Se pensiamo ai grandi eventi come le manifestazioni sportive e culturali, concerti, spettacoli e fiere può sembrare difficile parlare di sostenibilità: l’organizzazione di un evento, di primo acchito, può far pensare in alcuni casi a sprechi economici e di risorse. Tutti gli eventi, di ogni tipologia e importanza, generano impatti ambientali, sociali ed economici proporzionali alla grandezza dell’evento stesso; basti pensare all’inquinamento dei veicoli che trasportano i passeggeri verso i luoghi dei festival, al rumore generato dai concerti e dagli spettacoli, alle emissioni generate dalla logistica, allo spreco di cibo, alla gestione dei rifiuti. Eppure, da diversi anni, gli eventi sostenibili, anche organizzati attraverso un sistema di gestione certificato, sono in netta crescita.
Secondo l’UNEP 2009 (United Nations Environment Programme) un evento è sostenibile quando “è ideato, pianificato e realizzato in modo da minimizzare l’impatto negativo sull’ambiente e da lasciare una eredità positiva alla comunità che lo ospita”.
In sostanza, l’organizzazione di un evento richiede l’impiego di energia e di risorse materiali, e questo provoca un impatto, diretto o indiretto, su ambiente, società ed economia.
Organizzare un evento in ottica sostenibile significa capire quali aspetti legati ai 3 pilastri della sostenibilità siano maggiormente impattanti per l’evento in questione e stabilire un sistema per gestirli in maniera responsabile.
“I potenziali aspetti di cui tener conto quando si organizza un evento sostenibile sono tanti e di sicuro interesse” – spiega Caterina Prandi, Technical Coordinator Sustainability – “Basti citare l’emissione di gas a effetto serra, l’utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili e non rinnovabili, l’inclusività e l’accessibilità dell’evento, la mobilità sostenibile, la promozione delle economie locali. La scelta di implementare un Sistema di Gestione Sostenibile degli Eventi permette alle organizzazioni di gestire tutti questi aspetti in modo sistematico e consapevole, permettendo un miglioramento reale e misurabile delle scelte sostenibili operate”.
SETTORI DI INTERVENTO
Per effettuare scelte sostenibili quando si organizza un evento, esistono diversi settori di intervento.
- Scegliere la location
La scelta consapevole di una location è la prima fase di tutto l’iter di sostenibilità di un evento perché è proprio tramite la location che avviene il collegamento principale tra l’evento e il territorio che lo circonda. In tal senso, si può ricorrere al Global Destination Sustainability Index, che si occupa di valutare la sostenibilità di una destinazione per eventi.
- Consumi e rifiuti
Un attento consumo di energia durante un evento può contribuire a un notevole risparmio in termini di emissioni, così come il ricorso a impianti che forniscono energia da fonti rinnovabili. La questione dei rifiuti è probabilmente la più complessa da gestire: non bastano gli accordi con i vari enti che si occupano della raccolta, ma è necessaria la presenza di addetti e volontari che segnalino ai partecipanti della manifestazione come disfarsi in maniera corretta dei propri rifiuti.
- Food e beverage: approvvigionamento
Quando si pensa al cibo la sostenibilità riguarda quanto viene gettato tra tutto quello che non viene consumato. Come prima cosa va gestito l’approvvigionamento del cibo e delle bevande in maniera attenta e anti-spreco (ad esempio, raccogliendo le eccedenze da ridistribuirle a persone in difficoltà o shelter per senzatetto). Non solo, per ridurre l’impatto ambientale, è utile utilizzare più fornitori locali attenti a loro volta alla propria impronta ecologica.
- Mobilità condivisa
Si intende sia la mobilità interna degli addetti ai lavori, sia quella esterna, che permette al pubblico di accedere all’evento. In questo ambito, può essere utile ricorrere a tariffe agevolate per i mezzi pubblici o incentivare la condivisione dei mezzi.
- Comunicazione della sostenibilità
Una comunicazione della sostenibilità efficace può dare enfasi alle buone pratiche e contribuire al miglioramento delle performance. Si può fare in diversi modi: ad esempio attraverso meccanismi di ricompensa (premi per ogni azione sostenibile dei visitatori), preferendo gadget utili, ecologici o solidali oppure spiegando ai partecipanti tutte le scelte sostenibili fatte. In tal senso, anche certificare il proprio sistema di gestione sostenibile degli eventi, ad esempio tramite la norma UNI ISO 20121, può essere una buona opzione: la certificazione aiuta nella comunicazione e dimostra il proprio impegno per il miglioramento continuo delle performance di sostenibilità .
LA CERTIFICAZIONE ISO 20121
Lo standard internazionale ISO 20121 richiede alle organizzazioni di individuare i propri aspetti significativi di sostenibilità. Tale valutazione deve essere documentata, basata sull’analisi del contesto in cui l’evento si svolge, condivisa con le parti interessate; inoltre, deve riguardare non solo gli aspetti su cui l’evento potrà avere influenza diretta ma anche quelli indiretti. In particolare, i criteri da considerare sono i seguenti:
Ambientali: conservazione delle risorse, riduzione delle emissioni in atmosfera, biodiversità e conservazione della natura.
Sociali: tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, parità tra uomo e donna e diritti delle popolazioni del luogo.
Economici: innovazione e commercio equo e solidale.
“Accompagnare i nostri clienti nel percorso di certificazione dei loro Sistemi di Gestione Sostenibili degli Eventi, secondo la norma ISO 20121, ci ha dato e continua a darci grandi soddisfazioni” – aggiunge Caterina Prandi – “I nostri clienti sono attenti a tutte le sfaccettature di questi temi così complessi e si impegnano costantemente per rendere i loro eventi, organizzati secondo lo standard ISO 20121, sempre più inclusivi, comunicativi e innovativi! È un vero piacere lavorare insieme a loro per far crescere la cultura della sostenibilità anche durante eventi che si occupano di tematiche apparentemente poco affini”.