Proseguono le tensioni tra Ryanair e le autorità italiane dopo l’avvio dell’inchiesta da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). Le accuse si concentrano sulle presunte pratiche anti-concorrenziali di Ryanair, che avrebbero impedito agli operatori turistici di accedere a offerte e sconti sul sito web della compagnia aerea, costringendo queste imprese a proporre prezzi più alti ai consumatori.

Nella sede dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato c’è stata la scorsa settimana l’audizione del procedimento cautelare contro Ryanair, aperto nell’ambito dell’istruttoria avviata nel 2023 sulla base delle segnalazioni di AIAV, Associazione Italiana Agenti di Viaggio, seguita da Fiavet – Confcommercio e da altre Associazioni di categoria, per inibire le condotte vessatorie messe in atto dal vettore nei confronti delle agenzie di viaggio e degli altri player del mercato.

Le associazioni di categoria italiane, tra cui l’Associazione Italiana Agenti di Viaggio (AIAV) e Fiavet-Confcommercio, hanno evidenziato come Ryanair abbia adottato meccanismi tecnici avanzati per disincentivare la vendita dei propri voli tramite agenzie di viaggio. Tali pratiche includono la visualizzazione selettiva delle tariffe, l’accesso negato alle offerte più vantaggiose e prezzi maggiorati per servizi aggiuntivi come il trasporto del bagaglio o la scelta del posto a sedere.

Procedure che AIAV aveva evidenziato a maggio dello scorso anno in un corposo dossier dimostrando l’adozione di sofisticati meccanismi tecnici da parte del vettore per disincentivare la vendita dei propri voli da parte delle agenzie di viaggio: visualizzazione selettiva delle tariffe senza accesso alle più convenienti, prezzi maggiorati per gli extra (come il trasporto del bagaglio o la scelta del posto a sedere) e complesse procedure di riconoscimento facciale per i passeggeri ogni qualvolta viene riconosciuta l’email utilizzata per i check-in come appartenente a un agente di viaggio.

Oltre alle agenzie tradizionali, all’audizione sono intervenute le OTA, portali di prenotazione di servizi turistici online, e i rappresentanti dei principali sistemi di distribuzione dei servizi turistici, che hanno evidenziato i ripetuti tentativi messi in atto dalla compagnia per inibire l’accesso alla propria offerta, salvo la definizione di specifici accordi commerciali. Accordi che, come hanno denunciato i rappresentanti degli operatori che li hanno stipulati, si sono rivelati poco trasparenti e sempre basati sull’accesso selettivo alle tariffe, non comprensivo delle più convenienti.

Nel corso dell’audizione, AIAV, tramite il proprio legale avv. Veronica Scaletta, ha sostenuto la richiesta delle OTA e ha ribadito la propria richiesta di far cessare questi comportamenti, anche nei confronti delle agenzie di viaggio tradizionali, chiedendo in particolare l’apertura di codici di accesso riservati alle agenzie tradizionali, la cessazione delle procedure di riconoscimento facciale per i clienti e dell’invio di comunicazioni denigratorie ai danni delle agenzie.

Fiavet-Confcommercio, promotrice della parallela causa per concorrenza sleale contro Ryanair presso il Tribunale di Milano ed intervenuta nel procedimento Antitrust già ad ottobre scorso, tramite il proprio legale avv. Federico Lucarelli ha sottolineato il perdurare dei comportamenti di Ryanair in danno delle agenzie di viaggi. Entrambe le Associazioni, FIAVET ed AIAV, hanno evidenziato la necessità e l’urgenza della adozione da parte dell’Autorità di un provvedimento cautelare per far cessare immediatamente il blocco effettuato dal vettore delle prenotazioni intermediate dagli agenti di viaggio.

Ryanair da parte sua ha indetto una conferenza stampa per rispondere alle accuse sottolineando come la loro politica abbia portato a tariffe più basse per i consumatori italiani e ha accusato alcune agenzie online di gonfiare i prezzi con sovrapprezzi nascosti o “tariffe inventate”. La compagnia ha anche citato una sentenza precedente del Tribunale di Milano, che ha giudicato il modello di Ryanair giustificato e vantaggioso per i consumatori, sostenendo che l’AGCM abbia ignorato erroneamente questa sentenza nei loro procedimento. Stupisce inoltre che Ryanair non si scagli contro le agenzie di viaggio fisiche, ma solo contro le OTA, definite pirata, con tanto di sagome cartonate a evidenziarlo. Quindi, nonostante il procedimento sia partito dalle associazioni di agenti di viaggio, la preoccupazione della compagnia è principalmente per i fatturati che possono muovere le grandi piattaforma, come edreams, Booking e Opodo.

Ryanair sostiene di aver firmato accordi di “Approved OTA” con diverse OTA, tra cui Loveholidays, Kiwi, TUI, On the Beach, eSky e El Corte Inglés. Queste partnership garantiscono prezzi trasparenti per i consumatori, come richiesto dalla normativa europea. Ciò contrasta con il modello delle OTA pirata che per Ryanair è utilizzato da eDreams e altre, e che prevede lo screenscraping delle offerte dal sito Ryanair.com ed il rincaro sui prezzi delle compagnie aeree con aumenti nascosti o “tasse” inventate che secondo la compagnia irlandese danneggiano gravemente i consumatori italiani.

A breve l’Autorità garante si dovrà pronunciare sull’adozione o meno di un provvedimento cautelare urgente. La forte opposizione di Ryanair, legale e mediatica, dimostra una grande preoccupazione. Il provvedimento potrebbe avere un effetto dirompente sul modello di business e sul futuro del vettore, mettendo in discussione per la prima volta, su scala internazionale, la scelta unilaterale di utilizzare sofisticate procedure tecniche che, in modo subdolo e opaco, disincentivano l’accesso, la distribuzione e la vendita dei propri servizi a soggetti titolati per legge a farlo.

Fulvio Avataneo, presidente AIAV, ha dichiarato: “Ringrazio il contributo fondamentale degli Avv. Veronica Scaletta per conto di AIAV e Federico Lucarelli, per conto di FIAVET: l’adozione del provvedimento cautelare contro Ryanair rappresenterebbe un enorme passo avanti per le agenzie, che potrebbero così avere la libertà di prenotare i voli sul sito di Ryanair direttamente per conto dei propri clienti, evitando tutti gli ostacoli che la compagnia ha posto sino ad oggi al loro lavoro. E sarebbe anche un monito contro le ripetute dichiarazioni scorrette nei confronti della nostra categoria, lesive della dignità professionale e umana dei lavoratori che ne fanno parte”.

“Abbiamo partecipato all’udienza odierna perché volevamo rimarcare all’Autorità la necessità indifferibile di un provvedimento cautelare per garantire da subito il ripristino del diritto delle agenzie di viaggio a intermediare la vendita della biglietteria di Ryanair, essendo le agenzie di viaggi impossibilitate ad acquistare biglietteria della compagnia per i propri clienti, con conseguenze gravi sull’andamento della prossima stagione turistica estiva. Era una presenza necessaria e doverosa. Confidiamo che l’Autorità possa decidere adottando gli opportuni provvedimenti del tutto fondati” ha aggiunto il presidente di Fiavet-Confcommercio Giuseppe Ciminnisi.

Durante le udienze, è stata sollevata la richiesta di interventi cautelari urgenti per ripristinare la possibilità per le agenzie di viaggio di intermediare liberamente la vendita dei biglietti di Ryanair, con un significativo impatto previsto per la stagione turistica estiva in arrivo. Le agenzie tradizionali e le Online Travel Agencies (OTA) hanno espresso preoccupazione per gli accordi commerciali imposti da Ryanair, che limitano l’accesso a tariffe competitive, descrivendoli come poco trasparenti e ingiustamente restrittivi.

Il contesto è complicato ulteriormente dalle tensioni con il governo italiano dei mesi scorsi, che ha imposto un limite ai prezzi dei voli per Sicilia e Sardegna per favorire la mobilità, una mossa che Ryanair ha etichettato di illegale e che ha portato a una riduzione dei voli domestici​. E anche dalla tassa di sbarco, un balzello a cui Ryanair si è sempre opposta.

Con l’attesa di una decisione sull’adozione di misure cautelari da parte dell’AGCM, la situazione rimane tesa. Le associazioni e le agenzie di viaggio si appellano per un cambiamento immediato che possa ristabilire un ambiente di mercato più equo e meno restrittivo. Nel frattempo, Ryanair, che ha sempre vinto tutte le cause in giro per l’Europa, si prepara a difendere il suo modello di business di fronte a crescenti sfide legali e regolamentari, che potrebbero per la prima volta creare un precedente importante nella giurisprudenza europea.

Autore

  • Domenico Palladino è editore, consulente marketing e formatore nei settori del travel, della ristorazione e degli eventi. Dal 2019 è direttore editoriale di qualitytravel.it, web magazine trade della travel & event industry. Gestisce inoltre i progetti editoriali di extralberghiero.it, dedicato agli operatori degli affitti brevi e cicloturismo360.it, per gli amanti del turismo su due ruote. Ha pubblicato per Hoepli il manuale "Digital Marketing Extra Alberghiero". Laureato in economia aziendale in Bocconi, indirizzo web marketing, giornalista dal 2001, ha oltre 15 anni di esperienza nel travel. Dal 2009 al 2015 è stato web project manager del magazine TTG Italia e delle fiere del gruppo. Dal 2015 al 2019 è stato direttore editoriale di webitmag.it, online magazine di Fiera Milano Media dedicato a turismo e tecnologia.

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