In seguito alla segnalazione di diverse associazioni e piattaforme di settore, il Ministero del Turismo ha comunicato che il termine per l’ottenimento del codice identificativo nazionale (CIN), previsto dall’articolo 13-ter del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145, è stato prorogato dal 1° novembre 2024 al 1° gennaio 2025. Questa decisione mira a garantire un’applicazione uniforme della norma a livello nazionale dato che non tutte le strutture avevano in realtà la scadenza del 1° novembre per l’iscrizione alla BDSR, la banca dati delle strutture ricettive. Finora, fra l’altro, poco meno della metà delle realtà ricettive ha effettuato l’iscrizione alla piattaforma e senza questa proroga i portali online sarebbero stati costretti ad oscurare un annuncio su due.
L’estensione del termine è stata stabilita quindi per garantire il corretto funzionamento dell’interoperabilità tra le diverse banche dati coinvolte e per garantire una più facile implementazione ai portali online sui quali vengono pubblicati gli annunci di affitto.
Il regolamento richiede infatti che le piattaforme garantiscano che le unità non siano offerte in mancanza del numero di registrazione, se richiesto, e che tale numero venga correttamente indicato negli annunci.
I gestori di strutture ricettive e immobili in affitto a uso abitativo dovranno però obbligatoriamente dotarsi del CIN entro il nuovo termine, pena l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge. La fissazione di un termine unico per tutti i soggetti interessati, in questo modo, è volto a garantire uniformità di trattamento e ad agevolare le attività delle piattaforme online che gestiscono gli annunci.
Questa proroga è particolarmente rilevante anche in relazione al recente Regolamento (UE) 2024/1028, che disciplina la raccolta e la condivisione dei dati riguardanti le locazioni a breve termine che disciplinerá il futuro codice unico europeo che sarà introdotto entro i prossimi due anni.