Una notizia che aspettavamo dal 2020, ma che è stata rimandata per via della pandemia: dal rinnovamento del Seminario Arcivescovile di Corso Venezia a Milano nasce Portrait, la nuova destinazione meneghina dell’ospitalità e della ristorazione. Dal 1° dicembre 2022, dopo oltre vent’anni, uno dei luoghi segreti più affascinanti del Quadrilatero torna ad aprirsi ai milanesi e ai visitatori della città. Grazie a un attento progetto di rinnovamento conservativo promosso da Lungarno Collection, del gruppo Ferragamo, e affidato all’Architetto Michele De Lucchi e al suo studio AMDL CIRCLE, l’ex Seminario Arcivescovile di Corso Venezia 11 diventail nuovo hotel Portrait Milano. Portrait è un giovane brand noto nel mondo dell’ospitalità che, dopo Roma e Firenze, arriva nella città di Milano dove cresce e si evolve per offrire qualcosa di più inclusivo ed esperienziale non solo ai propri ospiti, ma anche agli ospiti della città e ai milanesi stessi.
Superato lo splendido portale barocco di Francesco Maria Richini, si apre la maestosa Piazza del Quadrilatero di oltre 2800 mq, che da oggi diventa luogo aperto: una nuova passeggiata che mette in comunicazione Corso Venezia con via S. Andrea e che, dando accesso anche all’elegante colonnato seicentesco, vedrà la presenza di ristoranti, bar, boutique e proposte benessere.

“La mia famiglia ed io siamo onorati di aver avuto l’opportunità di aggiungere un nuovo capitolo alla lunga storia di questo luogo straordinario. Dopo le sue molteplici vite, oggi l’ex Seminario arcivescovile viene riaperto a Milano, ai milanesi e tanti amanti della città che potranno finalmente ammirarlo nella sua bellezza architettonica, oltre che viverne le esperienze che sarà in grado di offrire. I nostri Portrait sono nati con il forte desiderio di esaltare la qualità, la storia e i valori dei luoghi nei quali risiedono. A Milano questo sarà possibile anche grazie alla collaborazione di partner da noi scelti e fortemente voluti che con noi condividono valori e visioni e che siamo certi apporteranno a questo progetto grande qualità ed eccellenza” afferma Leonardo Ferragamo, Presidente di Lungarno Collection.

Ristorazione

L’ospitalità Portrait, coadiuvata dall’esperienza ventennale di Identità Golose nell’alta cucina e dalla maestria dello chef Andrea Ribaldone, gestisce direttamente gli spazi dedicati ai bar e ai ristoranti del lato nord, che includono anche uno splendido giardino, oltre che il suggestivo loggiato. Al giovane e talentuoso chef Alberto Quadrio il compito di capitanare queste realtà e firmare i menu dei ristoranti fine dining e casual dining. Classe 1990, piemontese di origine ma divenuto cittadino del mondo attraverso le molteplici esperienze vissute accanto ai grandi nomi dell’accademia culinaria, è fedele a sapori tradizionali, autentici ed emozionali, e al valore della condivisione che ha appreso dalla sua famiglia e che da oggi interpreterà anche a Portrait Milano.

Camere e suite

La dimensione privata dell’hotel, sotto la guida del General Manager Diego Roggero, si sviluppa dal primo piano dell’ex Seminario Arcivescovile. Qui 73 camere e suite da 32 mq a 165 mq accolgono gli ospiti in un’oasi di riservatezza e silenzio. 53 le camere Studio e Deluxe disponibili per 2 o 3 ospiti, alle quali si aggiungono le 20 Suite (nelle categorie Junior Suite, Suite, Portrait Suite e Borromeo Suite) ideali per 3-4 ospiti. Alle famiglie più numerose sono riservate le Family Suite, soluzioni di diverse metrature che permettono di connettere più camere fino ad un’intera ala dell’edificio, per un massimo di 21 ospiti. 

Le 27 camere e suite al secondo piano dispongono di salottini nella luminosa loggia vetrata, angoli accoglienti dove poter rilassarsi con una tazza di buon tè o riposarsi dopo una sessione di shopping. Le sistemazioni con vista giardino regalano invece scorci su questo luogo segreto nel cuore della città. Uno splendido terrazzo completa alcune delle soluzioni. 

Lo stile

Lo stile delle camere di Portrait Milano, porta la firma dell’Architetto Michele Bonan ed è chiaramente ispirato ai salotti della città degli anni Cinquanta: il noce nazionale biondo e le sue reminiscenze orientaleggianti fanno chiaro riferimento al gusto dell’essenzialità che caratterizza quel periodo. Le boiserie alle pareti, che vedono anche la presenza di pannelli di rattan, regalano agli ambienti un certo ritmo nella linearità ed un originale grafismo.

A questi richiami storici si affiancano lavorazioni di artigianato fiorentino. Firenze è infatti la città in cui è nata la Lungarno Collection, a cui fa capo il giovane brand Portrait. Ne sono chiaro esempio le maniglie in cuoio e ottone bronzato che si trovano sui portoncini di ingresso, sugli armadi e sulle porte scorrevoli. Il pavimento è in larice naturale, a listoni a correre, tipico delle case e dei castelli del nord Europa. I bagni sono per la maggior parte in candido Marmo di Carrara mentre altri vedono la combinazione del Porfido Rosso (considerato la pietra degli imperatori) e della Breccia Medicea, una tipologia di marmo utilizzata fin dall’epoca romana che è stata particolarmente apprezzata nel XVI secolo per merito dalla famiglia dei Medici, da cui prende il nome, che lo scelse per i rivestimenti delle proprie abitazioni, diventando poi particolarmente apprezzato in Toscana e in seguito in tutta la penisola. Le cornici delle porte sono in peperino, pietra naturale di origine vulcanica.

Negli elementi cromatici la predominanza del rosso si alterna a quella del verde. Si tratta di colori complementari, spesso presenti nelle case milanesi e che appartengono profondamente anche alla città di Milano e al suo stemma composto da una croce rossa sullo scudo sannitico bianco e da un ramo di alloro e uno di quercia legati insieme da un nastro tricolore. L’intensa tonalità del rosso impiegata in diversi dettagli è un omaggio a San Carlo Borromeo, cardinale che istituì questo seminario nel 1564.

Ognuna delle strutture Portrait (Roma, Firenze, Milano) parla di una storia legata alla destinazione in cui si trova. Portrait Milano non poteva dunque che celebrare questa città in continuo mutamento, riconosciuta in tutto il mondo per due vocazioni speciali che negli anni ha contribuito a coltivare e far crescere, innovando: il design e la moda. Due immaginari questi che il brand Portrait conosce molto bene, perché riuniti perfettamente nel genio creativo del fondatore della casa di moda di proprietà: Salvatore Ferragamo rappresenta l’incontro tra questi due mondi. I suoi brevetti materializzano questa dualità che si intreccia a nomi iconici del design. Portrait Milano racconterà nelle sue camere e nei luoghi comuni questa storia, attraverso fotografie, brevetti ed elaborazioni grafiche

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