Alla domanda un po’ provocatoria della corrispondente Ansa da New York che chiede cosa è cambiato con l’avvento di Trump nel mondo del turismo americano, Chris Thompson, CEO di Brand Usa, risponde con un sorriso: “Nulla è cambiato. E’ solo propaganda, benchè la cosa non sia del tutto positiva. Ma nessun cambiamento è avvenuto. I visti e gli esta si ottengono allo stesso modo, non ci sono bandi a parte l’electonic ban per alcuni paesi, e continua la politica di apertura e promozione del paese. I dati del turismo parlano da soli; dobbiamo continuare a lavorare per promuovere l’America e il suo territorio, la sua cultura”.
Dopo una festa inaugurale allo Smithsonian, IPW 2017 comincia con la conferenza di Brand Usa, che ripercorre le cifre di un successo crescente nella promozione del territorio da quattro anni a questa parte: un incremento di oltre 4 milioni di visitatori in 4 anni; oltre 14 miliardi di dollari di incremento della spesa turistica, oltre 30 miliardi di dollari di impatto economico totale, oltre 51 mila posti di lavoro creati ogni anno.
I toni quest’anno sono di concreta soddisfazione per i risultati raggiunti, ma manca quell’entusiasmo che si percepiva gli anni scorsi. C’è molta attenzione a ribadire che il turismo “resta una risorsa essenziale per questo paese che da sempre è votato all’accoglienza”. Non per nulla la nuova campagna di promozione di Brand Usa (che ancora una volta non tocca l’Italia) è basata sullo slogan “One Big Welcome” e riprende una serie di situazioni reali in cui le persone dei vari paesi, città, luoghi sperduti o grandi metropoli americane raccontano la “loro” America, e invitano al viaggio.
Un altro modo per celebrare l’America e il viaggio sarà la nuova produzione America’s Treasures, un docufilm girato in Imax come il National Parks Adventure che ha aumentato dell’85% la voglia di andare negli Usa di chi ha avuto la fortuna di assistere alle varie proiezioni. Se il primo film esaltava la forza della natura a stelle e strisce, America’s Treasures parte invece dal concetto di viaggio nella musica e nella cultura d’oltreoceano.
Nel pranzo del primo giorno di lavoro, il segretario di stato Rex Tillerson, presente a Washington in un luncheon hall gremito come mai negli anni passati, ha ricordato che l’amministrazione americana non intende imporre vincoli sul turismo, pur mantenendo però alto il livello di guardi contro atti di terrorismo. Il pensiero e il ricordo sono andati, con un messaggio di vicinanza e cordoglio alle vittime del recentissimo attentato di Londra.
Dal nostro inviato a Washington – Fabrizio Mezzo – Editor