E’ subito molto intenso il lavoro per Enrico Laghi e Franco Maurizio Lagro, i liquidatori di Air Italy che dovranno decidere il destino della società: il primo nodo da sciogliere è quello della procedura di licenziamento avviata per 1450 dipendenti di cui circa 1000 a Milano e il resto in Sardegna. I liquidatori incaricati hanno avuto la scorsa settimana un primo confronto in videoconferenza con i dipendenti in cui hanno illustrato la possibile evoluzione della procedura di liquidazione, confermando l’intenzione di adottare tutte le misure possibili di sostegno al reddito, compatibili a norma di legge con la procedura di liquidazione stessa. Per questo verranno prese in considerazione tutte le possibilità di cessione di rami d’azienda, che comprendano il possibile mantenimento di tutti o di parte dei posti di lavoro. Ai dipendenti però le rassicurazioni non bastano e in queste ore sono in corso le assemblee con i sindacati sia a Olbia che a Malpensa per decidere le azioni di protesta possibili.
“Abbiamo ricevuto 1.500 lettere che debbono diventare 1500 volti e 1.500 famiglie da rispedire al mittente” , spiega all’Ansa Rosario Caciuottolo della Uilt-Uil. “Nessuno di noi in 30 anni ha mai assistito a un’operazione di una tale veemenza e violenza, nessuno di noi se la merita, dobbiamo difendere il nostro Paese, il nostro reddito, il nostro diritto di lavoratori”
Il secondo nodo riguarda cancellazioni dei voli, rimborsi e risarcimenti. “La messa in liquidazione di Air Italy sta provocando immensi disagi agli utenti e danni economici ingenti alla Sardegna e a tutto il comparto del turismo” – scrive in un comunicato il Codacons – “Dopo la notizia degli stop ai voli di Air Italy migliaia di viaggiatori hanno disdettato le vacanze prenotate per le prossime settimane in Sardegna. Una situazione che produce un danno sia agli utenti, costretti a rinunciare ai viaggi o a subire disagi per riprogrammare le proprie partenze, sia alle aziende del turismo della Sardegna, che registrano un notevole calo di presenze con ripercussioni economiche enormi”. In assenza di risposte, il Codacons annuncia che avvierà “le dovute azioni legali a tutela dei cittadini e delle imprese turistiche della Sardegna.
Sull’argomento l’Enac rincara la dose e in una nota stampa spiega: “In merito alle segnalazioni ricevute da alcuni passeggeri, sia sulle difficoltà ad avere informazioni precise da Air Italy, sia sul costo del numero telefonico messo a disposizione dalla compagnia, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile informa di aver già preso contatti direttamente con i liquidatori della società. L’ENAC ha chiesto ad Air Italy di fornire ai passeggeri in possesso di biglietti emessi dal vettore, informazioni chiare, puntuali e gratuite sulle procedure da seguire per i rimborsi e le altre tutele previste dal Regolamento Comunitario numero 261 del 2004″.