Si è tenuta a Palazzo di Varignana, hotel immerso nel verde a pochi chilometri da San Pietro Terme, la convention 2023 di Antigua e Barbuda per il mercato italiano. Tredici i tour operator presenti, tra grandi player e realtà tailor made specializzate su centro e sud America. A fare gli onori di casa Cherry Osborne, director of Tourism Uk & Europe di Antigua & Barbuda Tourism Authority, che ha spiegato: “Vogliamo promuovere entrambe le isole non solo come destinazione mare: fuori dai resort ci sono molte attività da fare, dai siti UNESCO da scoprire agli eventi che valorizzano la cultura locale: dal 27 novembre al 3 dicembre c’è la Barbuda Art Week, Gennaio è il mese dedicato al wellness, mentre dal 4 al 16 maggio avremo la Restaurant Week. Questa vivacità permette di vivere la destinazione tutto l’anno, se escludiamo la stagione degli uragani. Inoltre è previsto il completamento di un nuovo cruise terminal per il 2025 che aiuterà lo sviluppo delle crociere e dello yachting”.
La capacità ricettiva di Antigua e Barbuda è esclusiva: solo 3392 camere alberghiere e 1100 extralberghiere. Non ci sono molte catene se non quella caraibica per eccellenza, Sandals Resort, ed Elite Island Resort che era presente alla convention italiana e conta 5 strutture. Sono però in dirittura di arrivo anche alcune nuove aperture, quali:
- Royalton chic: 230 camere nel primo trimestre 2024
- Jolly Beach con 350 camere che tornano disponibili da dicembre 2023
- La riapertura del Verandah Resort a novembre 2023 con 186 camere adult only
- Moon Gate e Nikki Beach, attesi ad Antigua per fine 2024
- Emerald Sands, Coral Cove e Nobu hotel attesi a Barbuda nell’ultimo trimestre 2024
I tour operator hanno mostrato molto interesse per la destinazione, confermando il grosso potenziale per i viaggi di nozze, specialmente in una situazione geopolitica in cui i turisti tendono a evitare le mete verso oriente. Molti hanno però osservato che Antigua e Barbuda sono più semplici da vendere come estensione degli Stati Uniti rispetto a proporle come destinazione secca. Questo dipende in parte dalla frequenza e dalle coincidenze dei voli: l’unico collegamento diretto dall’Europa è da Londra, molto richiesto dal mercato UK, mentre altri mercati, dovendo fare uno scalo preferiscono visitare due destinazioni lontane, con voli diretti verso gli Stati Uniti, passare qualche giorno lì per poi raggiungere le isole caraibiche. Prima della pandemia era però disponibile un volo diretto dall’Italia con Neos: per ora non ci sono notizie di un possibile ripristino, ma i numeri sono quasi tornati ai livelli del 2019 ed è chiaro che se crescerà l’interesse dall’Italia verso la destinazione, le compagnie aeree non staranno certo a guardare.