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Airbnb torna a far parlare di sé, dopo la quotazione di una settimana fa alla Borsa di New York, dove le sue azioni sono state valutate più del doppio del valore nominale offerto. Oggi, la società di San Francisco annuncia il lancio di Airbnb.org, un’organizzazione no-profit indipendente pensata per facilitare l’offerta di alloggi temporanei alle persone in situazioni d’emergenza.
L’idea di Airbnb.org è nata nel 2012, quando una host di nome Shell ha aperto la sua casa ad alcune persone colpite dall’uragano Sandy. Il suo gesto ha dato il via a un vero e proprio movimento e sancito l’inizio di un programma col quale gli host di Airbnb possono mettere a disposizione il proprio alloggio a chi attraversa periodi di difficoltà.
Da allora, il programma si è evoluto per far fronte a ogni tipo di emergenza e per aiutare a fornire alloggi e assistenza agli sfollati, alle unità di soccorso, ai rifugiati, ai richiedenti asilo e, più di recente, agli operatori impegnati in prima linea nella lotta alla diffusione del coronavirus (COVID-19). Dall’Australia alla Francia, più di 100.000 host si sono offerti di aprire la propria casa, aiutando 75.000 persone in difficoltà a trovare riparo. In futuro, i programmi Open Homes e Alloggi per l’emergenza di Airbnb avranno un unico nome: Airbnb.org.
“Airbnb.org è una testimonianza della generosità della nostra community e del potere di un’idea che, lanciata 8 anni fa da una host, si è trasformata in un movimento di altruismo e accoglienza”, ha dichiarato Joe Gebbia, co-fondatore di Airbnb e presidente del consiglio di amministrazione di Airbnb.org. “Aver fondato e continuare a sostenere Airbnb.org ci permette di raddoppiare i nostri sforzi a supporto delle comunità in difficoltà in ogni parte del mondo, nonché di coordinare le operazioni di soccorso con i nostri partner, tra cui IFRC e CORE, per estendere ulteriormente la generosità della nostra community di host.”
L’impegno iniziale di Airbnb.org prevede un contributo di 2 milioni di dollari a supporto delle collaborazioni con la Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC) e la Community Organized Relief Effort (CORE). Nell’arco dei prossimi 2 anni, devolverà 1 milione di dollari per coprire le spese dei soggiorni del personale e dei volontari dell’IFRC impegnati a prevenire la diffusione del coronavirus nelle comunità di tutto il mondo e a far fronte ad altre situazioni di emergenza. CORE utilizzerà quanto devoluto da Airbnb.org per finanziare i soggiorni di quegli operatori sanitari e assistenziali che somministrano test gratuiti per il COVID-19, che eseguono il tracciamento dei contatti, che forniscono vaccinazioni antinfluenzali e che coordinano risorse per la quarantena in 10 città degli Stati Uniti, con la possibilità di allargare ad altre città in caso di nuovi focolai. Inoltre, quando sarà disponibile un vaccino, la CORE si servirà dei fondi di Airbnb.org per fornire alloggi al personale sanitario incaricato della relativa distribuzione ai cittadini nei centri appositi.
“Supportare le comunità in tempi di crisi richiede sforzi congiunti. Siamo lieti della nostra partnership con Airbnb.org, che sosterrà il nostro impegno costante per rispondere alla pandemia legata al COVID-19 e alle molte altre emergenze nel mondo”, commenta Jagan Chapagain, Segretario Generale della Federazione Internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC). “Gli alloggi temporanei forniti ai volontari e al personale dell’IFRC attraverso questa partnership offriranno loro comfort e ospitalità mentre lavorano instancabilmente per sostenere le persone colpite dal disastro”.
“Siamo incredibilmente grati ad Airbnb.org per aver fornito una sistemazione ai nostri team mentre sono lontani da casa per aiutare le comunità colpite dal COVID-19”, afferma Ann Lee, co-fondatrice e CEO di CORE. “È incoraggiante sapere che la nostra instancabile squadra abbia un posto sicuro e confortevole per riposare e recuperare dopo il duro lavoro che ogni singolo giorno svolge in prima linea per combattere questa pandemia.”
Come funziona
Airbnb.org consentirà agli host di Airbnb di offrire alloggi gratuiti o scontati alle persone in situazioni di crisi, causate da catastrofi naturali o relative alla pandemia di COVID-19. Queste sistemazioni alternative si sono rivelate particolarmente utili per gli enti governativi e no-profit in un anno in cui la pandemia di COVID-19 ha reso estremamente difficile ospitare i soggetti vulnerabili nei tradizionali centri di accoglienza.
Gli host che sostengono Airbnb.org offrendo soggiorni gratuiti o facendo donazioni ricorrenti riceveranno un badge speciale sul loro profilo come riconoscimento della loro generosità e del loro impegno nei confronti delle comunità in difficoltà.
Per fare in modo che le donazioni della community raggiungano chi ne ha bisogno, Airbnb impegnerà 400.000 quote azionarie a supporto delle operazioni di risposta all’emergenza, ai disastri naturali e ai programmi per gli sfollati dell’organizzazione. I co-fondatori di Airbnb Brian Chesky, Joe Gebbia e Nate Blecharczyk investiranno a loro volta 6 milioni di dollari per supportare i partner e le comunità colpite. Inoltre, Airbnb continuerà a fornire costante supporto operativo a Airbnb.org.
In qualità di organizzazione no-profit, Airbnb.org amplierà la portata delle proprie iniziative e finanzierà soggiorni grazie alle donazioni private di individui e istituzioni. Tutti i fondi raccolti tramite Airbnb.org andranno direttamente a coprire il costo degli alloggi per le persone bisognose.
Una rete globale di partner
Nonostante l’impegno, l’impresa è troppo grande perché Airbnb.org possa farcela da sola, ed è per questo che collaborerà con amministrazioni e partner fidati che contribuiranno a definire il percorso da seguire. Oltre a IFRC e CORE, Airbnb.org unirà le forze anche con enti no-profit locali e globali, tra cui il Comitato internazionale di soccorso, CARE, Mercy Corps, HIAS e altri ancora per assicurarsi che le persone di cui si occupano possano contare su un alloggio temporaneo. Investire in collaborazioni con associazioni governative internazionali e senza scopo di lucro consentirà a Airbnb.org di co-sviluppare programmi e servire meglio le comunità che si impegna a sostenere, incluse quelle da sempre messe ai margini.
Un impegno per la parità e l’inclusione
Airbnb.org si concentrerà sull’offerta di alloggi per sostenere le comunità colpite in modo estremo da calamità naturali e dalla pandemia di COVID-19. Per farlo al meglio, sta creando un team diversificato a tutti i livelli, a partire dal suo stesso consiglio di amministrazione. Al momento del lancio, i membri fondatori del consiglio di amministrazione di Airbnb.org sono per l’80% donne e per il 40% minoranze sottorappresentate.
I membri fondatori del consiglio di amministrazione di Airbnb.org
In qualità di organizzazione indipendente, Airbnb.org annovera tra i membri fondatori del consiglio di amministrazione leader di diversi settori, tra cui quello tecnologico, del design, no-profit, accademico e delle organizzazioni umanitarie internazionali:
- Joe Gebbia, co-fondatore di Airbnb e presidente del consiglio di amministrazione di Airbnb.org
- Jennifer Bond, fondatrice e direttrice generale di The Refugee Hub dell’Università di Ottawa, nonché presidente del Global Refugee Sponsorship Initiative (GRSI) del Governo canadese
- Jocelyn Wyatt, CEO di Ideo.org
- Melissa Thomas-Hunt, Head of Global Diversity and Belonging presso Airbnb
- Sharyanne McSwain, direttrice operativa di Echoing Green
L’obiettivo di Airbnb è creare un mondo in cui la gente possa sentirsi a casa, ovunque. Airbnb.org contribuirà a supportare questa missione estendendola a chi si trova ad affrontare gravi situazioni di crisi.