Stiamo finalmente per entrare nella fase 2 dell’emergenza coronavirus, il che significa l’inizio delle riaperture di molti settori e un primo allentamento del lockdown pur in osservanza di tutte le misure di sicurezza necessarie. Per i ristoranti dovremo invece aspettare il 1° giugno e sarà un passaggio importante per tornare un po’ alla normalità. Secondo un sondaggio condotto dall’Osservatorio Lockdown di Nomisma, andare a cena al ristorante è uno dei principali desideri da esaudire dopo la quarantena per quasi metà degli intervistati (43%). Per questo TheFork, principale applicazione per la prenotazione online dei ristoranti a livello globale, ha deciso di lanciare la campagna “Salviamo i ristoranti” per dare ulteriore supporto al settore della ristorazione nella fase di riavvio che li attende. Una nuova iniziativa grazie alla quale gli utenti possono comprare “dining bond” – altrimenti detti voucher prepagati – presso centinaia di ristoranti della piattaforma che hanno deciso di offrirli direttamente dall’applicazione e dal sito di TheFork.

Per acquistarli è sufficiente identificare il ristorante preferito attraverso la selezione dedicata in homepage e – una volta sulla scheda del locale – cliccare sul pulsante “Acquista un voucher prepagato”. A questo punto si aprirà la pagina dedicata all’acquisto in cui sarà necessario inserire l’importo del voucher che si desidera comprare e completare il pagamento. I soldi verranno direttamente accreditati al ristorante senza alcuna commissione per l’esercente da parte di TheFork, mentre l’utente riceverà i dettagli dell’acquisto via e-mail e potrà spendere il suo voucher alla riapertura.

L’iniziativa appena sbarcata in Italia, è stata testata con successo da TheFork in diversi mercati (Spagna, Francia, Svizzera, Belgio e Australia), dove ha permesso ai ristoranti aderenti di raccogliere complessivamente 500 mila euro, cifra che continua a crescere giorno dopo giorno.

“Il settore della ristorazione, come e più di altri comparti economici, sta scontando gli effetti della chiusura forzata. In questo contesto è doveroso fare sistema e impegnare ogni risorsa disponibile per sostenere i ristoranti, una componente essenziale del nostro tessuto imprenditoriale e culturale. In qualità di servizio per la ristorazione più diffuso in Italia, abbiamo deciso di mettere in campo tutte le nostre competenze attivando gratuitamente per i ristoranti Partner che ne fanno richiesta il delivery e ora anche i dining bond. L’obiettivo è
duplice: da un lato i ristoranti riescono a raccogliere liquidità in attesa di riaprire, dall’altra gli utenti possono sostenere i propri locali del cuore, con un pensiero rivolto al futuro, ora che cresce il desiderio di andare a mangiare fuori “, ha spiegato Almir Ambeskovic, membro del Board di TheFork.

La campagna “Salviamo i ristoranti” è stata accolta positivamente anche dalle principali associazioni italiane del settore. Prima tra tutte la Federazione Italiana di Pubblici Esercizi (FIPE), che è già impegnata in un’iniziativa simile e che è sempre in prima linea quando si tratta di fare sistema per permettere agli imprenditori della ristorazione di affrontare la crisi. Positivi anche i pareri di APCI – Associazione Professionale Cuochi Italiani, ADG – Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto e Le Soste.

“L’attuale condizione offre la grande opportunità di dar vita ad un progetto strutturato di Rete e l’implicazione in idee concrete rappresenta la base costruttiva di una logica che coinvolga tutta la filiera agroalimentare. La ristorazione è da sempre leva strategica del Paese, ora più che mai necessita di azioni congiunte che aiutino a superare l’attuale stato di crisi. Per questo siamo contenti di supportare tale azione, convinti che aiuterà a risollevarci più forti di prima” , ha concluso Gianluca De Cristofaro – responsabile tecnico-scientifico dell’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto.

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