La Riviera romagnola, 110 chilometri di spiaggia, è pronta a ripartire. Parola di Paola Batani, titolare del gruppo Batani Select Hotels.
Con 11 hotel, quattro e cinque stelle, il gruppo BSH ha una dimensione di camere e di servizi importante. Sono circa 1000 le stanze della catena alberghiera made in Romagna, che vanta, fra gli altri il Grand Hotel di Rimini, cinque stelle lusso da sempre modello di ricettività internazionale di grande ispirazione e bellezza, il Grand Hotel Da Vinci, 5 stelle situato a due passi dal canale leonardesco, a Cesenatico, sulla riviera Adriatica, e il Palace Hotel, cinque stelle di Milano Marittima.
Per Paola Batani: “Sapremo accogliere i turisti che vorranno passare qualche giorno bello in Riviera, non solo con servizi altamente personalizzati e sicuri, ma anche grazie al grandissimo valore aggiunto della Riviera, i nostri parchi, il verde pubblico, la bellezza della natura. Fare sport all’aria aperta, godere di spazi aperti e della collina a pochi passi è da sempre il nostro valore aggiunto e sono certa che quest’anno sarà ancora più apprezzato dai turisti”.
Paola Batani è al lavoro con il suo staff per riaprire gli hotel, appena le norme nazionali lo consentiranno in sicurezza: “Siamo come tutti preoccupati – sottolinea Paola Batani – e consapevoli dalla gravità del momento, non abbiamo mai smesso di lavorare e di progettare il futuro delle nostre imprese. Al Governo chiediamo tutela legale. Il tema della responsabilità civile e penale in caso di contagio all’interno di una struttura alberghiera va affrontato con chiarezza. Dobbiamo avere garanzie da parte del governo che, nel caso vengano ottemperate tutte le misure che saranno previste, non ci saranno pendenze legali sulle strutture. Da imprenditrice mi aspetto che lo Stato sia al nostro fianco per incentivarci ad aprire”. Per questo servono al più presto indicazioni precise sulla sanificazione. Va detto, però, spiega Batani “che noi abbiamo sempre avuto un protocollo di pulizia ed igienizzazione, che oggi andrà integrato e reso ancora più trasparente, quindi comunicato con cura, ai nostri clienti, per farli sentire più sicuri. Riaprire per noi significa avere regole chiare per mettere in condizione tutti i collaboratori di lavorare in sicurezza e i clienti di essere tranquilli”.
Ma come sarà la riapertura? “Sul fronte degli hotel dovremo essere cauti, ma fiduciosi. C’è voglia da parte degli italiani di tornare in vacanza e di stare bene. Naturalmente viene a mancare la clientela internazionale, che per noi è importante. Il turismo sarà di prossimità. In ogni caso dovremo puntare come e più di sempre sui servizi di alta qualità e sulla sicurezza. Le realtà a quattro e cinque stelle sono avvantaggiate dall’avere spazi più grandi. Questo però comporta anche rischi maggiori, dal punto di vista economico. D’altra parte, le strutture più piccole, a gestione familiare, corrono il rischio opposto, ovvero quello di non avere abbastanza spazio per ospitare un numero di clienti sufficiente per coprire i costi di gestione. Insomma, i problemi non mancano e ritengo che il Governo debba incentivare chi, in questo periodo così incerto, decida di far partire l’economia ed aprire le proprie strutture. Il rischio dipende anche dal fatto che gli italiani storicamente non pianificano con largo anticipo le vacanze in Italia, ma chiamano e dicono quasi all’ultimo che stano arrivando. Certo, con prenotazioni per tempo, sarebbe più facile avere il quadro, naturalmente se ci saranno i soldi e il tempo per fare le vacanze. Perché questi sono altri due temi non secondari. I soldi: temo che molte famiglie italiane dovranno purtroppo rinunciare alle vacanze. E il tempo, molti dovranno lavorare, per recuperare il tempo perso. Anche in questo caso la Romagna ha spazi idonei per fare smart working. Sono tante le incognite, ma un imprenditore deve saper guardare avanti, con fiducia, anche nei momenti più bui”.
Fra gli hotel del gruppo BSH c’è anche il Grand Hotel di Rimini, monumento nazionale dal 1994, che ha ampi spazi, sia all’interno, con saloni storici e all’esterno, quindi la riapertura è certa “Gli spazi esterni, come i nostri giardini, la terrazza del Grand Hotel e le spiagge, sono un valore aggiunto. Abbiamo sempre puntato, per esempio per la spiaggia, su un distanziamento fra gli ombrelloni di almeno sei metri, per noi era fino ad oggi esigenza di privacy per i nostri clienti, oggi diventa esigenza di tutti. Naturalmente si può lavorare anche in spiaggia su servizi molto personalizzati, con kit monouso e la garanzia per i nostri clienti che tutto verrà sanificato in maniera puntuale. Rispetto a ipotesi fantasiose, come box in plexiglass, credo che solo chi non è mai stato in spiaggia possa pensare una soluzione del genere, non percorribile. Serve invece una grande attenzione alle singole richieste. Se il governo ci darà indicazioni chiare, noi imprenditori siamo pronti. Lo è anche la Romagna”.