È luogo comune dire che l’Italia è sempre in ritardo per quello che riguarda il digitale. Non è vero.
Dalla ricerca annuale sullo stato dei viaggi d’affari, l’AirPlus Travel Management Study 2017, emerge un quadro piuttosto vario in cui l’Italia, in alcuni casi, dimostra una propensione di utilizzo di strumenti digitali superiore alla media europea.
Dalla ricerca emerge infatti come in Italia l’adozione di nuovi strumenti abbia registrato un importante incremento rispetto alla media europea e addirittura mondiale: le carte lodge (carte aziendali ad addebito centralizzato) sono utilizzate dal 40% dei travel manager intervistati italiani contro il 28% di quelli europei e il 23% a livello globale. Le carte di credito virtuali vengono invece scelte dal 28% dei nostri travel manager, contro al 14% degli intervistati europei e all’11% di quelli mondiali.
Dalla ricerca emerge anche come l’utilizzo di carte virtuali sia proporzionale al volume della spesa per i viaggi delle aziende, ma emerge altresì che la crescente diffusione dell’uso dei pagamenti mobile sia relativo soprattutto alle spese personali: il 44% dei business traveler dichiara infatti di effettuare già pagamenti da dispositivo mobile, ma la metà di loro lo fa esclusivamente per motivi personali. Sotto questo punto di vista, il mondo corporate si dimostra quindi in ritardo rispetto a quello consumer.
C’è da segnalare anche la disparità geografica: sono le economie emergenti a trainare questo segmento di mercato. Il 91% dei viaggiatori cinesi, il 75% degli indiani e il 65% dei brasiliani vi fanno ricorso, mentre l’Europa è più riluttante; qui
solo il 28% dei viaggiatori effettua pagamenti da mobile. Anche in questo caso gli italiani si dimostrano più ricettivi degli altri europei, con un 44% di traveller che dichiara di effettuare acquisti da mobile (pari al dato globale mondo).
Quest’anno AirPlus – che vanta in Italia per il settimo anno consecutivo una crescita a due cifre, con un aumento del 12,4% del volume del transato, come sottolinea Diane Lachet, AD AirPlus Italia – punta ad allargare la sfera dell’Invisble Payment. Dopo essere riuscita a integrare nelle proprie soluzioni di pagamento quasi tutte le fasi del viaggio come prenotazioni di biglietti aerei, ferroviari, autonoleggio, stanze d’albergo e alternative di pernottamento come Airbnb, Airplus prevede di inserire nelle spese gestibili in modo automatizzato anche i parcheggi e i ristoranti, attraverso i due progetti Airplus dine+go e Airplus Connect. Per quanto riguarda il mercato italiano, la novità sono le integrazioni effettuate con le piattaforme di Zucchetti e Trenitalia.
Uno dei dati più evidenti che emerge dal confronto con quelli dell’anno precedente
riguarda la rapida crescita delle carte di credito virtuali.
Nel 2016 venivano utilizzate da meno dell’1% dei travel manager intervistati in tutto il mondo, mentre ora sono l’11%; in Europa la percentuale di coloro che dichiarano di farne uso sale a ben il 14%. Il balzo di oltre 10 punti percentuali in un solo anno indica chiaramente il grande potenziale di questi strumenti, che offrono numerosi vantaggi sia all’azienda che al viaggiatore.