di oggi e di domani, rinnovandoci continuamente e mantenendo una presenza capillare sul territorio italiano.”