Nuove indiscrezioni sono trapelate sulla messa in commercio del 737 MAX, lo sfortunato velivolo protagonista di due incidenti mortali nel 2018 e 2019 e per il quale la Boeing ha definitivamente bloccato la produzione a partire da gennaio 2020. Secondo il Washington Post, in uno scambio di mail interno precedente ai due incidenti, alcuni dipendenti hanno definito il 737 MAX un aereo “progettato da clown supervisionati da scimmie”.

Ma non è solo questa parte folkloristica a venir fuori dalle oltre 100 pagine di email che ora sono in possesso del Congresso USA e della FAA: da diversi scambi di messaggi emerge come alcuni dipendenti fossero a conoscenza dei difetti di fabbricazione del velivolo e che li abbiano deliberatamente nascosti alle attività di vigilanza della FAA. Un altro messaggio dice: “Non sono stato ancora perdonato da Dio per quello che ho insabbiato lo scorso anno” e in un ulteriore email si fa riferimento al lavoro fatto per convincere l’autorità americana che non servissero esercitazioni sui simulatori di volo per il nuovo modello in quanto semplice evoluzione di un modello precedente: questo passaggio era considerato fondamentale dalla Boeing per non far lievitare i costi del nuovo aereo.

Ciò che invece le inchieste hanno appurato in questi mesi è che gli incidenti costati la vita a 346 persone siano stati causati dal malfunzionamento di un sistema che correggeva automaticamente l’angolo di volo e su cui i piloti non erano sufficientemente addestrati per risolvere rapidamente la problematica. Una vicenda che la Boeing ha gestito molto male, inizialmente negando ogni problema, almeno fino a quando non sono stati i governi e le autorità dell’aviazione di tutto il mondo a lasciare a terra il velivolo considerato non sicuro. Anche nel caso delle email trapelate il comunicato di risposta di Boeing lascia perplessi per il modo in cui glissa sul nocciolo della questione: “Il linguaggio utilizzato in queste comunicazioni non è in linea con i valori della Boeing – si legge – e stiamo adottando le contromisure adeguate. Queste includeranno anche azioni disciplinari e di altro tipo una volta che le necessarie indagini saranno state completate”.

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  • Domenico Palladino è editore, consulente marketing e formatore nei settori del travel, della ristorazione e degli eventi. Dal 2019 è direttore editoriale di qualitytravel.it, web magazine trade della travel & event industry. Gestisce inoltre i progetti editoriali di extralberghiero.it, dedicato agli operatori degli affitti brevi e cicloturismo360.it, per gli amanti del turismo su due ruote. Ha pubblicato per Hoepli il manuale "Digital Marketing Extra Alberghiero". Laureato in economia aziendale in Bocconi, indirizzo web marketing, giornalista dal 2001, ha oltre 15 anni di esperienza nel travel. Dal 2009 al 2015 è stato web project manager del magazine TTG Italia e delle fiere del gruppo. Dal 2015 al 2019 è stato direttore editoriale di webitmag.it, online magazine di Fiera Milano Media dedicato a turismo e tecnologia.

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