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Una sentenza che non piace nè ai tassisti, né agli NCC. Secondo quanto segnalato da Fiavet Toscana la Cassazione ha sancito che le agenzie viaggi italiane possono utilizzare veicoli propri per il trasporto dei clienti durante le escursioni organizzate.
Contesto della sentenza
Nel 2018, un agente di viaggio è stato multato dalla polizia municipale di Siena per aver utilizzato un veicolo a nove posti di proprietà dell’agenzia per trasportare clienti durante un’escursione. Le autorità locali avevano interpretato il Codice della Strada nel senso che le agenzie potessero utilizzare autobus con più di nove posti, ma non autovetture di dimensioni inferiori, costringendo così le agenzie a subappaltare il trasporto di piccoli gruppi a servizi di noleggio con conducente (NCC).
Decisione della Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione ha accolto le argomentazioni presentate dall’agenzia di viaggio, stabilendo che i veicoli di proprietà delle agenzie, immatricolati ad uso proprio, possono essere utilizzati per il trasporto dei clienti durante le escursioni organizzate. La Corte ha sottolineato che non vi è distinzione tra autovetture e autobus in questo contesto, permettendo così alle agenzie di utilizzare veicoli fino a nove posti senza necessità di licenze aggiuntive. La Corte di Cassazione ha dunque ribaltato l’interpretazione, stabilendo che le agenzie di viaggio possono impiegare veicoli immatricolati ad uso proprio, inclusi auto e van fino a nove posti, per il trasporto dei clienti nel corso di escursioni organizzate. La Corte ha chiarito che tale utilizzo rientra nella definizione di “uso proprio” e non viola l’articolo 85 del Codice della Strada.
Conseguenze della decisione
La sentenza apre nuovi scenari per il mercato turistico italiano. Le agenzie di viaggio potranno ora offrire servizi di trasporto diretti ai propri clienti, senza dover ricorrere a fornitori esterni come i servizi di noleggio con conducente (NCC). Ciò potrebbe tradursi in una maggiore flessibilità operativa e in una riduzione dei costi per le agenzie, con potenziali benefici economici per i consumatori. Inoltre, la possibilità di utilizzare veicoli più piccoli potrebbe contribuire a decongestionare le aree turistiche affollate, promuovendo destinazioni alternative e meno conosciute.
Reazioni degli operatori e delle associazioni
La decisione ha suscitato reazioni contrastanti tra gli operatori del settore. Fiavet Toscana, la federazione regionale delle agenzie di viaggio, ha accolto con favore la sentenza, definendola una “rivoluzione dei trasporti” che offre nuove opportunità per le agenzie e vantaggi concreti per i piccoli gruppi di turisti. Secondo Pier Carlo Testa, presidente di Fiavet Toscana, la sentenza consente alle agenzie di trasportare piccoli gruppi a costi più bassi, rendendo più sostenibili le destinazioni congestionate e promuovendo mete alternative.
D’altro canto, rappresentanti del settore NCC hanno espresso preoccupazione. Marco Carraresi, presidente degli NCC di CNA Firenze, ha definito la sentenza “assurda e pericolosa”, sostenendo che potrebbe colpire duramente un settore già bersaglio di varie forme di concorrenza sleale. Carraresi ha sottolineato che gli NCC devono rispettare una serie di requisiti professionali e normativi, e teme che la decisione possa innescare meccanismi di concorrenza sleale e diminuire la sicurezza dei passeggeri.
Anche Claudio Giudici, presidente nazionale di Uritaxi, ha espresso dubbi sulla sentenza, affermando che la despecializzazione professionale potrebbe avere impatti negativi sulla sicurezza dei passeggeri e favorire la concentrazione di attività in mano a grandi gruppi.