adutei giovanna sainaghi

Nelle eleganti sale di Palazzo Cusani a Milano, si è tenuta la scorsa settimana la cerimonia di premiazione dei riconoscimenti annuali al giornalismo di viaggio, organizzata dall’Associazione Delegati Ufficiali del Turismo Estero in Italia (Adutei). L’evento ha celebrato l’eccellenza nel reportage turistico e ha segnato il lancio del nuovo sito web dell’associazione.​

I premiati

Nella categoria Stampa, il premio è stato assegnato a Marco Santini per il suo reportage sul Sudafrica, pubblicato nel numero di agosto 2024 della rivista “DOVE”. In sua assenza, ha ritirato il premio Giovanni Moro, caporedattore centrale del mensile.​

Per la categoria Digital/Podcast, Arianna Galati è stata premiata per un lavoro sull’Ungheria pubblicato su marieclaire.it.​

Nella categoria TV/Radio, il riconoscimento è andato a Liana Molinari per un servizio su Dubai trasmesso nella rubrica X-Style di Canale 5, ex aequo con Domenico Gambardella e Maria Iodice, autori di un reportage sulla Polonia andato in onda nella trasmissione Kilimangiaro su Rai3.​

Infine, per la categoria Trade, il premio è stato conferito a Chiara Ambrosioni di Travel Quotidiano.​

Il nuovo sito di Adutei

Durante la serata, Adutei ha presentato il suo rinnovato sito web, adutei.it, progettato per offrire maggiore visibilità all’associazione, che riunisce 27 delegati, rappresentanti 25 Paesi. Il restyling del sito è stato affidato a Siamo Coop, un’impresa sociale in cui immigrati, rifugiati e italiani collaborano, portando esperienze e competenze diverse. Questa scelta riflette l’impegno di Adutei verso l’inclusione e la valorizzazione delle diversità.​

La location dell’evento

L’evento si è svolto nelle storiche sale di Palazzo Cusani, edificio seicentesco attualmente sede del Comando Militare Esercito Lombardia e della rappresentanza della Nato a Milano. L’apertura straordinaria delle sale agli ospiti è stata resa possibile grazie all’ospitalità dell’Esercito Italiano, offrendo un contesto prestigioso alla serata.​

L’intervista a Giovanna Sainaghi

Abbiamo rivolto qualche domanda alla presidente di Adutei e direttrice di Visit Flanders, Giovanna Sainaghi che ha spiegato: “L’evento con i giornalisti è, per noi, un momento cardine del calendario associativo. È l’occasione per rafforzare il dialogo tra i rappresentanti degli enti del turismo esteri in Italia e i media. Quest’anno, abbiamo colto l’occasione anche per presentare il nuovo sito di Adutei, un progetto che ci ha coinvolto profondamente e che rispondeva all’esigenza, non più rimandabile, di rinnovamento. Era necessario sia per aggiornare la piattaforma tecnologica sia per riflettere in modo più autentico chi siamo oggi”.

Quindi non è stato solo un lavoro tecnico, ma anche identitario?
Assolutamente. Questo rilancio ci ha dato lo spunto per ripensare anche i contenuti: abbiamo rivisto testi, rivisitato lo statuto, ci siamo domandati qual è oggi il valore aggiunto di Adutei. Domande fondamentali. Perché associarsi? A cosa serviamo? Abbiamo cercato di rispondere nel modo più chiaro possibile. Sono esercizi che ogni organizzazione dovrebbe affrontare periodicamente, per tornare alle origini e magari trovare anche nuove strade per innovare. Non si tratta di restare ancorati al 1982, anno della nostra fondazione, ma di capire come far evolvere il nostro ruolo.

Parlava di networking e formazione. Cosa offre oggi Adutei ai suoi soci?
Il cuore di Adutei è la rete: mettiamo in contatto i delegati degli enti del turismo esteri con i giornalisti, il trade, i professionisti del settore. Offriamo workshop, come quello di oggi, momenti di confronto, opportunità di formazione e sviluppo. Ogni socio può poi valorizzare queste occasioni a seconda delle proprie strategie. Il nostro valore aggiunto è proprio la possibilità di creare connessioni significative.

Negli ultimi anni avete registrato dei cambiamenti nella compagine associativa. Come sta evolvendo l’associazione?
Abbiamo assistito a una riduzione del numero dei soci rispetto al passato. Non si tratta di una crisi, ma del riflesso di un cambiamento strutturale: molte destinazioni oggi si affidano ad agenzie di rappresentanza invece di mantenere sedi proprie in Italia. In Adutei, infatti, distinguiamo tra soci ordinari – i rappresentanti diretti degli enti – e soci aggregati, ovvero le agenzie. Entrambi sono i benvenuti, ma è chiaro che le modalità di lavoro sono diverse.

Questi cambiamenti influenzano anche il vostro approccio alla comunicazione e al trade?
Sì, molto. Oggi molte sedi centrali gestiscono la comunicazione digital in modo autonomo, puntando sui social media e sui contenuti centralizzati. Questo comporta, a volte, la riduzione del rapporto diretto con i media locali. Eppure, proprio nel rapporto con i giornalisti, le sedi estere continuano ad avere un ruolo insostituibile: conoscono il mercato, parlano la lingua, sanno creare relazioni autentiche. La gestione centralizzata può funzionare per alcune attività, ma il community management richiede prossimità culturale e linguistica.

E per quanto riguarda il trade?
Qui il discorso è più complesso. Ogni ente ha priorità differenti: c’è chi lavora con l’intermediazione, chi punta sul B2B diretto. Per questo facciamo un po’ più fatica a trovare una formula univoca che funzioni per tutti. Stiamo ragionando su nuove modalità per offrire valore anche su questo fronte, magari creando spazi di formazione condivisa.

Uno sguardo al futuro: su cosa punterà Adutei nei prossimi mesi?
Stiamo dialogando con nuovi interlocutori del mondo della comunicazione e del trade per capire come costruire occasioni di scambio e aggiornamento. Il nostro obiettivo resta quello di offrire valore concreto ai soci e rafforzare il nostro ruolo di ponte tra le destinazioni estere e il mercato italiano. Il sito rinnovato è solo il primo passo: vogliamo continuare a evolverci insieme al settore, mantenendo saldi i nostri valori fondanti.

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