Le Bandiere Blu 2020, giunte alla 34esima edizione, sono state assegnate nei giorni scorsi dalla Foundation for Environmental Education (FEE) ai Comuni e agli approdi turistici che hanno dimostrato di avere acque di balneazione eccellenti e di aver lavorato alla salvaguardia dell’ambiente. Quest’anno sono 195 i comuni e 75 gli approdi turistici che potranno fregiarsi del riconoscimento, per complessive 407 spiagge, un numero che corrisponde a circa al 10% delle spiagge premiate a livello mondiale.

Una buona notizia in vista di una particolare stagione estiva che vedrà il turismo in sofferenza a causa della pandemia di covid-19, ma che vede ben 12 comuni in più acquisire la Bandiera Blu in Italia a dimostrazione della volontà del Paese di riemergere a livello turistico e utilizzare questa leva di marketing.

A livello regionale la Liguria sale a 32 località con due nuovi ingressi, segue la Toscana con 20 località (un nuovo ingresso), la Campania raggiunge le 19 Bandiere con un nuovo ingresso, mentre con 15 località seguono le Marche e la Puglia che conquista due nuove località. Al sesto posto la Sardegna che riconferma le sue 14 località.
Anche la Calabria va a quota 14 con tre nuovi ingressi, mentre l’Abruzzo resta a 10.
Rimangono invariate anche le 10 bandiere del Trentino Alto Adige. Il Lazio conferma le 9 bandiere, così come 9 sono quelle del Veneto, che segna un nuovo ingresso; l’Emilia Romagna conferma le sue 7 località, mentre la Sicilia ne guadagna una passando a 8 Bandiere.
La Basilicata conferma le sue 5 località; si registra un nuovo ingresso in Piemonte che ottiene 4 bandiere; il Friuli Venezia Giulia conferma le 2 Bandiere dell’anno precedente. Il Molise rimane con 1 Bandiera, anche la Lombardia conferma una Bandiera blu. Complessivamente, quest’anno le Bandiere sui laghi arrivano a 18.

Nel corso della manifestazione sono state premiate quelle località le cui acque di balneazione sono risultate eccellenti, come stabilito dai risultati delle analisi che, nel corso degli ultimi quattro anni, le ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente) hanno effettuato nell’ambito del Programma Nazionale di monitoraggio, condotto dal Ministero della Salute, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente. Nell’assegnazione contano ovviamente anche altri parametri che vanno dall’educazione ambientale alla gestione ambientale, fino ai servizi e sicurezza: spesso sono stati motivo di polemica perché hanno permesso di entrare nel novero delle Bandiere Blu a località che non eccellevano più sui restanti parametri che nella qualità delle acque. L’elenco completo è disponibile a questo link.

“La Bandiera Blu quest’anno sarà strumento di ripresa e di rilancio dell’immagine del Paese” – ha detto Claudio Mazza presidente della FEE Italia – “Siamo certi che le località Bandiera Blu dove il livello di qualità ambientale e del servizio al turista è sempre stato al primo posto saranno in grado di garantire una gestione della stagione estiva efficiente e in sicurezza”. Continua Mazza: “Insieme ai Comuni, gli stabilimenti balneari avranno un ruolo fondamentale in termini di presidio delle spiagge, saranno loro che avranno il compito di conciliare il rispetto delle regole e il piacere di una giornata al mare”.

“Il riconoscimento della Bandiera Blu – ha dichiarato Stefano Laporta Presidente dell’Ispra e del Snpa – è da sempre testimonianza dell’impegno nel migliorare e promuovere la cultura ambientale coniugando turismo e sostenibilità; le certificazioni ambientali sono un efficace strumento per la gestione del nostro territorio in chiave “green”. In un momento così delicato e particolare per il nostro Paese, questo riconoscimento acquista un valore aggiunto quale supporto al rilancio del turismo italiano e di tutta la nostra economia, perché la valorizzazione della risorsa “ambiente” rappresenta una delle chiavi di volta per ripensare il futuro del nostro Paese”.

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