Nonostante lo sbandierato miglioramento dei conti la situazione di Alitalia continua a rimanere critica: perde di meno, ma continua a perdere, mentre la trattativa che dovrebbe vedere Atlantia, FS e Delta presentare un’offerta vincolante è slittata ulteriormente dopo che le Ferrovie dello Stato e Atlantia hanno chiesto una proroga di 8 settimane per arrivare alla definizione di una proposta e superare una serie di criticità individuate. Perplessità che hanno convinto il governo a varare nell’ultima versione del decreto fiscale collegato alla legge di Biilancio 2020 un nuovo prestito ponte di 350 milioni di euro per sei mesi che dovrebbe garantire l’operatività in attesa che le parti sottoscrivano il capitale sociale per la creazione di una newco.
La proroga, sulla quale si aspetta la pronuncia dei Commissari della compagnia, sarebbe la settima da quando è iniziata la nuova crisi Alitalia a maggio 2017 e rischia di non essere l’ultima. “Alitalia perde oltre un milione di euro al giorno – spiega Andrea Giuricin, docente universitario esperto di Trasporti – e ha perso altri 270 milioni di euro nei primi 9 mesi dell’anno. 350 milioni sono sufficienti per superare l’inverno ma se tra sei mesi non ci sarà un piano ne serviranno 500 per andare avanti un anno. Non è chiaro cosa potrà succedere dopo un’ulteriore proroga e se si riuscirà a mettere assieme la compagine di azionisti che dovrebbe rilanciare la newco, mentre la badco pesa già sul contribuente italiano. Il piano industriale mostra che Alitalia continuerà a perdere soldi per molti anni prima di fare utili e a queste condizioni è difficile capire chi può essere davvero interessato. Per la testardaggine della politica si sono sprecati due anni e mezzo su una soluzione che non può andare molto lontano”.
Alitalia concentra la maggior parte della propria redditività in estate, soffrendo la stagionalità del turismo in Italia, e per questo ha davanti mesi molto duri su cui pesa lo spettro della liquidazione se non sarà garantita la continuità aziendale. Mentre sull’ennesimo prestito ponte grava la scure dell’accusa di aiuti di Stato se, come si teme, non sarà restituito.