Attivismo, rispetto per diritti umani e unione tra i popoli: apre così la 10^ edizione del WMF – Il più grande Festival sull’Innovazione digitale del Pianeta, che si chiuderà il 18 giugno alla Fiera di Rimini dopo 3 giorni di formazione, cultura, e intrattenimento.
L’evento organizzato da Search On Media Group e sponsorizzato quest’anno dalla Regione Emilia Romagna ha aperto le sue porte riunendo tutti sul Mainstage per una cerimonia di apertura scenografica che conferma la mission del WMF: costruire un futuro migliore unendo competenze e saperi da tutto il mondo, tra innovazione digitale e sociale.
Il WMF quest’anno approda per la prima volta alla Fiera di Rimini, con spazi rinnovati ed ampliati per una Fiera Internazionale dell’Innovazione che accoglie oltre 250 espositori italiani e stranieri, più 100 eventi, 77 tra stage formativi e open stage dedicati ai principali temi dell’innovazione. Attese oltre 35mila presenze per l’edizione che si preannuncia quella dei record.
“Siamo qui per costruire insieme il futuro; oggi bisogna muoversi, l’attivismo è al primo posto” ha dichiarato Cosmano Lombardo, ideatore e Chairman del WMF “Abbiamo immaginato una Vallata dell’Innovazione che parte dall’Italia e si diffonde costantemente. La visione è precisa e lo è da sempre per il Festival: utilizzare la tecnologia e l’innovazione alla luce dell’impatto sociale che vanno a generare.”
Sono gli attivisti Linda Sarsour e Siyabulela Mandela a calcare il palco per primi, portando il proprio messaggio di rivoluzione e azione per un cambiamento costruttivo e una società più equa.
“Tutti noi abbiamo il potere di sfidare gli oppressori e chiedere giustizia ed equità e combattere con e per le persone più oppresse” ha introdotto l’ideatrice della Women’s March Linda Sarsour, musulmana che vive in USA e che afferma “penso che WMF abbia avuto grande coraggio di dare un palco a qualcuno come me: le voci come le mie sono spesso messe a tacere”.
“Nessuno di noi sarà libero finché tutti noi non saremo liberi” ha proseguito Siyabulela Mandela l’attivista e giornalista, nipote di Nelson Mandela. “Come costruiamo il futuro? Difendendo e combattendo per la giustizia, la libertà e la pace. La nostra generazione ha il dovere di costruire per le generazioni che verranno dopo”.
A rafforzare le parole dei due ospiti internazionali, i testi e la musica di Frankie hi-nrg mc, che con il brano “Rivoluzione” ha incendiato il parterre di partecipanti e aziende provenienti da tutto il mondo, per un momento di grande energia ed emozione.
Sul palco del WMF anche Giorgia Soleri che ha raccontato sul Mainstage del Festival il suo percorso e la sua lotta contro l’ignoranza e l’indifferenza verso la vulvodinia. “Dare un nome al proprio dolore significa legittimarlo” ha spiegato Soleri “Il linguaggio crea la realtà e non avere una parola per definire ciò che provi e ciò che senti non le dà spazio nella tua vita. L’attivismo in piazza non è accessibile per chi soffre di dolore cronico. I social sono essenziali in questo senso, hanno creato un megafono per le nostre voci anche quando non possiamo andare in piazza”