Nei primi 9 mesi del 2018 il settore del noleggio veicoli a breve termine ha registrato una solida crescita presso gli aeroporti, confermandosi strumento sempre più strategico a supporto della mobilità turistica e aziendale del nostro Paese: oltre 10.600 sono stati i noleggi registrati in queste location (+6% vs lo stesso periodo del 2017). Lo sviluppo delle attività di locazione nei 10 scali in cui si sono registrati tassi di noleggio più elevati è andato ben oltre l’aumento del flusso di passeggeri (+11% vs +5%), trainato in particolare dall’offerta di mobilità low-cost. Positivi gli investimenti presso gli aeroporti di Roma Fiumicino, Napoli e Bologna che hanno reso più fruibili i servizi di noleggio.
Sono questi i principali dati che emergono dall’analisi sullo stato di salute delle attività di rent-a-car nel 2018 presso i principali aeroporti nazionali realizzata da ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità,
Complessivamente i dati relativi ai primi 9 mesi del 2018 hanno confermato l’andamento positivo delle attività di noleggio a breve termine presso gli aeroporti, con un fatturato di oltre 665 milioni di euro (in leggera crescita rispetto allo stesso periodo del 2017) e un significativo aumento dei giorni di noleggio che hanno superato la soglia record dei 18 milioni (+5%); in lieve contrazione la durata media dei noleggi (6,4 giorni).
A stimolare lo sviluppo della domanda è stata anche l’offerta di noleggio low-cost, con i clienti che hanno beneficiato di un nuovo, deciso calo dei prezzi di noleggio (-4% rispetto all’anno precedente).
“Più in generale, lo scorso anno il settore del rent-a-car ha registrato, da una parte, una flotta veicoli in continua espansione e, dall’altra, la contestuale riduzione del suo utilizzo e la spinta verso il basso delle tariffe giornaliere di noleggio (anche sotto quota 36 euro), che si traduce in minore efficienza e ulteriore compressione dei margini”, ha commentato Massimiliano Archiapatti, Presidente di ANIASA, che ha concluso: “L’offerta di servizi di noleggio presso gli aeroporti italiani ha vissuto negli ultimi anni una crescita continua e oggi ha raggiunto quasi il 70% del giro d’affari complessivo del settore”.
Analizzando nel dettaglio i risultati del noleggio a breve termine presso i dieci aeroporti nazionali in cui si effettuano più noleggi e mettendoli in relazione con i dati più generali sul traffico di passeggeri presso gli stessi scali, emerge con chiarezza che la crescita dell’autonoleggio nei primi 9 mesi dello scorso anno (+11%) è stata solo in parte effetto del complessivo aumento dei passeggeri (+5%) di cui ha beneficiato l’industria turistica nel 2018.
Presso i desk situati negli aeroporti italiani ogni giorno oltre 10.600 passeggeri (più di 440 l’ora) si sono rivolti ai desk degli operatori di renting. In quasi tutti i principali hub del nostro Paese, ad eccezione di Milano Linate, le attività di noleggio hanno mostrato indici di crescita a doppia cifra e ben superiori al traffico passeggeri, a testimonianza della crescente capacità di intercettare e soddisfare le esigenze di mobilità turistica e lavorativa.
Milano Malpensa (anche grazie al boom del traffico internazionale), Roma Fiumicino e Catania guidano la graduatoria dei siti aeroportuali in cui si sono registrati più noleggi, rispettivamente con 292.089, 273.018 e 236.083 veicoli noleggiati.
Spostando l’attenzione sul raffronto tra la crescita dei noleggi e quella dei passeggeri, va sottolineato il boom delle attività di rent-a-car presso gli scali di Olbia (+40%), Palermo (+22%), Venezia (+15%), Bari (+14%) e Pisa (+11%), dove lo sviluppo dei rentals è stato decisamente superiore alla crescita dei passeggeri.
Un contributo al miglioramento dell’offerta del settore è arrivato anche dalle società aeroportuali, decisamente più sensibili che in passato ai numeri crescenti dei passeggeri che affidano al noleggio le proprie esigenze di mobilità. Su tutti, i positivi gli investimenti sulle location operati a Roma Fiumicino, Napoli e Bologna.